Forse ha qualche piccola responsabilità sul gol di Freuler, ma la traiettoria è talmente particolare che è difficile criticarlo. Anche perché è strepitoso su Zapata nel primo tempo, ottimo su Malinovskyi, Pessina e nel finale di gara su Romero. Dà vita a uno splendido duello a distanza con Gollini.
Una partita al limite della perfezione, dove spiccano le sue chiusure (una di piede sinistro su Zapata semplicemente strepitosa) e la sua solita capacità di impostare l'azione da dietro. Mezzo punto in meno per lo spazio che lascia a Freuler in occasione dell'1-1: sarebbe stato meglio accorciare.
Rileva Chiesa, ha compiti per lo più difensivi, visto che nel finale di gara è soprattutto l'Atalanta a tenere il pallone. Vanifica una buona azione bianconera con una brutta palla persa, per il resto fa il suo, soprattutto nella protezione del risultato.
Contro Gosens è chiamato a un lavoro difensivo non banale. Non parte benissimo, si riprende nel corso del match; nel primo tempo perde troppi palloni, nella ripresa invece sforna cross interessanti e conquista calci di punizione con mestiere.
Ottima gara per applicazione difensiva e attenzione al rispetto delle consegne. Inizia sul centro-sinistra, finisce la gara sulla destra, a conferma della sua estrema duttilità. Quando gli atalantini lo puntano, raramente si lascia superare.
Anticipa sistematicamente Zapata, fa valere il fisico contro il colombiano, che sicuramente non è mingherlino. Bravo nelle chiusure e anche nell'impostazione, con Bonucci forma una diga praticamente insormontabile; non a caso l'Atalanta ci prova soprattutto con i tiri da fuori.
Autore del gol che sblocca la gara, dopo che nei primi minuti era sembrato fuori dal gioco. Il suo destro è una meraviglia, Gollini non può nulla, ma anche il modo in cui si libera è pregevole. Procura il calcio di rigore con una bella azione su Hateboer, esce nel finale per lasciare spazio ad Alex Sandro.
Prima mezz'ala, poi perno centrale del centrocampo bianconero. In entrambi i casi, particolarmente efficace: da lui parte l'azione del gol del provvisorio 1-0, con una palla riconquistata con grande intelligenza. La manovra grazie a lui scorre fluida, con McKennie forma una coppia ben assortita.
Il francese rileva Arthur, ma non i compiti del brasiliano, visto che Pirlo lo utilizza da mezz'ala. Benino nei primi minuti, poi si spegne; colpevole in occasione del gol dell'1-1, si lascia anticipare da Freuler, spalancando al centrocampista ospite la via verso l'area di rigore. Troppo impreciso.
Il francese rileva Arthur, ma non i compiti del brasiliano, visto che Pirlo lo utilizza da mezz'ala. Benino nei primi minuti, poi si spegne; colpevole in occasione del gol dell'1-1, si lascia anticipare da Freuler, spalancando al centrocampista ospite la via verso l'area di rigore. Troppo impreciso.
Perde un brutto pallone, che regala all'Atalanta una buona occasione. Poi si rimette in carreggiata, dirige con bravura la manovra bianconera, ma non ha tempo per lasciare il segno nel match: al 27' deve uscire per un brutto colpo ricevuto alla gamba.
Perde un brutto pallone, che regala all'Atalanta una buona occasione. Poi si rimette in carreggiata, dirige con bravura la manovra bianconera, ma non ha tempo per lasciare il segno nel match: al 27' deve uscire per un brutto colpo ricevuto alla gamba.
La sua capacità di aggredire il portatore di palla è essenziale per Pirlo: ottimo nel pressing, ruba palla e sa sempre con esattezza cosa fare e dove posizionarsi, denotando così non soltanto un gran fisico, ma anche una buona comprensione del gioco. Ancora una buona prestazione, in un periodo di grande brillantezza per l'americano.
La sua capacità di aggredire il portatore di palla è essenziale per Pirlo: ottimo nel pressing, ruba palla e sa sempre con esattezza cosa fare e dove posizionarsi, denotando così non soltanto un gran fisico, ma anche una buona comprensione del gioco. Ancora una buona prestazione, in un periodo di grande brillantezza per l'americano.
Non è che giochi male, visto che si mette al servizio della squadra e regala anche un bell'assist a Ronaldo dopo pochi minuti. Ma l'errore incredibile al 12' è di quelli pesanti: un colpo di tacco scriteriato, con la porta spalancata. A inizio ripresa avrebbe l'occasione per riscattarsi, ma spara in faccia a Gollini. Nervoso, si fa ammonire per proteste: non è serata.
