Nonostante la grande pressione dell'Inter arriva solamente un tiro nello specchio della sua porta. Il polacco si limita a controllare i diversi cross in collaborazione con un grande Chiellini.
Nonostante la grande pressione dell'Inter arriva solamente un tiro nello specchio della sua porta. Il polacco si limita a controllare i diversi cross in collaborazione con un grande Chiellini.
Inizia male regalando un possesso pericoloso all'Inter, ma con l'andare dei minuti cresce in sicurezza, importantissima la sua chiusura su Politano nel secondo tempo, con l'esterno offensivo che aveva calciato a botta sicura verso la porta di Szczesny.
Inizia male regalando un possesso pericoloso all'Inter, ma con l'andare dei minuti cresce in sicurezza, importantissima la sua chiusura su Politano nel secondo tempo, con l'esterno offensivo che aveva calciato a botta sicura verso la porta di Szczesny.
Si appiccica ad Icardi già dallo scambio dei gagliardetti e non lo molla più. Spazza senza fronzoli tutto quello che passa dalle sue parti ed in più di un'occasione fa valere le sue qualità aeree dalle parti di Handanovic.
Nel primo tempo ci si ricorda di lui per un bel colpo di tacco a liberare Matuidi, per il resto una partita di attenzione, con poche discese nella metà campo per cercare di dare equilibrio alla propria squadra.
Nel primo tempo ci si ricorda di lui per un bel colpo di tacco a liberare Matuidi, per il resto una partita di attenzione, con poche discese nella metà campo per cercare di dare equilibrio alla propria squadra.
Va in netta difficoltà quando viene attaccato nell'uno contro uno, mentre quando si tratta di attaccare la metà campo avversaria non ha pietà. Nel secondo tempo sfrutta alla perfezione un errato posizionamento della retroguardia interista per scattare sul filo del fuorigioco, involarsi sul fondo e poi servire l'assist vincente a Mandzukic.
Piazzato come consuetudine nel cuore del centrocampo bianconero il bosniaco è lo juventino che tocca più palloni dopo Bonucci, ma spesso con qualche frazione o imprecisione di troppo. Emblematico il passaggio verso di Matuidi in apertura del secondo tempo, quando mette in difficoltà il francese a pochi passi dal limite della propria area di rigore.
Nel primo tempo non si fa notare moltissimo, ma con l'andare dei minuti la sua prestazione cresce a dismisura. Nel secondo tempo corre e copre in lungo e in largo tutto il campo, la sua personalità straborda fino a fargli commettere una leggerezza nel finale di partita.
Nel primo tempo non si fa notare moltissimo, ma con l'andare dei minuti la sua prestazione cresce a dismisura. Nel secondo tempo corre e copre in lungo e in largo tutto il campo, la sua personalità straborda fino a fargli commettere una leggerezza nel finale di partita.
Entra con la Juventus già in vantaggio, cercando di sfruttare i varchi lasciati da un Inter alla ricerca del pareggio. Quando entra in possesso del pallone punta senza limiti la retroguardia avversaria, senza tuttavia riusce a trovare l'occasione giusta per incidere.
Primo tempo poco appariscente, la sua seconda frazione si apre con un errore in fase di disimpegno provocato da un passaggio troppo azzardato da parte di Pjanic. Dopo quell'errore il francese si sveglia e fa valere tutta la sua fisicità, chiudendo la partita con 7 possessi guadagnati e 4 contrasti vinti.
Allegri gli dà il compito di cucire le trame di gioco ora abbassandosi verso il centrocampo, ora allargandosi sulle fasce. L'argentino non è continuo e soffre il pressing combinato dei centrocampisti e dei difensori avversari. Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di rendersi pericoloso dopo un disimpegno difficoltoso di Miranda, ma l'occasione sfuma.
Allegri gli dà il compito di cucire le trame di gioco ora abbassandosi verso il centrocampo, ora allargandosi sulle fasce. L'argentino non è continuo e soffre il pressing combinato dei centrocampisti e dei difensori avversari. Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di rendersi pericoloso dopo un disimpegno difficoltoso di Miranda, ma l'occasione sfuma.
