In una serata relativamente tranquilla incassa due gol, sui quali può poco o nulla. Bravo a bloccare una conclusione di Sansone, resa insidiosa dalla deviazione di Manolas; per il resto ha ben poche occasioni per mettersi in mostra.
- Llorente 41’
- Skov Olsen 58’
- Sansone 80’
Nel primo tempo sembra in palla. Chiusure puntuali, senso della posizione, anche discese palla al piede, come quella al termine della quale serve Llorente, che sfiora il 2-0. Poi, il blackout: respinge così così sul cross di Sansone, permettendo a Skov Olsen di battere a rete; poi malissimo in occasione dell'assist di Sansone, si fa trovare a metà strada, concedendo il raddoppio al Bologna.
Balla come tutta la difesa del Napoli, in particolare nella ripresa. La coppia con Koulibaly, che nelle intenzioni della dirigenza partenopea avrebbe dovuto rappresentare un muro per gli avversari, mostra ancora una volta molte crepe, in particolare in occasione del secondo gol: il greco infatti sale con tempi e modi incomprensibili.
Male, male, male. Schierato sulla destra, non riesce a spingere come servirebbe in un 4-3-3 come quello schierato da Ancelotti. In compenso dovrebbe essere a suo agio nel lavoro di copertura, invece combina disastri e ha la grande colpa del pallone perso da cui nasce il gol del 2-1.
Il meno colpevole nella difesa del Napoli. Giocando a sinistra avrebbe potuto trovarsi in difficoltà, invece approfitta, almeno nel primo tempo, di una serata storta di Orsolini; anche nella ripresa è uno degli ultimi a mollare, qualche leggerissima responsabilità sul gol di Skov Olsen, anche se è soprattutto la respinta di Koulibaly a essere imprecisa.
Il meno colpevole nella difesa del Napoli. Giocando a sinistra avrebbe potuto trovarsi in difficoltà, invece approfitta, almeno nel primo tempo, di una serata storta di Orsolini; anche nella ripresa è uno degli ultimi a mollare, qualche leggerissima responsabilità sul gol di Skov Olsen, anche se è soprattutto la respinta di Koulibaly a essere imprecisa.
Parte benino, ma dura poco. Spesso si intestardisce nel cercare il tiro da fuori, ma oggi la mira è difettosa; al 66' da un suo errore parte un contropiede pericoloso del Bologna, che termina con la parata di Ospina su Sansone. Troppo leggero e impreciso, poco concreto, soprattutto nel finale.
Parte benino, ma dura poco. Spesso si intestardisce nel cercare il tiro da fuori, ma oggi la mira è difettosa; al 66' da un suo errore parte un contropiede pericoloso del Bologna, che termina con la parata di Ospina su Sansone. Troppo leggero e impreciso, poco concreto, soprattutto nel finale.
Con la sua classe, con il modo che ha di danzare sul pallone, dovrebbe decidere il match; lo fa, ma in negativo. Nel primo tempo con un liscio clamoroso regala a Dzemaili la possibilità di battere a rete. Nella ripresa, quando dopo il passaggio al 4-4-2 viene surclassato sul piano del ritmo dai centrocampisti felsinei, entra con un rimpallo nel gol di Sansone.
Con la sua classe, con il modo che ha di danzare sul pallone, dovrebbe decidere il match; lo fa, ma in negativo. Nel primo tempo con un liscio clamoroso regala a Dzemaili la possibilità di battere a rete. Nella ripresa, quando dopo il passaggio al 4-4-2 viene surclassato sul piano del ritmo dai centrocampisti felsinei, entra con un rimpallo nel gol di Sansone.
Con la sua classe, con il modo che ha di danzare sul pallone, dovrebbe decidere il match; lo fa, ma in negativo. Nel primo tempo con un liscio clamoroso regala a Dzemaili la possibilità di battere a rete. Nella ripresa, quando dopo il passaggio al 4-4-2 viene surclassato sul piano del ritmo dai centrocampisti felsinei, entra con un rimpallo nel gol di Sansone.
Tanta sostanza, pochi fronzoli. La qualità non gli mancherebbe, eppure non sempre se ne ricorda; anzi, a volte sembra che si limiti a svolgere il "compitino", senza mai osare. Duro quando c'è da esserlo, è autore di una prestazione senza infamia e senza lode; esce al 65' per lasciare spazio a Mertens.
Un gol segnato, uno annullato nel finale dal VAR, un'occasione sventata da Skorupski. Non si può dire che l'attaccante non si sia battuto: bravo a farsi trovare pronto sulla respinta di Skorupski, fa a sportellate con Danilo per l'intero match e per poco non trova la doppietta, vanificata da un'iniziale posizione di fuorigioco. Qualche errore di troppo nelle sponde, soprattutto nella prima frazione.
