Il gol subito dal mancino di Ili?i? fa parte della parte oscura del repertorio. Gol che - buon per lui - non pesa sul risultato, ma influisce sulle coronarie dei tifosi, che tuttavia gli sono grati per aver disinnescato un paio di traversoni velenosi e due conclusioni dello stesso connazionale.
Il gol subito dal mancino di Ili?i? fa parte della parte oscura del repertorio. Gol che - buon per lui - non pesa sul risultato, ma influisce sulle coronarie dei tifosi, che tuttavia gli sono grati per aver disinnescato un paio di traversoni velenosi e due conclusioni dello stesso connazionale.
Ottimo l'apporto da centrale aggiunto e il coraggio che mette in ogni contrasto, ma quella corsia va protetta, o Ili?i? vi banchetta: impreparato sul "lancione" di Badelj per il numero settantadue, fuori posizione sul gol del 3-2. Più adatto al 3-5-2 che al 4-2-3-1, non lo scopriamo oggi.
Non il Miranda con scudo e alabarda verdeoro, finisce spesso a sbagliar facili appoggi e crollare alle finte di Borja Valero come con Suso una settimana fa. Periodo di "stanca", avrebbe bisogno di tirare il fiato (vedi mancata chiusura sul 3-2 di Ili?i?).
Non il Miranda con scudo e alabarda verdeoro, finisce spesso a sbagliar facili appoggi e crollare alle finte di Borja Valero come con Suso una settimana fa. Periodo di "stanca", avrebbe bisogno di tirare il fiato (vedi mancata chiusura sul 3-2 di Ili?i?).
Toh, un Ranocchia più cattivo e determinato. Fa bella figura rispetto al "maestro" Miranda, l'ex azzurro - preferito a Murillo - vince quasi tutti i contrasti aerei con Kalini?, anche se non sempre è preciso in chiusura sul fastidioso croato. Sufficiente (ed è già una notizia).
"Padroncino" della corsia mancina, annichilisce un Tello già piuttosto spento di suo, sbagliando nulla nella propria metà campo. Nei primi venti minuti partecipa attivamente al massacro che porta al 3-0.
"Padroncino" della corsia mancina, annichilisce un Tello già piuttosto spento di suo, sbagliando nulla nella propria metà campo. Nei primi venti minuti partecipa attivamente al massacro che porta al 3-0.
Il gol che apre il match (secondo consecutivo) gli vale il voto sopra la sufficienza, ma nella ripresa il calo è evidente e pure lui soffre la fisicità di Badelj e lo charme di Borja. Giallo evitabile beccato per proteste.
Costretto a qualche fallo di troppo - uno dei quali su Bernardeschi gli costa il giallo - il gigante ex Monaco partecipa piuttosto passivamente alla "rumba" che i suoi rifilano alla Fiorentina nella prima mezz'ora. Gioca semplice, non demerita, ma Pioli lo lascia negli spogliatoi al quarantacinquesimo per non rischiare.
Il vero mattatore dei primi venti minuti: prima appoggia facile per il raddoppio, poi ispira il gran gol di Icardi. Con Pioli gioca più vicino alla porta ed ha finalmente ritrovato il feeling col +3 tanto caro ai fantallenatori. Esce per esaurimento carburante.
Crudo come gli addominali sfoggiati nel derby, Ivan il Terribile si fa ipnotizzare un paio di volte da Tatarusanu, ma mette lo zampino sul 2-0 e sul gol della sicurezza griffato Icardi. Ottimi, inoltre, gli assist a Candreva e Banega.
Il giallo è il marchio di fabbrica, ma non è tutto marcio ciò che esce dal Melo: non sbaglia un passaggio e tesse gomitoli nel cerchio di metà campo. Venticinque minuti maturi.
Il giallo è il marchio di fabbrica, ma non è tutto marcio ciò che esce dal Melo: non sbaglia un passaggio e tesse gomitoli nel cerchio di metà campo. Venticinque minuti maturi.
Fantasista dal tackle disturbante, è una lampadina sempre in grado d'inventare occasioni dal niente, come capita ai grandi sudamericani. Nella ripresa sfiora il gol con un grande inserimento, velenoso sul finir di primo tempo impegna Tatarusanu. Esce per esigenze tattiche.
Pioli gli preferisce Banega sulla trequarti e l'ingresso in campo del portoghese fa capire perché. Spaesato e compassato, sciupa due contropiedi con errori grossolani: il gol divorato all'ottantunesimo sarebbe stato materiale purissimo per "Mai dire Gol".
Si rincorre con Dzeko come farfalle col numero nove a primavera inoltrata, Mauro chiude la gara col 4-2 a tempo scaduto e inciderà su VHS le movenze del 3-0: un drink a Gonzalo, un altro ad Astori, cartoline da Rosario al povero Tatarusanu. Bomber dai piedi educati (quando vuole), si esibisce - anche - in cambi di gioco da capogiro.
Merita gli applausi per i primi diciannove minuti in cui impacchetta la gara. Qualche tirata d'orecchie (ma non è colpa sua...) per la piega che prende la partita nel secondo tempo, con l'uomo in più: soffrire così è impensabile, e senza il rosso a Gonzalo...
Malissimo quando smanaccia un cross di PeriÅ¡i? per l'accorrente Candreva (2-0), si riscatta detonando un mancino di PeriÅ¡i? con l'aiuto del palo e fungendo da libero aggiunto con delicati appoggi di testa ai difensori. Ottime le respinte su PeriÅ¡i? (quando Icardi farà 4-2), Banega (due volte) e Candreva.
