
Incolpevole sui gol e fortunato nelle conclusioni avversarie, apparentemente più pericolose, ma che terminano sempre tra le sue braccia.
Incolpevole sui gol e fortunato nelle conclusioni avversarie, apparentemente più pericolose, ma che terminano sempre tra le sue braccia.
Parte bene ma la dormita in occasione del gol di Ricci è un errore imperdonabile.
Come tutto il reparto, guida con sicurezza finché gli avversari non decidono di pungere con maggiore convinzione e in tali occasioni si perde mestamente.
Come tutto il reparto, guida con sicurezza finché gli avversari non decidono di pungere con maggiore convinzione e in tali occasioni si perde mestamente.
Una buona gara in cui i suoi errori sono diretta conseguenza di difetti del controllo palla. Troppo impreciso nel complesso.
Detta la giuste geometrie finché in campo senza mai "esagerare" e a ritmi compassati.
Detta la giuste geometrie finché in campo senza mai "esagerare" e a ritmi compassati.
Detta la giuste geometrie finché in campo senza mai "esagerare" e a ritmi compassati.
Gioca più palloni di tutti ma ne sbaglia a mai finire, compreso quel gol, già fatto e divorato, che avrebbe narrato un altro match.
Inizia bene ma chiude stanco, infortunato e distratto e proprio dalla sua fascia di competenza nascono i due gol avversari.
Inizia bene ma chiude stanco, infortunato e distratto e proprio dalla sua fascia di competenza nascono i due gol avversari.
Inizia bene ma chiude stanco, infortunato e distratto e proprio dalla sua fascia di competenza nascono i due gol avversari.
Una sicurezza in mezzo al campo, sbaglia pochissimo ed è il più combattivo quando occorre.
Tra i migliori nel reparto, tra gli ultimi ad arrendersi. Non sbaglia nulla a parte i pochi minuti di distrazione a metà ripresa.
La promessa della Samp dona il giusto brio alla manovra offensiva, liberando spazi che fino a 10' dalla fine sembravano introvabili.
La cura Giampaolo funziona alla grande e il colombiano si riprende quanto dovuto con una prestazione maiuscola e due gol fondamentali per la vittoria al Doria. È tornato Luis Fernando Muriel Fruto ed è pronto a far impazzire di gioia il Marassi.
La cura Giampaolo funziona alla grande e il colombiano si riprende quanto dovuto con una prestazione maiuscola e due gol fondamentali per la vittoria al Doria. È tornato Luis Fernando Muriel Fruto ed è pronto a far impazzire di gioia il Marassi.
Quando il Doria si arrende è lui a suonare la carica e a mettersi la squadra sulle spalle. I tre punti odierni passano dalla sua caparbietà e dalla sua umiltà, la quale lo contraddistingue quando festeggia mestamente il gol numero 100 in Serie A e quando rinuncia al dischetto in occasione del 3-2.
Quando il Doria si arrende è lui a suonare la carica e a mettersi la squadra sulle spalle. I tre punti odierni passano dalla sua caparbietà e dalla sua umiltà, la quale lo contraddistingue quando festeggia mestamente il gol numero 100 in Serie A e quando rinuncia al dischetto in occasione del 3-2.
Come Praet cambia il volto del match senza concedere mai punti di riferimento agli avversari.
La sua caparbietà gli permette di riprendere un match in cui la fortuna sembrava avergli voltato le spalle. I suoi cambi in corsa fondamentali per il successo.
Nel primo tempo un errore che avrebbe potuto costar caro ma Fernandes lo grazia; nella ripresa un'ottima parata che fa il pari con un match in cui è incolpevole sui gol e sfortunato nel risultato finale.
Colpevole sul primo gol, protagonista in negativo in occasione del pareggio subito e assente in occasione del terzo. Gara da dimenticare il prima possibile.
Concedere un penalty al 91' è un errore da principiante ma a sua discolpa il fatto che l'intervento era ormai disperato. Male nel complesso, tra gli artefici della sconfitta.
Il migliore del riparto difensivo, salva su Quagliarella e sbaglia il minimo. Purtroppo per lui il suicidio tecnico dei suoi compagni non fa il resto.
Il migliore del riparto difensivo, salva su Quagliarella e sbaglia il minimo. Purtroppo per lui il suicidio tecnico dei suoi compagni non fa il resto.
Distratto e nervoso, gioca bene finché le occasioni degli avversari si limitano al giro palla ma quando la Samp fa prevalere la corsa è fuori gioco.
Entra e cambia il Sassuolo, meritava i tre punti ma i suoi compagni non gli hanno permesso la gioia.
Entra e cambia il Sassuolo, meritava i tre punti ma i suoi compagni non gli hanno permesso la gioia.
Gara equilibrata senza eccessi e senza particolari errori. Solo uno, nel primo tempo, cui rimedia sapientemente subito dopo.
Gara equilibrata senza eccessi e senza particolari errori. Solo uno, nel primo tempo, cui rimedia sapientemente subito dopo.
Si destreggia al centro del campo e trova varchi dove nessuno li vede. Entra nei due gol dei suoi e paga una squadra eccessivamente consapevole di vincere troppo presto.
Gara semplice e ordinata. Non sbaglia un pallone e quando decide di accelerare non ce n'è per nessuno.
Gara semplice e ordinata. Non sbaglia un pallone e quando decide di accelerare non ce n'è per nessuno.
Troppo macchinoso nei movimenti e sfortunato nell'unica occasione sfruttabile.
Troppo macchinoso nei movimenti e sfortunato nell'unica occasione sfruttabile.
Accelerazioni fini a se stesse in un reparto che necessiterebbe della sua presenza in maniera più fluida. Giocando in questo modo nessun compagno di reparto potrà mai andargli bene.
Accelerazioni fini a se stesse in un reparto che necessiterebbe della sua presenza in maniera più fluida. Giocando in questo modo nessun compagno di reparto potrà mai andargli bene.
Accelerazioni fini a se stesse in un reparto che necessiterebbe della sua presenza in maniera più fluida. Giocando in questo modo nessun compagno di reparto potrà mai andargli bene.
Assente per 70' si riprende gara e prestazione personale al primo pallone utile.
Quando accelera non ha rivali ma si sveglia tardi, anche se in tempo per entrare in entrambi i gol neroverdi.
La quarta sconfitta consecutiva per un incredulo Di Francesco che immaginava diversa l'attuale stagione e che ad oggi, infortuni a parte, non riesce a trovare il bandolo della fin troppo intricata matassa.
La quarta sconfitta consecutiva per un incredulo Di Francesco che immaginava diversa l'attuale stagione e che ad oggi, infortuni a parte, non riesce a trovare il bandolo della fin troppo intricata matassa.