di Alan Bisio

 

Escludendo la piccola parentesi in Coppa Italia ai tempi in cui Maxi López aspettava nelle stanze d'albergo la chiamata di Galliani, mai il Milan ha violato lo Juventus Stadium. Titolatissime decadute, private persino della zona colorata della classifica stampata su carta dedicata alle future europee, Juventus e Milan si tirano i capelli al bancone del bar più scalcinato del paese mentre Inter e Fiorentina gustano olive bagnate di Martini su tacchi dodici di vernice. Fuori Bonucci, Khedira (problema muscolare) e Morata, Allegri preferisce Evra all'oggetto misterioso Alex Sandro. Hernanes il trequartista nel 4-3-1-2 che Acciuga sfoggiò anche in rossonero. Miha sbarca a Torino con un - altro - Alex titolare che fa venire i brividi, un Donnarumma sulla bocca di tutti ed un Niang che pareggia il conto delle Marsigliesi cantate con la corretta pronuncia fra gli undici titolari. Fischia Mazzoleni.

 

PRIMO TEMPO - Uno dei primi tempi più brutti della stagione si chiude dopo quarantasei minuti di noia e "oh merda!" a Donnarumma (migliore in campo a metà gara), sfrontato in dribbling all'interno della sua area e bravo sulla punizione di Hernanes spizzata da Bonaventura. La Juventus, oltre al fragile Khedira, perde pure un pessimo Evra alla mezz'ora di gioco. Alex Sandro sostituisce l'ex United ed entra bene nel match strappando i primi applausi ad un pubblico troppo impegnato a fischiare le cincischiate del Profeta. Come si fa a segnare se Pogba s'accende meno delle stelle che ha dipinte sui capelli e a Mandžuki? non arriva un solo pallone giocabile? Romagnoli e Alex, increduli, fanno un figurone a differenza di Cerci, che si divora la più nitida palla gol tentando un improbabile appoggio aereo invece della conclusione diretta. Ad aggiungere nausea pensa Mazzoleni con una rivedibile gestione dei cartellini. 

 

SECONDO TEMPO - Bonucci per Hernanes e 3-5-2: Allegri prova in questo modo a cambiare le sorti di una Signora raramente vista così struccata al sabato sera. Due minuti e l'impressione è che Mazzoleni fischi calcio di rigore per fallo di Bonucci su Bonaventura: no, il fallo, secondo il fischietto bergamasco, è di Niang su Sturaro. Molti dubbi. Il gol non sembra nell'aria, ma una sfuriata di Alex Sandro sulla sinistra regala a picciriddu Dybala la palla buona per l'1-0, e Paulo non si fa pregare battendo Donnarumma sul palo di competenza. Luiz Adriano per un generossissimo Kucka il primo cambio di Mihajlovi? quando il cronometro dice meno quindici minuti al triplice fischio. Il Milan prova a reagire, ma la spinta s'esaurisce nell'Ave Maria senza pretese di Cerci al terzo minuto di recupero.

 

Allo Stadium quinta vittoria dei bianconeri in cinque gare contro i rossoneri e sorpasso in classifica a quota ventuno. Partita scialba che vede i bianconeri vincenti sul campo e nel possesso palla. I rossoneri recriminano per un possibile rigore e per la gestione dei cartellini, ma contano zero tiri verso la porta del disoccupato Buffon. 

 

JUVENTUS-MILAN 1-0 (0-0)

MARCATORI: 65' Dybala

JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon, Lichtsteiner, Barzagli, Chiellini, Evra (29' Alex Sandro); Sturaro, Marchisio, Pogba; Hernanes (46' Bonucci); Mandžuki?, Dybala (81' Morata). All.: Allegri

MILAN (4-3-3): Donnarumma; Abate; Alex, Romagnoli, Antonelli; Kucka (74' Luiz Adriano), Montolivo, Bonaventura; Cerci, Bacca, Niang (85' Honda). All.: Mihajlovi?