La Roma arriva spesso dalle sue parti, ma senza impensierirlo particolarmente. Sui due gol può farci veramente poco.
- Afena-Gyan 82’
- Afena-Gyan 94’
La Roma arriva spesso dalle sue parti, ma senza impensierirlo particolarmente. Sui due gol può farci veramente poco.
Rispolverato da Shevchenko per dare la giusta dose d'esperienza alla squadra, è la mossa giusta che permette di tenere a bada Abraham per larghi tratti. Sull'azione del primo gol fa il movimento che deve fare, tradito dal resto della truppa.
Partita ordinata e di buona quantità sulla fascia di competenza, nonostante si ritrovi contro un peperino come El Shaarawy che si accende ad intermittenza, e gli permette dunque di rifiatare.
Partita ordinata e di buona quantità sulla fascia di competenza, nonostante si ritrovi contro un peperino come El Shaarawy che si accende ad intermittenza, e gli permette dunque di rifiatare.
Partita perfetta per 82 minuti, poi la sbandata finale nell'azione di Mkhitaryan che lo travolge finendo per servire l'assist che vale lo 0-1 di Afena-Gyan.
Battaglia e si fa valere quasi fino allo scadere, ma nell'azione del gol dello 0-1 si fa attrarre dalla palla condotta da Mkhitaryan, aprendo di fatto ad Afena-Gyan lo spazio per la conclusione vincente.
Battaglia e si fa valere quasi fino allo scadere, ma nell'azione del gol dello 0-1 si fa attrarre dalla palla condotta da Mkhitaryan, aprendo di fatto ad Afena-Gyan lo spazio per la conclusione vincente.
Battaglia e si fa valere quasi fino allo scadere, ma nell'azione del gol dello 0-1 si fa attrarre dalla palla condotta da Mkhitaryan, aprendo di fatto ad Afena-Gyan lo spazio per la conclusione vincente.
Ha un potenziale enorme nelle gambe, lo sfrutta poco con un atteggiamento a tratti strafottente, come per esempio nell'occasione che porta al vantaggio della Roma: trotterella in ripiegamento non chiudendo come avrebbe potuto fare su Afena-Gyan.
Qualche errorino di troppo lungo l'arco del match, riparato con intelligenza e prontezza tattica. Nell'azione del gol dello 0-1, però, si fa sorprendere dalla percussione centrale di Mkhitaryan.
Qualche errorino di troppo lungo l'arco del match, riparato con intelligenza e prontezza tattica. Nell'azione del gol dello 0-1, però, si fa sorprendere dalla percussione centrale di Mkhitaryan.
Lento non solo nel pensiero ma anche nel gesto tecnico, non basta presidiare la propria zona di campo per essere utili alla propria squadra. Ha anche la palla dell'1-0, ma si fa bruciare da El Shaarawy e Rui Patricio.
Shevchenko lo manda in campo nella prima metà della ripresa col preciso compito di tenere palla il più lontano possibile dalla propria area, non è esattamente il compito che riesce a svolgere contro lo sforzo giallorosso finale.
Dà i tempi e gli spazi di gioco alla sua squadra, si muove anche con ordine, mette dentro qualche pallone pericoloso sui calci da fermo, ma non riesce a trovare il guizzo di qualità nella zona decisiva del terreno di gioco.
Dà e prende tante botte, ma non può bastare nell'arco di una partita: un attaccante deve essere capace di far male alla difesa avversaria, e stavolta lui non ci riesce mai.
Il Genoa gioca più di rimessa che altro, e nonostante tutto non riesce ad accenderlo come avrebbe potuto e dovuto. Di suo, però, lui non riesce mai a farsi trovare pronto.
Il Genoa gioca più di rimessa che altro, e nonostante tutto non riesce ad accenderlo come avrebbe potuto e dovuto. Di suo, però, lui non riesce mai a farsi trovare pronto.