Questa prima parte della stagione del croato è da incorniciare. La vicinanza di Ronaldo lo ha riportato ai fasti del passato, il numero 17 bianconero lotta in entrambe le aree sfruttando la sua fisicità. Prima va vicino al gol in avvio di ripresa, poi riesce a trovare la posizione giusta sul cross di Cancelo per colpire dopo essersi liberato della marcatura di Asamoah.
Vuole lasciare il segno e si vede. Spesso si allarga sulla fascia sinistra per cercare di allargare le maglie della retroguardia interista permettendo gli inserimenti dei compagni di squadra. Perfetto il cross con cui imbecca Dybala, peccato che il colpo di testa non sia l'arma migliore dell'argentino. Prova anche l'acrobazia, ma questa volta non riesce a trovare la porta.
Una Juventus discontinua nell'arco della stessa partita che inizia lasciando un po' troppo il pallino del gioco all'Inter poi sale di ritmo nella fase centrale della partita fino a trovare il gol. Dopo il vantaggio i suoi uomini sono ordinati e non fanno correre troppi pericoli a Szczesny.
Una Juventus discontinua nell'arco della stessa partita che inizia lasciando un po' troppo il pallino del gioco all'Inter poi sale di ritmo nella fase centrale della partita fino a trovare il gol. Dopo il vantaggio i suoi uomini sono ordinati e non fanno correre troppi pericoli a Szczesny.
Buono il suo intervento su un pericoloso colpo di testa di Chiellini, ha qualche responsabilità sul gol di Mandzukic visto che il cross passa a pochi centimetri dalla riga di porta. Nelle altre occasioni bianconere si fa trovare pronto.
Bene in fase di chiusura, termina la partita con ben 9 respinte, il migliore dei suoi. Va in difficoltà invece quando viene pressato dagli attaccanti juventini, nel secondo tempo rischia di combinare la frittata sulla pressione di Dybala.
Bene in fase di chiusura, termina la partita con ben 9 respinte, il migliore dei suoi. Va in difficoltà invece quando viene pressato dagli attaccanti juventini, nel secondo tempo rischia di combinare la frittata sulla pressione di Dybala.
Mandzukic lo maltratta abbastanza facilmente in occasione del gol. Il ghanese conosce bene il modo di giocare dell'ex compagno, ma questo non è sufficiente per evitare che il numero 17 bianconero insacchi da pochi passi.
Quando Allegri inverte Cancelo con De Sciglio lui denota molte difficoltà in fase difensiva. E' in ritardo nella chiusura sull'esterno portoghese nell'azione che porta al gol. Meglio invece in fase offensiva, quando riesce ad accompagnare la costruzione con una certa continuità.
Ronaldo lo punta spesso e volentieri, lui non si fa distrarre dai funambolici giochi di gambe del portoghese e bada più al sodo che allo stile, spazzando il pallone verso la metà campo avversaria senza velleità di costruzione dalla retroguardia.
Ronaldo lo punta spesso e volentieri, lui non si fa distrarre dai funambolici giochi di gambe del portoghese e bada più al sodo che allo stile, spazzando il pallone verso la metà campo avversaria senza velleità di costruzione dalla retroguardia.
Entra per cercare di dare più ordine alla manovra nerazzurra, ma non riesce a pieno nel suo compito e finisce per innervosirsi rischiando anche una futile ammonizione.
Il suo lavoro in fase di non possesso è decisamente positivo, il croato si abbassa spesso vicino alla propria linea difensiva per intercettare una grande mole di palloni e sporcando buona parte dei passaggi dei portatori di palla bianconeri. Nel secondo tempo, forse per un po' di stanchezza, contribuisce in maniera decisamente minore alla causa nerazzurra.
Il suo lavoro in fase di non possesso è decisamente positivo, il croato si abbassa spesso vicino alla propria linea difensiva per intercettare una grande mole di palloni e sporcando buona parte dei passaggi dei portatori di palla bianconeri. Nel secondo tempo, forse per un po' di stanchezza, contribuisce in maniera decisamente minore alla causa nerazzurra.
