Nel momento più duro per i suoi chiude la porta a Ilicic ad un passo dal 2-0. Nella ripresa i viola si vedono poco, ma quando è chiamato in causa riesce sempre a fare il suo lavoro.
Nel momento più duro per i suoi chiude la porta a Ilicic ad un passo dal 2-0. Nella ripresa i viola si vedono poco, ma quando è chiamato in causa riesce sempre a fare il suo lavoro.
Nel momento più duro per i suoi chiude la porta a Ilicic ad un passo dal 2-0. Nella ripresa i viola si vedono poco, ma quando è chiamato in causa riesce sempre a fare il suo lavoro.
Nel momento più duro per i suoi chiude la porta a Ilicic ad un passo dal 2-0. Nella ripresa i viola si vedono poco, ma quando è chiamato in causa riesce sempre a fare il suo lavoro.
Si concede, come tutto il Sassuolo, dieci minuti iniziali di sbandamento (in cui è graziato dall'arbitro per un fallo da rigore su Ilicic), ma poi è implacabile. Quando il gioco si fa duro, ed entra Kalinic, se possibile migliora ancora il suo rendimento.
Con un Acerbi così è tutto più facile. Elegante, preciso, puntuale nelle coperture, ma è terribile la sua sciviolata nel vuoto che propizia il vantaggio gigliato.
Sulla sua fascia Bernardeschi spinge molto, e non sempre è facile trovargli le contromisure. È nel nutrito gruppo di neroverdi che annaspa in occasione del gol di Borja Valero, ma a differenza degli altri non migliora di molto nella ripresa.
Sulla sua fascia Bernardeschi spinge molto, e non sempre è facile trovargli le contromisure. È nel nutrito gruppo di neroverdi che annaspa in occasione del gol di Borja Valero, ma a differenza degli altri non migliora di molto nella ripresa.
Nel primo tempo è costantemente ridicolizzato da Borja Valero, che dalla sua parte fa il bello e il cattivo tempo. Salva la sua prestazione grazie a Floccari, che mette in rete un suo cross, ma anche nella ripresa non è uno dei migliori Vrsaljko.
Nel primo tempo è costantemente ridicolizzato da Borja Valero, che dalla sua parte fa il bello e il cattivo tempo. Salva la sua prestazione grazie a Floccari, che mette in rete un suo cross, ma anche nella ripresa non è uno dei migliori Vrsaljko.
È l'uomo giusto per Di Francesco, che lo sceglie per dare energia e fiato a un centrocampo che ha girato a ritmi altissimi per tutta la partita.
È l'uomo giusto per Di Francesco, che lo sceglie per dare energia e fiato a un centrocampo che ha girato a ritmi altissimi per tutta la partita.
Lavora molto in fase di copertura, tanto da uscire dal campo stremato, ma in fase di costruzione, dove ci si aspetterebbe di più da lui, è completamente assente.
Nel primo tempo è uno dei peggiori del Sassuolo, e perde di gran lunga il confronto diretto con Badelj. Nel secondo cresce con la squadra, trovando finalmente i tempi giusti per far girare il pallone nella metà campo avversaria.
Nel primo tempo è uno dei peggiori del Sassuolo, e perde di gran lunga il confronto diretto con Badelj. Nel secondo cresce con la squadra, trovando finalmente i tempi giusti per far girare il pallone nella metà campo avversaria.
Senza dubbio il migliore dei suoi: corre come se fosse una questione di vita o di morte, pressa tutto ciò che si muove, riuscendo a coprire tutto il campo. Nella ripresa solo un naturale calo di lucidità gli impedisce di segnare il gol del vantaggio.
Gioca da terzino aggiunto. Raddoppia su ogni pallone, incessantemente, risultando essere la chiave del pressing perfetto con cui il Sassuolo imbriglia la Fiorentina dopo le prime fasi iniziali. Davanti è però drammatico il blocco con cui impedisce a Floccari il raddoppio.
Nell'attacco del Sassuolo, tutto corsa e dinamismo, sembra ancora fuori luogo. Si muove poco, e spesso lo fa a vuoto. Cesena è geograficamente vicina, ma spiritualmente resta molto lontana.
Nell'attacco del Sassuolo, tutto corsa e dinamismo, sembra ancora fuori luogo. Si muove poco, e spesso lo fa a vuoto. Cesena è geograficamente vicina, ma spiritualmente resta molto lontana.
La squadra regge subendo un solo gol durante l'inizio d'urto della Fiorentina, e poi lui riesce con intelligenza a guidarla verso un risultato che alla fine può stargli anche stretto.
È sostanzialmente incolpevole sulla frustata di testa da pochi metri che Floccari mette in rete. Per il resto porta a termine la solita partita tutta sicurezza con le mani e pericolo quando si tratta di gestire la palla con i piedi.