Sul 3-0 di Icardi va a terra come uno di quegli animali che alla lotta preferisce fingersi morto. Damato lo caccia per aver fermato Icardi lanciato a rete con una sbracciata: severo...
Non barcolla nel gran secondo tempo orchestrato da Sousa. Regge l'urto e si lancia all'arrembaggio.
Non barcolla nel gran secondo tempo orchestrato da Sousa. Regge l'urto e si lancia all'arrembaggio.
Che partita! Vacilla con Gonzalo sul 3-0 di Icardi, ma da quel momento in poi tiene in piedi, da solo, l'intero reparto difensivo con chiusure e disimpegni di livello. Prestazione da Nazionale, manca il sette di un soffio per il 4-2 dei nerazzurri, quando s'induce in tentazione e "pecca".
L'ex Hajduk è l'ago della bilancia di Sousa: terzino di una difesa a quattro in fase di non possesso, si sgancia e vola verso Handanovi? quando i suoi orchestrano l'azione. Sfiora un gol, ma spesso è in ritardo su Candreva. Esce a metà gara.
Un disastro non quantificabile, e non basta una ripresa giocata dignitosamente per cancellare gli orrori della prima frazione. Irruento e fuori posizione, Periši? lo frulla come e dove vuole.
Un disastro non quantificabile, e non basta una ripresa giocata dignitosamente per cancellare gli orrori della prima frazione. Irruento e fuori posizione, Periši? lo frulla come e dove vuole.
Vedi alla voce "Borja", con maggior fisicità e meno grazia. Il lancio che ispira il 3-1 di Kalini? è tuttavia "pirlesco" e tutti ci stropicciamo gli occhi in segno di ammirazione. Gran secondo tempo.
Vedi alla voce "Borja", con maggior fisicità e meno grazia. Il lancio che ispira il 3-1 di Kalini? è tuttavia "pirlesco" e tutti ci stropicciamo gli occhi in segno di ammirazione. Gran secondo tempo.
Si insinua fra Brozovi? e Kondogbia fino all'area piccola, quando "uccella" Miranda con un tunnel e viene chiuso da Handanovi?. Nella ripresa perde qualche sfera di troppo ma serve l'assist a Ili?i?.
Si insinua fra Brozovi? e Kondogbia fino all'area piccola, quando "uccella" Miranda con un tunnel e viene chiuso da Handanovi?. Nella ripresa perde qualche sfera di troppo ma serve l'assist a Ili?i?.
Si insinua fra Brozovi? e Kondogbia fino all'area piccola, quando "uccella" Miranda con un tunnel e viene chiuso da Handanovi?. Nella ripresa perde qualche sfera di troppo ma serve l'assist a Ili?i?.
Quando gioca con la testa, per la squadra, Josip diventa un giocatore indispensabile, da ammirare e trattenere. Mancino caldo già nelle fasi iniziali, buca Handanovi? forse col tiro peggiore della serata (escludiamo il tentativo col destro...). Grande assist per Tello.
Quando gioca con la testa, per la squadra, Josip diventa un giocatore indispensabile, da ammirare e trattenere. Mancino caldo già nelle fasi iniziali, buca Handanovi? forse col tiro peggiore della serata (escludiamo il tentativo col destro...). Grande assist per Tello.
Corre tanto, ma da un paio di mesi a questa parte pure in maniera intelligente. Ranocchia per fermarlo deve usare le cattive, lui cade, piglia fallo e si rialza, intanto finisce la benzina e fa ammonire Kondogbia e Brozovi?. Quando esce si sente la sua mancanza.
Servito alla grande un paio di volte dai compagni in aperta campagna, si fa stoppare prima da Ansaldi e poi da D'Ambrosio: non una gran figura. Esce per un classe '98 non di certo applaudito dai suoi tifosi.
Servito alla grande un paio di volte dai compagni in aperta campagna, si fa stoppare prima da Ansaldi e poi da D'Ambrosio: non una gran figura. Esce per un classe '98 non di certo applaudito dai suoi tifosi.
Una pulce fastidiosa coi capelli alla moda e quel naso un po' così che quando mette piede a San Siro ficca ovunque. Segna un gol astuto, lavora per due, colleziona lividi.
Attivo, dinamico, ma Bernardeschi era un'altra cosa. Appare ancora acerbo mentalmente, fisicamente è pronto per la cateogoria. Fa ammonire Melo e calcia così così da trenta metri.
Classe '98 già cercato da Milan e club di Premier, "vuol far l'americano", ma finisce col simulare al limite dell'area e perdere la sfera per un contropiede che l'Inter non concretizzerà. Lo rivedremo.
Classe '98 già cercato da Milan e club di Premier, "vuol far l'americano", ma finisce col simulare al limite dell'area e perdere la sfera per un contropiede che l'Inter non concretizzerà. Lo rivedremo.
Si arrabbia con Damato, perché ai suoi ha poco o nulla da imputare. Per poco non raddrizza una gara che s'era messa 3-0 e poi 3-1, ma con l'uomo in meno. Ha coraggio, ha Kalini? e se Bernardeschi e Ili?i? sono questi può dormire sonni tranquilli.
Si arrabbia con Damato, perché ai suoi ha poco o nulla da imputare. Per poco non raddrizza una gara che s'era messa 3-0 e poi 3-1, ma con l'uomo in meno. Ha coraggio, ha Kalini? e se Bernardeschi e Ili?i? sono questi può dormire sonni tranquilli.
