E' uno dei migliori del Genoa del primo tempo. Copre bene e riparte con gamba, creando i presupposti per i, pochi, pericoli alla porta del Torino. Si arrende per un problema muscolare all'intervallo.
E' uno dei migliori del Genoa del primo tempo. Copre bene e riparte con gamba, creando i presupposti per i, pochi, pericoli alla porta del Torino. Si arrende per un problema muscolare all'intervallo.
E' la scelta forte di Thiago Motta, che lo preferisce a capitan Criscito. La sua partita è una smentita della lungimiranza dell'ex centrocampista dell'Inter, a parte qualche buon cross, dal primo all'ultimo minuto.
Non sempre perfetto negli anticipi, limita i danni vista la poca spinta del Toro fino al gol di Bremer, durante il quale potrebbe fare qualcosa di più.
Non sempre perfetto negli anticipi, limita i danni vista la poca spinta del Toro fino al gol di Bremer, durante il quale potrebbe fare qualcosa di più.
Non sempre perfetto negli anticipi, limita i danni vista la poca spinta del Toro fino al gol di Bremer, durante il quale potrebbe fare qualcosa di più.
Inizia con qualche evidente imbarazzo in fase di impostazione, ma poi quando finisce il rodaggio riesce agevolmente a mangiarsi il povero, e isolato, Berenguer.
Fa rimpiangere Ghiglione in entrambe le fasi. Un unico lampo, un potenziale bell'assist per Agudelo che sciupa. Davvero troppo poco.
Fa rimpiangere Ghiglione in entrambe le fasi. Un unico lampo, un potenziale bell'assist per Agudelo che sciupa. Davvero troppo poco.
Tre, forse quattro, passi indietro rispetto alla bella prestazione scorsa (con gol). Confusionario all'inverosimile, arriva sempre secondo sul pallone. Non è la sua serata, complice anche una condizione decisamente precaria.
Con lui in campo il Genoa gioca praticamente con l'uomo in meno. Timido, in affanno e costante difficoltà con Baselli e compagni. Ha una buona occasione da gol per riscattarsi, ma la spara centrale su Sirigu.
Con lui in campo il Genoa gioca praticamente con l'uomo in meno. Timido, in affanno e costante difficoltà con Baselli e compagni. Ha una buona occasione da gol per riscattarsi, ma la spara centrale su Sirigu.
La panchina di Ferrara gli ha fatto bene e si vede. Tocchi di prima, geometrie importanti e una presenza costante nello sviluppo del gioco.
La panchina di Ferrara gli ha fatto bene e si vede. Tocchi di prima, geometrie importanti e una presenza costante nello sviluppo del gioco.
E' il valore aggiunto dell'attacco non irresistibile del Genoa. Tutti i lampi rossoblù passano dal suo mancino.
Prova a ripagare la fiducia di Thiago Motta, ma la migliore condizione è soltanto un lontano ricordo per ora. Fatica moltissimo; si salva da un'insufficienza più grave per il palo che coglie sullo 0-0. Anche sfortunato.
Non fa meglio di Favilli, non lasciando praticamente traccia concreta del suo ingresso in campo.
Vuole stupire ancora e fa fuori Criscito e Pinamonti. La domanda che resta a fine gara è "perché"?
Il Toro si fida lui e il portiere azzurro non tradisce. Nell'unico tiro in porta si fa trovare pronto e reattivo. Per il resto ringrazia i legni.
Solita grande grinta e voglia di vincere. Non perfetto nei due legni colpiti dal Genoa, quando si lascia sfilare Agudelo e quando affronta in maniera molle Pandev. Nel finale si riprende di prepotenza la sufficienza con alcune buone chiusure su Agudelo.
Solita grande grinta e voglia di vincere. Non perfetto nei due legni colpiti dal Genoa, quando si lascia sfilare Agudelo e quando affronta in maniera molle Pandev. Nel finale si riprende di prepotenza la sufficienza con alcune buone chiusure su Agudelo.
Ancora una volta titolare dopo il lungo periodo nel dimenticatoio, e prestazione più che positiva, fatta di tanta spinta e percussioni ficcanti. Guadagna il corner da cui nasce il gol vittoria del Toro.
Annienta Favilli, sebbene con qualche incertezza qua e là, e lo stesso fa poco dopo con Pinamonti. Sempre affidabile al centro della difesa.
Stacco imperioso da tre punti che equivale al suo primo gol italiano. Niente male. La sua partita è anche tanta concretezza in difesa, condita anche da un salvataggio provvidenziale sulla girata di Pandev.
Per lui vale il ragionamento opposto di Agudelo. Disputa una prova abbastanza opaca, ma merita mezzo voto pieno in più per il guizzo in area nei minuti finali, che non permette al colombiano di trovare il colpo del pari.
Atteso al varco da molti, l'ex Napoli batte uno dei suoi primissimi colpi in granata, pennellando da corner l'assist per la testata da tre punti di Bremer. Per il momento è più che sufficiente così.
Non è il suo compito, certo, ma in difesa, di testa o di piede, le prende praticamente tutte. Latita un pochino troppo in fase offensiva, ma è perdonabile. Il giallo preso costringe Mazzarri a sostituirlo.
E' tra i più attivi del Toro, ma si spegne con il passare del tempo. Ha la colpa grave di colpire in maniera pessima due bei cross che potevano significare gol dell'ex, già trovato lo scorso anno.
Lui invece è la mossa forte di Mazzarri, piazzato lì a ridosso di Berenguer. Il serbo non tradisce e interpreta bene il ruolo, mandando spesso in difficoltà la manovra dei padroni di casa seguendo come un ombra Schone.
Con Belotti fuori, c'è lui e non Zaza. Lo spagnolo si impegna tanto, ma soffre tantissimo una posizione chiaramente non sua.
Con Belotti fuori, c'è lui e non Zaza. Lo spagnolo si impegna tanto, ma soffre tantissimo una posizione chiaramente non sua.
Entra senza strafare ma aiuta i suoi a gestire i ritmi nel finale a centrocampo.
Entra senza strafare ma aiuta i suoi a gestire i ritmi nel finale a centrocampo.
Entra e becca due gialli a tempo di record, che lo portano anzitempo negli spogliatoi.
Perde Belotti ma dà un segnale a Zaza lasciandolo in panchina. Modulo strano e senza punti di riferimento, che però alla fine si traduce in tre punti pesantissimi.
Perde Belotti ma dà un segnale a Zaza lasciandolo in panchina. Modulo strano e senza punti di riferimento, che però alla fine si traduce in tre punti pesantissimi.