Parte in maniera piuttosto anonima, poi si accende improvvisamente intorno alla mezz'ora del primo tempo. Poi così come si era acceso si spegne altrettanto improvvisamente. Nel secondo tempo non si rende mai pericoloso, sembra un lontano parente del giocatore ammirato solamente fino a pochi mesi fa.
Nel primo tempo ha l'occasione per portare l'Inter in vantaggio dopo un ottimo lavoro di sponda di Icardi, tuttavia dopo essere entrato in area di rigore il suo tiro ad incrociare è impreciso e va a sbattere contro il palo.
Nel primo tempo si fa apprezzare per una bella chiusura nella propria area di rigore, ma quando si tratta di condurre la manovra interista appare un po' lento ed indeciso, perdendo qualche pallone di troppo. Dopo l'uscita di Politano Spalletti prova a piazzarlo a destra, ma il rendimento del portoghese diminuisce ancora.
Viene lasciato a lottare in mezzo alla coppia Chiellini-Bonucci, con il primo che non gli lascia neppure il tempo di respirare. Visto che non riesce a trovare lo spazio per concludere a rete prova a servire i compagni di squadra, ma nell'unica occasione concreta che riesce a creare Gagliardini si divora letteralmente il gol da pochi passi.
Entra per mettere a disposizione la sua velocità e trovare i varchi giusti per creare difficoltà alla retroguardia juventina. Gli avversari però alzano il livello di attenzione e lui non riesce ad incidere come vorrebbe.
Entra per mettere a disposizione la sua velocità e trovare i varchi giusti per creare difficoltà alla retroguardia juventina. Gli avversari però alzano il livello di attenzione e lui non riesce ad incidere come vorrebbe.
Entra per mettere a disposizione la sua velocità e trovare i varchi giusti per creare difficoltà alla retroguardia juventina. Gli avversari però alzano il livello di attenzione e lui non riesce ad incidere come vorrebbe.
Inizia la partita bloccato, ma con l'andare dei minuti prende coraggio e diventa sempre più protagonista, soprattutto dopo aver capito le lacune difensive di Cancelo. Nel secondo tempo avrebbe l'occasione di portare in vantaggio l'Inter, ma pur trovandosi in posizione favorevole si fa respingere il tiro da Bonucci.
Entra per provare il forcing nel finale di partita. L'errore di Cancelo nel recupero gli concede l'occasione per incidere, lui però non crede all'errore dell'avversario e finisce per calciare malamente il pallone a lato della porta difesa da Szczesny.
La scelta di togliere Politano ed inserire Borja Valero è apparsa abbastanza cervellotica, l'esterno aveva messo più volte in difficoltà la retroguardia bianconera, mentre l'allargamento di Joao Mario non sortisce gli stessi effetti, tanto da dover ricorrere ad un altro cambio per rimediare all'errore. Anche il forcing finale appare non bene organizzato ed i suoi, errori dei bianconeri a parte, non riescono a mettere in difficoltà il portiere avversario.
La scelta di togliere Politano ed inserire Borja Valero è apparsa abbastanza cervellotica, l'esterno aveva messo più volte in difficoltà la retroguardia bianconera, mentre l'allargamento di Joao Mario non sortisce gli stessi effetti, tanto da dover ricorrere ad un altro cambio per rimediare all'errore. Anche il forcing finale appare non bene organizzato ed i suoi, errori dei bianconeri a parte, non riescono a mettere in difficoltà il portiere avversario.
La scelta di togliere Politano ed inserire Borja Valero è apparsa abbastanza cervellotica, l'esterno aveva messo più volte in difficoltà la retroguardia bianconera, mentre l'allargamento di Joao Mario non sortisce gli stessi effetti, tanto da dover ricorrere ad un altro cambio per rimediare all'errore. Anche il forcing finale appare non bene organizzato ed i suoi, errori dei bianconeri a parte, non riescono a mettere in difficoltà il portiere avversario.
