Travolto in maniera incolpevole dall'uragano Duvan, che spazza via l'Udinese senza che l'argentino possa tentare di opporsi.
Si fa bruciare sullo 0-1 da Zapata e poi si riscatta annientando Rigoni. Peccato che poi entra Barrow e da lì inizia l'incubo da cui non riesce a svegliarsi.
Passi indietro rispetto alle ultime buone prestazioni per il danese, che soffre la fisicità di Zapata quando gravita nei suoi paraggi. Spesso in difficoltà, non riesce a raddrizzare il timone.
In un pomeriggio nero per la sua squadra, l'Udinese è tra le rare note liete. Ingaggia un bel duello con Gosens. Dà il via al gol di Lasagna ed è sempre equilibrato nella gestione della sua posizione in campo.
Prova a fare la voce grossa sui duelli aerei; argina come può Zapata, ma poi viene tirato giù anche lui dalle difficoltà dei compagni di reparto.
E' la mossa di Nicola che non ti aspetti, e che porta grandi risultati, se non frutti. Dal suo dinamismo e dalla sua voglia nascono i pericoli maggiori per l'Atalanta, tra cui il gol di Lasagna. Migliore dei suoi.
Inizio organizzato di match, ma poi perde pian piano fosforo, lasciando troppo spazio agli inserimenti degli esterni dell'Atalanta, come accade in maniera irreparabile sul terzo gol di Zapata.
Brutta prestazione la sua. Si accende solo nel finale e la sua energia si schianta sul palo nel momento più delicato, quando la partita poteva girare verso un altro risultato.
Dopo tante partite abbaglianti, De Paul lascia posto alla sua controfigura, che non riesce mai a trovare la giocata giusta davanti e perde in maniera ingenua il pallone che porta al tris degli uomini di Gasperini e alla chiusura anticipata della partita.
Ha il merito di mettere il piede sinistro sull'assist di D'Alessandro, ma la sua partita finisce qui. Sempre arginato da Palomino, si rende protagonista di troppi offside e molti palloni gestiti male nel far salire la squadra. Un suo tiro alle stelle è la fotografia di una partita da grave insufficienza mitigata dall'inutile rete del provvisorio 1-1.
Ha una buona chance entrando al posto di Pezzella e la cestina giocando un brutto spezzone di gara, e gestendo male un pallone che poteva fare male all'Atalanta.
Ha una buona chance entrando al posto di Pezzella e la cestina giocando un brutto spezzone di gara, e gestendo male un pallone che poteva fare male all'Atalanta.
Entra per dare sprint alla squadra, ma non si registrano sue giocate degne di nota nello spezzone che Nicola gli concede.
Entra per dare sprint alla squadra, ma non si registrano sue giocate degne di nota nello spezzone che Nicola gli concede.
Entra per dare sprint alla squadra, ma non si registrano sue giocate degne di nota nello spezzone che Nicola gli concede.
Gasperini la vince con il suo calcio e con l'ingresso di Barrow, a cui Nicola non riesce a mettere un rammendo.
A parte un'uscita rivedibile nel finale, non punita da Vizeu, il portiere albanese svolge con semplicità e senza affanni l'ordinaria amministrazione.
A parte un'uscita rivedibile nel finale, non punita da Vizeu, il portiere albanese svolge con semplicità e senza affanni l'ordinaria amministrazione.
L'Udinese agisce di più sulla destra e lui ogni tanto ne soffre, come in occasione del gol di Lasagna, quando lascia un'autentica prateria a D'Alessandro. Si riscatta con alcune solide chiusure e merita la sufficienza.
L'Udinese agisce di più sulla destra e lui ogni tanto ne soffre, come in occasione del gol di Lasagna, quando lascia un'autentica prateria a D'Alessandro. Si riscatta con alcune solide chiusure e merita la sufficienza.
Recuperato in extremis, sfoggia il dono dell'ubiquità. E' ovunque e aiuta in ogni fase, anche in quella di impostazione quando le marcature a uomo di Gasperini lo portano nel cuore del campo.
Parte a marce basse per restare sulle tracce di De Paul. Quando capisce che il numero 10 argentino non è in palla (come il suo compagno), spinge sull'acceleratore e chiude con un assist prezioso a Zapata.
Ter Avest è l'unico, in asse con D'Alessandro, a provare qualcosa di buono, e lui non abbassa mai la testa, trovando un paio di chiusure difensive che tolgono Masiello dalle difficoltà.
Di testa è un gigante, in velocità tiene come se nulla fosse Lasagna. E' merito suo se Berisha si gode un pomeriggio di vacanza. Determinante la sua presenza per le sicurezze nerazzurre.
Di testa è un gigante, in velocità tiene come se nulla fosse Lasagna. E' merito suo se Berisha si gode un pomeriggio di vacanza. Determinante la sua presenza per le sicurezze nerazzurre.
Entra nel finale per dare ossigeno alla fascia sinistra e si dimostra prezioso a mettere una pezza determinante sull'uscita a vuoto di Berisha.
Entra nel finale per dare ossigeno alla fascia sinistra e si dimostra prezioso a mettere una pezza determinante sull'uscita a vuoto di Berisha.
La sagacia calcistica ha il suo volto. Sempre pronto a defilarsi nella posizione di campo più utile per i compagni.
Una macchina pulisci-palloni sempre in azione. Non sbaglia un tocco e un'apertura, garantendo sempre la sua grande presenza in fase di copertura.
Della sua presenza in campo ci sono poche tracce se non qualche calcio piazzato, calciato nemmeno bene. Non riesce a trovare un guizzo che sia uno anche quando l'Udinese è in macerie nel finale.
Ogni pallone che tocca è un pericolo per l'Udinese, con i tifosi bianconeri che rimpiangeranno a lungo qualche critica che gli hanno rivolto ai tempi friulani. Non solo i 3 gol (avessi detto poco), ma anche tanto gioco di sponda e movimento in profondità. Giocasse sempre contro sue ex squadre, diventerebbe capocannoniere.
Il suo ingresso in campo spariglia le carte in tavola. Ci mette talmente tanta energia da spostare l'equilibrio della partita. Non sarà preciso, si mangerà un gol, ma è dannatamente prezioso.
Il suo ingresso in campo spariglia le carte in tavola. Ci mette talmente tanta energia da spostare l'equilibrio della partita. Non sarà preciso, si mangerà un gol, ma è dannatamente prezioso.
Delizia la platea con un bel tunnel, ma probabilmente la sua partita è tutta lì. Non riesce mai a pungere e a trovare lo spazio giusto per fare male, con l'attacco nerazzurro che si regge interamente sulle spalle di Zapata.
La legge benissimo la partita e mette in scacco Nicola con le sue solite idee, sempre preziose.
La legge benissimo la partita e mette in scacco Nicola con le sue solite idee, sempre preziose.