Un gol segnato, uno annullato nel finale dal VAR, un'occasione sventata da Skorupski. Non si può dire che l'attaccante non si sia battuto: bravo a farsi trovare pronto sulla respinta di Skorupski, fa a sportellate con Danilo per l'intero match e per poco non trova la doppietta, vanificata da un'iniziale posizione di fuorigioco. Qualche errore di troppo nelle sponde, soprattutto nella prima frazione.
Uno dei pochi a salvarsi tra i partenopei, protagonista di una buona prova fin dalle prime battute. Va al tiro al 14' dopo un contropiede condotto da Lozano, da un suo tiro nasce il gol di Llorente; anche nella ripresa continua a imperversare, come al 55', quando percorre 60 metri palla al piede e scarica un tiro velenoso, sul quale Skorupski è attento. Nel finale però non ha più modo di incidere.
Rileva Elmas, ma non incide in positivo sul match. Sfiora subito il gol con un bel tiro, poi si spegne: palloni persi, disattenzioni e una grande occasione mancata, quando si divora il gol da ottima posizione spedendo il suo tiro alle stelle. Se è scontento della panchina, ha ben altre armi per riconquistare il suo allenatore.
Gioca prima nel tridente offensivo, poi esterno destro di centrocampo. I suoi pregi sono noti: le grandi accelerazioni, la pericolosità offensiva, i movimenti senza palla. Oggi però, dopo un paio di ripartenze ben condotte, pecca di egoismo e anche di un certo cinismo, non riuscendo a dimostrarsi concreto sotto porta.
Sempre più sulla graticola dopo questo ennesimo risultato negativo in campionato. La squadra sembra senza idee, scolastica nel possesso palla ed eccessivamente fragile in difesa: bastano un paio di colpi ben assestati e il Bologna trova i gol che valgono i 3 punti. Il suo Napoli è sempre meno incisivo, dovrà correre ai ripari al più presto.
Sempre più sulla graticola dopo questo ennesimo risultato negativo in campionato. La squadra sembra senza idee, scolastica nel possesso palla ed eccessivamente fragile in difesa: bastano un paio di colpi ben assestati e il Bologna trova i gol che valgono i 3 punti. Il suo Napoli è sempre meno incisivo, dovrà correre ai ripari al più presto.
Ha un pizzico di responsabilità sul gol del Napoli, la sua respinta - difficile - è imperfetta e arriva proprio sui piedi di Llorente. Si rifà alla grande sullo stesso attaccante pochi minuti più tardi, negando allo spagnolo la rete del 2-0: probabilmente è l'episodio che indirizza la gara. Ottimo anche quando al 55' si allunga sul tiro di Insigne, respingendo in angolo.
Ha un pizzico di responsabilità sul gol del Napoli, la sua respinta - difficile - è imperfetta e arriva proprio sui piedi di Llorente. Si rifà alla grande sullo stesso attaccante pochi minuti più tardi, negando allo spagnolo la rete del 2-0: probabilmente è l'episodio che indirizza la gara. Ottimo anche quando al 55' si allunga sul tiro di Insigne, respingendo in angolo.
Ha un pizzico di responsabilità sul gol del Napoli, la sua respinta - difficile - è imperfetta e arriva proprio sui piedi di Llorente. Si rifà alla grande sullo stesso attaccante pochi minuti più tardi, negando allo spagnolo la rete del 2-0: probabilmente è l'episodio che indirizza la gara. Ottimo anche quando al 55' si allunga sul tiro di Insigne, respingendo in angolo.
Quella con Llorente è un'autentica battaglia: alla fine, anche grazie all'intervento del VAR nel finale, il difensore del Bologna esce dal campo se non vincitore, almeno non sconfitto. Guida la difesa con autorità, mura le conclusioni dei partenopei in più di un'occasione, interviene con precisione su tutti i palloni alti. Sul tiro di Insigne da cui nasce il gol del momentaneo 1-0 avrebbe potuto fare di più.
Quella con Llorente è un'autentica battaglia: alla fine, anche grazie all'intervento del VAR nel finale, il difensore del Bologna esce dal campo se non vincitore, almeno non sconfitto. Guida la difesa con autorità, mura le conclusioni dei partenopei in più di un'occasione, interviene con precisione su tutti i palloni alti. Sul tiro di Insigne da cui nasce il gol del momentaneo 1-0 avrebbe potuto fare di più.
In netto ritardo su Llorente, permette allo spagnolo di battere a rete: nell'occasione copre davvero male, ma non è l'unico errore della sua gara. Ogni tanto si avventura in avanti palla al piede, in un'occasione perde malamente il pallone, scatenando il contropiede del Napoli. Meglio nella ripresa, finisce il match con qualche problema fisico.