È sostanzialmente incolpevole sulla frustata di testa da pochi metri che Floccari mette in rete. Per il resto porta a termine la solita partita tutta sicurezza con le mani e pericolo quando si tratta di gestire la palla con i piedi.
Partita generosa per l'ex-capitano viola, che recentemente ha dovuto cedere la fascia al più presente Gonzalo Rodriguez. Corre molto, ha anche spunti convincenti, ma è dal suo lato che viene il cross di Vrsaljko che propizia il pareggio.
Se non fosse uno dei due sui quali Floccari troneggia in occasione del pareggio, la sua sarebbe una partita perfetta. Va in copertura con una facilità irreale, e tiene la barra dritta per tutta la difesa anche nel momento di maggiore difficoltà.
Vista la prestazione terribile di giovedì a Basilea, con la folle espulsione che ha pregiudicato la partita per i viola, ci si poteva aspettare uno dei suoi tanti cali di concentrazione. A sorpresa, mette invece insieme un inaspettata partita d'ordine.
Vista la prestazione terribile di giovedì a Basilea, con la folle espulsione che ha pregiudicato la partita per i viola, ci si poteva aspettare uno dei suoi tanti cali di concentrazione. A sorpresa, mette invece insieme un inaspettata partita d'ordine.
Dopo le promettenti prestazioni degli ultimi tempi, un deciso passo indietro. È il primo colpevole sul gol di Floccari, rischia a più riprese il cartellino giallo, ed è dalla sua parte che vengono i pericoli più grandi per la Fiorentina.
Dopo le promettenti prestazioni degli ultimi tempi, un deciso passo indietro. È il primo colpevole sul gol di Floccari, rischia a più riprese il cartellino giallo, ed è dalla sua parte che vengono i pericoli più grandi per la Fiorentina.
La sua prestazione è sufficiente, ma niente di più. Organizza come al solito la manovra gigliata, ma con lo scorrere dei minuti, specialmente nel secondo tempo, soffre il grande dinamismo del centrocampo del Sassuolo.
La sua prestazione è sufficiente, ma niente di più. Organizza come al solito la manovra gigliata, ma con lo scorrere dei minuti, specialmente nel secondo tempo, soffre il grande dinamismo del centrocampo del Sassuolo.
Assolutamente il migliore in campo. Nella prima frazione regala una delle prestazioni migliori da quando veste la maglia viola, segnando e guidando praticamente da solo tutta la squadra. Nella seconda cala, ma resta l'unico dei suoi a mantenere la lucidità.
Per la prima parte di gara è incontenibile: si guadagna un rigore non assegnato dall'arbitro, propizia l'azione del gol del vantaggio, fa perdere la testa a Peluso. Poi sbaglia il contropiede che avrebbe potuto portare al 2-0, e scompare completamente dal gioco.
Per la prima parte di gara è incontenibile: si guadagna un rigore non assegnato dall'arbitro, propizia l'azione del gol del vantaggio, fa perdere la testa a Peluso. Poi sbaglia il contropiede che avrebbe potuto portare al 2-0, e scompare completamente dal gioco.
Fa la solita partita generosa sul piano della corsa e dell'interdizione, nonostante abbia davanti a lui avversari con la sua capacità polmonare, ma in fase di costruzione è praticamente non pervenuto.
Fa la solita partita generosa sul piano della corsa e dell'interdizione, nonostante abbia davanti a lui avversari con la sua capacità polmonare, ma in fase di costruzione è praticamente non pervenuto.
Non è la sua partita: Paulo Sousa lo manda in campo per muoversi sulla trequarti e creare così l'occasione giusta per scardinare la retroguardia del Sassuolo, ma i padroni di casa corrono tanto, troppo, per lui.
Non è la sua partita: Paulo Sousa lo manda in campo per muoversi sulla trequarti e creare così l'occasione giusta per scardinare la retroguardia del Sassuolo, ma i padroni di casa corrono tanto, troppo, per lui.
Sembra che la fascia destra sia la sua dimensione naturale da sempre, e non una soluzione di ripiego dovuta alle circostanze. È il padrone assoluto di quella zona di campo, e solo la stanchezza lo fa rallentare nel finale.
È ancora palesemente in ritardo di condizione, e non riesce a partecipare alla manovra dando ai compagni lo stesso sostegno dato solitamente del ben più mobile Kalinic. Partecipa al gol del vantaggio di Borja Valero, ma solo sbucciando malamente il pallone.
Non sarebbe dovuto scendere in campo viste le botte e la stanchezza rimediate nella partita di Basilea, ma le difficoltà di Rossi costringono Sousa a buttarlo nella mischia. Senza successo però, visto l'annullamento completo operato da Acerbi.
La Fiorentina è al terzo pareggio consecutivo, e le soluzioni alla carenza di uomini sembrano essere in esaurimento. Perde la sfida a distanza con Di Francesco, che si dimostra più capace di reagire agli input di gioco a gara in corso.