Torna in campo la Juventus dopo il brutto stop in casa del Genoa, e lo fa davanti al proprio pubblico ospitando la lanciatissima Atalanta dei baby-fenomeni distanziata appena cinque punti dalla vetta occupata attualmente proprio dai bianconeri.
Allegri rispolvere il rombo a centrocampo con Pjanic dietro a Mandzukic ed Higuain, c'è Sturaro in mediana che dunque spedisce Cuadrado in panchina, recupera Chiellini che va in mezzo dietro in tandem con Rugani. Squalificato Gagliardini ed infortunato Berisha, Gasperini recupera Caldara dietro e rispolvera Sportiello fra i pali, per il resto tutto confermato con Spinazzola che vince la sfida con Dramè e Zukanovic, Kurtic con Gomez in appoggio a Petagna.
Sembrano siano stati archiviati gli spettri degli ultimi giorni, sin dalle prime battute è una Juve autoritaria e deicsa a portare a casa il risultato, l'Atalanta fatica a contenere ed al 15' ci pensa Alex Sandro a sbloccare il risultato con un'azione personale conclusa con un tiro da fuori che sorprende Sportiello, forse disattento nell'occasione. Appena 4 minuti e arriva il raddoppio: corner di Pjanic, Rugani brucia Kurtic ed insacca il 2-0. La reazione ospite arriva solo nel finale, ma Buffon non è mai chiamato in causa, è anzi Sportiello ad essere impegnato da Pjanic su punizione.
Nel secondo tempo si riprende secondo lo stesso copione, stavolta Sportiello è attento sulla conclusione di Marchisio da fuori, ma non può nulla sulla girata di testa di Mandzukic su corner di Pjanic al 64', è così che la Juve trova il 3-0. Di fatto le ostilità si chiudono praticamente qui, anche se all'82' gli ospiti trovano la rete con Freuler che approfitta di una disattenzione di Cuadrado - entrato da pochi istanti - per trovare l'angolo alla sinistra di Buffon. Emozione finale firmata Lemina, anche lui entrato da qualche minuto, ma la sua conclusione è deviata sul palo addirittura con la testa da Sportiello.
Riparte con veemenza, dunque, la Juventus che regola l'Atalanta con un'affermazione netta nonostante il ritorno finale degli ospiti che però non riescono praticamente mai a contendere la posta in palio agli avversari: troppa pressione per i nerazzurri, troppo affamata questa Juve.