Schierato sulla sinistra, dove ha giocato altre volte in carriera, bissa le prove non eccezionali messe in mostra da centrale; spinge pochissimo e tende ad accentrarsi, soffre quando è puntato in velocità e ogni tanto commette qualche svirgolata che potrebbe costare tantissimo alla sua squadra. Il suo adattamento al calcio italiano non prosegue nel migliore dei modi.
Di fronte ha il cliente più difficile, Insigne; parte bene, con ottima grinta, ma dopo la prima mezzora deve arretrare il suo raggio d'azione e stare più che altro attento in copertura. Non commette evidenti sbavature, se si eccettua il fatto che arriva in leggero ritardo sulla respinta di Skorupski, non riuscendo ad anticipare Llorente.
Con Poli forma una cerniera di centrocampo muscolare, che bada molto al sodo. Dopo qualche iniziale difficoltà riesce a trovare le misure e a dare battaglia in mezzo al campo, com'è nelle sue caratteristiche; lascia il campo a causa di un problema muscolare.
Con Poli forma una cerniera di centrocampo muscolare, che bada molto al sodo. Dopo qualche iniziale difficoltà riesce a trovare le misure e a dare battaglia in mezzo al campo, com'è nelle sue caratteristiche; lascia il campo a causa di un problema muscolare.
Tende a schiacciarsi troppo sulla linea difensiva, ma è sempre prezioso in fase di uscita. In generale la sua prestazione conosce pochi picchi sia verso l'alto sia verso il basso; utile nel lavoro di contenimento, ha poche occasioni per mettersi in mostra nella metà campo offensiva.
Tende a schiacciarsi troppo sulla linea difensiva, ma è sempre prezioso in fase di uscita. In generale la sua prestazione conosce pochi picchi sia verso l'alto sia verso il basso; utile nel lavoro di contenimento, ha poche occasioni per mettersi in mostra nella metà campo offensiva.
Nel primo tempo Ruiz gli regala un pallone d'oro con un liscio, lui, ex di giornata, prova a sfruttare l'occasione, ma la sua girata termina fuori di poco. Nella ripresa riesce sempre a farsi trovare tra le linee, in una di queste occasioni confeziona uno splendido assist per Sansone: è la giocata che decide la partita.
Rileva Medel, si dedica agli stessi compiti, con maggiore qualità e minore fisicità; il suo ingresso nel complesso è positivo, riesce in particolare a rendersi utile nel finale, quando c'è da conservare il risultato, con respinte preziose e ripartenze immediate.
La sapienza applicata al calcio. Non avrebbe, in linea puramente teorica, il fisico per reggere contro una coppia centrale come quella formata da Manolas e Koulibaly; invece con i suoi movimenti continui e intelligenti ad aprire il campo sfianca i difensori partenopei, mettendo anche lo zampino nell'azione del 2-1. È in una forma fisica invidiabile.
È suo il gol che decide la gara, ma non è l'unica giocata positiva del match. Dopo un inizio in sordina, sale in cattedra nella ripresa: prima il tiro deviato da Manolas, sul quale è bravo Ospina; poi il cross che, dopo la respinta maldestra di Koulibaly, diventa preda di Skov Olsen per l'1-1. Infine sfrutta il cioccolatino di Dzemaili per segnare una rete che vale 3 punti.
45' in campo, non ne azzecca una. Fa fare un'ottima figura a Di Lorenzo sulla sinistra, ogni volta che ha il pallone tra i piedi cerca la giocata e immancabilmente la sbaglia. Troppi dribbling e poca concretezza, com'era prevedibile non rientra dopo l'intervallo: decisamente una giornata no.
Un cambio azzeccato: rileva Orsolini e fa decisamente meglio rispetto al compagno, trovando il gol dell'1-1 e dimostrandosi più vivace e anche concreto. Ottima prova sulla fascia destra, sia in fase offensiva sia in contenimento su Di Lorenzo. Se il Bologna ottiene 3 punti lo deve anche, forse soprattutto, al suo ingresso.
La sua squadra ritrova la vittoria proprio nella settimana in cui il tecnico è tornato a lavorare con i suoi giocatori. Azzeccato il cambio effettuato nell'intervallo, il Bologna con il passare dei minuti imprigiona il Napoli, lasciando ai partenopei uno sterile possesso palla e colpendo quando serve.
La sua squadra ritrova la vittoria proprio nella settimana in cui il tecnico è tornato a lavorare con i suoi giocatori. Azzeccato il cambio effettuato nell'intervallo, il Bologna con il passare dei minuti imprigiona il Napoli, lasciando ai partenopei uno sterile possesso palla e colpendo quando serve.