Spreca più oggi che in tutte le precedenti partite stagionali, ma una serata storta può capitare anche ai migliori. La sagra dell'errore comincia al 5', quando spara incredibilmente fuori su assist di Morata, prosegue al 12', quando si fa stoppare da Djimsiti (poi il pallone arriva a Morata, che ci prova di tacco). Pessimo approccio alla partita, la ciliegina è il rigore, battuto in maniera inguardabile.
La Juventus oggi non brilla, tradita dai suoi uomini più rappresentativi, in particolare Cristiano Ronaldo. L'allenatore ci mette del suo: Morata sarebbe dovuto uscire prima, invece rimane in campo 84'; i cambi non sortiscono l'effetto desiderato, alcune scelte (anche iniziali) non convincono.
Inizia maluccio, con un'incomprensione con Romero che permette a Ronaldo di battere a rete. Non può nulla sul gol di Chiesa, ma si scatena nella ripresa: para di faccia su Morata, ipnotizza Ronaldo dal dischetto, vola ancora su Morata al 63'. Ottimo nelle uscite, blinda il risultato con una prestazione di altissimo livello.
Il migliore del terzetto difensivo, nonostante sia lui a cercare di fermare Chiesa nell'azione del provvisorio 1-0, quando si aspettava il raddoppio da parte di un compagno. Ma prima e dopo il gol non sbaglia un intervento: chiusure in extremis, duelli con Morata e Ronaldo, ma anche belle sovrapposizioni sulla destra. È in un ottimo periodo di forma.
Il migliore del terzetto difensivo, nonostante sia lui a cercare di fermare Chiesa nell'azione del provvisorio 1-0, quando si aspettava il raddoppio da parte di un compagno. Ma prima e dopo il gol non sbaglia un intervento: chiusure in extremis, duelli con Morata e Ronaldo, ma anche belle sovrapposizioni sulla destra. È in un ottimo periodo di forma.
Il migliore del terzetto difensivo, nonostante sia lui a cercare di fermare Chiesa nell'azione del provvisorio 1-0, quando si aspettava il raddoppio da parte di un compagno. Ma prima e dopo il gol non sbaglia un intervento: chiusure in extremis, duelli con Morata e Ronaldo, ma anche belle sovrapposizioni sulla destra. È in un ottimo periodo di forma.
Dalla sua parte imperversa Chiesa, che dopo un inizio timido comincia a infastidire non poco la difesa bianconera. Avrebbe spazio per pungere, non lo sfrutta a dovere, se non quando riesce a crossare per Gosens al 65'. Commette il fallo da rigore su Chiesa, che avrebbe potuto compromettere il risultato dell'Atalanta; per sua fortuna Ronaldo non è cinico come al solito.
Meno bene del solito, non riesce a trovare spazio nella morsa Cuadrado-De Ligt ed è protagonista di un primo tempo anonimo. Meglio nella ripresa, va anche vicino al gol su cross di Hateboer, ma non basta per strappare una sufficienza.
Meno bene del solito, non riesce a trovare spazio nella morsa Cuadrado-De Ligt ed è protagonista di un primo tempo anonimo. Meglio nella ripresa, va anche vicino al gol su cross di Hateboer, ma non basta per strappare una sufficienza.
Troppi errori in fase di impostazione, concede una colossale occasione a Ronaldo e Morata, che la buttano via. Dei tre difensori è il meno brillante e sicuro, qualche buona chiusura in allungo non basta per la sufficienza. Male in fase di impostazione.
Troppi errori in fase di impostazione, concede una colossale occasione a Ronaldo e Morata, che la buttano via. Dei tre difensori è il meno brillante e sicuro, qualche buona chiusura in allungo non basta per la sufficienza. Male in fase di impostazione.
Bella battaglia con Morata, vinta dallo spagnolo nel primo tempo, dall'argentino nella ripresa. Parte male, concedendo una grande occasione alla Juventus, ma Ronaldo spreca. Troppo falloso, si dà una calmata, anche se rischia il secondo giallo; nella ripresa è in costante anticipo, ha anche una grande occasione, ma Szczesny risponde presente.
Forma una diga in mezzo al campo insieme a Freuler, ottimo nello spezzare il gioco della Juventus e far ripartire l'azione dell'Atalanta. Per la qualità bisogna guardare altrove, però la sostanza che porta alla causa atalantina è tanta che non si può non premiarlo: giocatore fondamentale per Gasperini.