Esordio su una panchina di Serie A, riesce a imbrigliare la Roma per larghi tratti, ma il Genoa in attacco è praticamente invisibile. Non riesce a reagire al contrattempo finale che gli fa scivolare la partita fra le mani.
Il Genoa non lo impensierisce mai se non in un'occasione, quando, con l'aiuto di El Shaarawy, riesce a sventare un'importante occasione capitata a Sturaro sullo 0-0.
Il Genoa non lo impensierisce mai se non in un'occasione, quando, con l'aiuto di El Shaarawy, riesce a sventare un'importante occasione capitata a Sturaro sullo 0-0.
Spinta continua sulla fascia di competenza, già nel primo tempo è fra i più attivi fra i suoi in zona offensiva. In fase difensiva, invece, non soffre mai considerando la scarsa proposizione dei rossoblù da quel lato.
Spinta continua sulla fascia di competenza, già nel primo tempo è fra i più attivi fra i suoi in zona offensiva. In fase difensiva, invece, non soffre mai considerando la scarsa proposizione dei rossoblù da quel lato.
L'attacco del Genoa punge poco, lui si adegua ai ritmi rendendosi utile con qualche sovrapposizione e nel primo giro palla della squadra.
Il Genoa non attacca, lui si rende utile in avanti con qualche discesa che però sortisce pochi effetti pericolosi. Più ordinato nella ripresa quando contribuisce a tenere alto il baricentro dei suoi.
Schierato in mezzo alla difesa a tre, non soffre mai contro un attacco spuntato che non lo attacca se non in qualche rarissima occasione.
Schierato in mezzo alla difesa a tre, non soffre mai contro un attacco spuntato che non lo attacca se non in qualche rarissima occasione.
La condizione fisica lo limita evidentemente, non è fluido nella corsa e dunque nelle giocate, prova a rendersi utile con l'intelligenza tattica che lo contraddistingue, ma non riesce a fare la differenza.
Dovrebbe essere uno degli uomini preposti a fare geometria e dare la scossa alla manovra, ed invece fa tanta fatica e commette piccoli errori che rallentano lo sviluppo del gioco giallorosso.
Trova il gol che viene annullato per una leggerezza di Abraham, conclude verso la porta di Sirigu in diverse occasioni, è sua l'invenzione che permette ad Afena-Gyan di sbloccare il risultato nel finale.
Trova il gol che viene annullato per una leggerezza di Abraham, conclude verso la porta di Sirigu in diverse occasioni, è sua l'invenzione che permette ad Afena-Gyan di sbloccare il risultato nel finale.
Mourinho lo schiera a sinistra a tutta fascia, lui incassa ed obbedisce: nel primo tempo è il più pericoloso dei suoi, nella ripresa veste i panni del difensore salvando in ripiegamento su Sturaro.
Sta vivendo un periodo negativo, e non riesce a tirarsene fuori. Non trova mai lo spazio per la giocata vincente, per un tiro pericoloso o per la sponda giusta. La difesa del Genoa con lui va a nozze.
La difesa del Genoa gli mette il guinzaglio con una facilità a tratti imbarazzante, come l'errore dell'ex di turno sullo 0-0 nella ripresa quando sparacchia in curva una palla che andava spinta solamente in rete.
Mourinho lo manda in campo ad un quarto d'ora dalla fine preferendolo a Zaniolo e Mayoral, sembra la mossa della disperazione, si rivela la carta vincente del match: diagonale preciso prima, bordata da fuori dopo, anche un'ammonizione di carattere, fa tutto lui nello 0-2.
Mourinho lo manda in campo ad un quarto d'ora dalla fine preferendolo a Zaniolo e Mayoral, sembra la mossa della disperazione, si rivela la carta vincente del match: diagonale preciso prima, bordata da fuori dopo, anche un'ammonizione di carattere, fa tutto lui nello 0-2.
Resta una partita a guardare lo sviluppo del match, è lì col suo solito atteggiamento atto a tirare fuori il meglio della situazione, nel finale sorprende tutti inserendo Afena-Gyan: è la mossa vincente.