Forma una diga in mezzo al campo insieme a Freuler, ottimo nello spezzare il gioco della Juventus e far ripartire l'azione dell'Atalanta. Per la qualità bisogna guardare altrove, però la sostanza che porta alla causa atalantina è tanta che non si può non premiarlo: giocatore fondamentale per Gasperini.
Rileva Pessina, ha problemi di equilibrio, forse per un problema di tacchetti. Fa capire subito perché l'Atalanta e Gasperini non possono rinunciare a lui, gli orobici manovrano con fluidità e si sistemano stabilmente nella metà campo bianconera; il Papu non brilla particolarmente, ma è utilissimo per il possesso palla degli ospiti.
Rileva Pessina, ha problemi di equilibrio, forse per un problema di tacchetti. Fa capire subito perché l'Atalanta e Gasperini non possono rinunciare a lui, gli orobici manovrano con fluidità e si sistemano stabilmente nella metà campo bianconera; il Papu non brilla particolarmente, ma è utilissimo per il possesso palla degli ospiti.
Rileva Pessina, ha problemi di equilibrio, forse per un problema di tacchetti. Fa capire subito perché l'Atalanta e Gasperini non possono rinunciare a lui, gli orobici manovrano con fluidità e si sistemano stabilmente nella metà campo bianconera; il Papu non brilla particolarmente, ma è utilissimo per il possesso palla degli ospiti.
Si inventa un gol di pregevole fattura, una traiettoria beffarda che si insacca sotto la traversa, dopo la riconquista del pallone nella metà campo bianconere. Oltre al gol, il solito lavoro in pressing, efficace, che infastidisce centrocampisti e difensori bianconeri.
Ancora una gara da titolare, è il primo a tirare in porta al 4', ma Szczesny para facilmente. Alterna buone giocate a errori, che permettono alla Juventus di partire in contropiede; in generale non demerita, ma non riesce a essere incisivo vicino alla porta, come al 44', quando la sua conclusione termina larga. Esce nella ripresa per lasciare spazio a Gomez.
Ancora una gara da titolare, è il primo a tirare in porta al 4', ma Szczesny para facilmente. Alterna buone giocate a errori, che permettono alla Juventus di partire in contropiede; in generale non demerita, ma non riesce a essere incisivo vicino alla porta, come al 44', quando la sua conclusione termina larga. Esce nella ripresa per lasciare spazio a Gomez.
Produce un grande volume di gioco, tira tanto in porta, ma non sempre le scelte sono quelle giuste. Al 38' ci prova, ma la sua conclusione termina a fil di palo; al 41' Szczesny è attento sul suo calcio di punizione. Nella ripresa qualche imprecisione e palla persa di troppo.
Produce un grande volume di gioco, tira tanto in porta, ma non sempre le scelte sono quelle giuste. Al 38' ci prova, ma la sua conclusione termina a fil di palo; al 41' Szczesny è attento sul suo calcio di punizione. Nella ripresa qualche imprecisione e palla persa di troppo.
Rileva Malinovskyi, prova a lasciare il segno, ma la difesa bianconera fa buona guardia. Dopo i primi promettenti minuti non riesce più a farsi notare, si limita a portare il pressing e limitare la manovra dei padroni di casa; da lui ci si aspetta qualcosa in più, soprattutto vicino alla porta.
Rileva Zapata, prova a scatenarsi in velocità, ma non ha occasioni per farlo veramente. Così si limita a cercare di allargare la difesa della Juventus, attaccando sulla sinistra, senza però riuscire a incidere veramente sul risultato.
Rileva Zapata, prova a scatenarsi in velocità, ma non ha occasioni per farlo veramente. Così si limita a cercare di allargare la difesa della Juventus, attaccando sulla sinistra, senza però riuscire a incidere veramente sul risultato.
Perde il duello fisico con De Ligt, che lo ferma sistematicamente. Nell'unica occasione in cui riesce a liberarsi, spara di sinistro ma trova sulla sua strada un ottimo Szczesny, che devia sopra la traversa. Per il resto fa poco, Gasperini decide di sostituirlo con Muriel.
Strappa un pareggio a Torino con una prova che denota grande consapevolezza nei propri mezzi. L'Atalanta gioca come suo solito a viso aperto, nella ripresa tiene il pallone e affonda, trovando sulla sua strada un ottimo Szczesny. Graziato da Ronaldo e Morata, ringrazia e porta a casa un punto prezioso.
