Il volo finale (molto coreografico) sul destro a girare di Insigne gli vale il sei e mezzo. Prima è bravo a non perdere mai la calma, deviare in corner il colpo di testa di HamÅ¡Ãk e trovare sempre il tempo giusto nelle uscite.
Il volo finale (molto coreografico) sul destro a girare di Insigne gli vale il sei e mezzo. Prima è bravo a non perdere mai la calma, deviare in corner il colpo di testa di HamÅ¡Ãk e trovare sempre il tempo giusto nelle uscite.
Ha una voglia matta di portare a casa almeno un punto e dà tutto sul terreno di gioco. Soffre - ogni tanto - le invenzioni di Insigne, ma è primo per palloni giocati e recuperati. Inno al non mollare mai, esce vincitore.
Telecomanda Tomovi? col controller come si fa con gli "omini" dei videogiochi. Dopo aver sfiorato il gol su corner di Birsa nel primo tempo il "Gambero" (25 presenze e un gol con la maglia del Napoli) annulla l'attacco partenopeo e vince tutti i duelli. Animale d'esperienza, partecipa al "clean sheet" dopo 8 gol subiti nelle ultime due partite.
Lascia passare Callejón solo una volta, quando lo spagnolo - primo tempo - stringe troppo il destro e fa sudare freddo i clivensi senza dazio. Regge l'urto per tutto il match nonostante vari pestoni sulle stanche membra.
Riportato a centrale difensivo l'ex Fiorentina lascia tutti a bocca aperta. Concentrato per novanta minuti più recupero concede a Mertens solo le briciole e si fa trovare "impreparato" solo quando il Napoli ha poca luce per trafiggere Sorrentino. Delle spazzate è il re.
Riportato a centrale difensivo l'ex Fiorentina lascia tutti a bocca aperta. Concentrato per novanta minuti più recupero concede a Mertens solo le briciole e si fa trovare "impreparato" solo quando il Napoli ha poca luce per trafiggere Sorrentino. Delle spazzate è il re.
Nemmeno la capocciata col compagno Castro e il vistoso turbante "alla Chiellini" possono fermarlo. Che personalità per il classe '97 di Riva del Garda: sempre a testa alta, piedi educati, l'unico (con Birsa) col piglio di creare occasioni da gol. Fuori per Bastien a benzina esaurita.
Nemmeno la capocciata col compagno Castro e il vistoso turbante "alla Chiellini" possono fermarlo. Che personalità per il classe '97 di Riva del Garda: sempre a testa alta, piedi educati, l'unico (con Birsa) col piglio di creare occasioni da gol. Fuori per Bastien a benzina esaurita.
Schierato "un po' più in là" per dar manforte a Inglese, Valter arretra ancor di più per imbrigliare il Napoli e rincorrere i difensori partenopei come un Radovanovi? qualsiasi. Sempre pericoloso su calcio piazzato (punto debole degli ospiti), esce sfinito dopo un quarto d'ora di ripresa.
Schierato "un po' più in là" per dar manforte a Inglese, Valter arretra ancor di più per imbrigliare il Napoli e rincorrere i difensori partenopei come un Radovanovi? qualsiasi. Sempre pericoloso su calcio piazzato (punto debole degli ospiti), esce sfinito dopo un quarto d'ora di ripresa.
In ripresa dopo i cali delle passate settimane, "El Pata" (che sulla carta oggi avrebbe dovuto fare il Birsa) cuce mediana e attacco (sempre che qualcuno l'abbia avvistato) con un pressing perpetuo e con movenze felpate che costringono al giallo sia Zielinski che Koulibaly.
In ripresa dopo i cali delle passate settimane, "El Pata" (che sulla carta oggi avrebbe dovuto fare il Birsa) cuce mediana e attacco (sempre che qualcuno l'abbia avvistato) con un pressing perpetuo e con movenze felpate che costringono al giallo sia Zielinski che Koulibaly.
Morde, spezza, taglia, rincorre: non chiedetegli di impostare (anche se le percentuali odierne sono oneste) o di effettuare un "third pass". Confusionario come sempre, si arrangia come può.
Dura la vita di chi, nel Chievo, fa il regista. Durissima quando di fronte hai un Napoli che supera il 70% di possesso palla. Ivan, che "mollo" non è, si rimbocca le maniche e comincia sùbito provocando Insigne e litigando con Mário Rui, poi stupisce tutti quando calcia all'incrocio dei pali... da oltre cinquanta metri.
Pochi minuti al posto di Depaoli in una staffetta rigorosamente "under", ma per il belga Samuel era necessario non perdere la concentrazione. Sicuramente adatto alla Serie A.
Vive la partita come un personale duello aereo con Albiol. Scaltro e veloce, partecipa attivamente alla fase difensiva col pressing chiestogli da Maran, ma dalle parti di Sepe non si vede mai. Prestazione operaia contro quelli che a gennaio saranno molto probabilmente i nuovi compagni di squadra.
Vive la partita come un personale duello aereo con Albiol. Scaltro e veloce, partecipa attivamente alla fase difensiva col pressing chiestogli da Maran, ma dalle parti di Sepe non si vede mai. Prestazione operaia contro quelli che a gennaio saranno molto probabilmente i nuovi compagni di squadra.
Vive la partita come un personale duello aereo con Albiol. Scaltro e veloce, partecipa attivamente alla fase difensiva col pressing chiestogli da Maran, ma dalle parti di Sepe non si vede mai. Prestazione operaia contro quelli che a gennaio saranno molto probabilmente i nuovi compagni di squadra.
Il Pandoro Meccanico colpisce ancora: totale rinuncia alla fase offensiva, Rolando si affida a Tomovi? centrale difensivo evitando di trasformare Insigne (o Callejón) in un Suso-bis. I quattro gol subiti in questo stadio contro il Milan meno di due settimane fa restano un mistero.
Si "reinizza" solo una volta, quando nella ripresa riparte rapidamente palla in mano e raggiunge Insigne con sessanta metri di precisa gittata dal rinvio. Bravo a non farsi beffare dalla "maradonata" di Radovanovi?, non corre altri pericoli.
Poco pungente in attacco (mancano gli spazi) si ritrova a fare il Ghoulam soltanto quando Mário Rui lascia il posto a Maggio nel secondo tempo. Si annoia, ma non può fare niente.
Sostituire Ghoulam è difficile in campo così come nel cuore dei tifosi. Ci mette volontà e grinta, ma il nervosismo lo porta a eccedere e beccarsi un giallo per una stupida disputa con Radovanovi? (che stava litigando con Insigne). Esce nella ripresa per Maggio.
Sostituire Ghoulam è difficile in campo così come nel cuore dei tifosi. Ci mette volontà e grinta, ma il nervosismo lo porta a eccedere e beccarsi un giallo per una stupida disputa con Radovanovi? (che stava litigando con Insigne). Esce nella ripresa per Maggio.
In una giornata tranquilla là dietro, fa un po' il Koulibaly e cerca gloria nell'area avversaria: prima fa la sponda su corner, poi - novantaquattresimo - tenta il destro della speranza da distanza importante. Il bel duello aereo con Inglese potrebbe ripetersi a Castelvolturno fra pochi mesi...
Non giganteggia come ci ha abituati, si limita al compito "base" anche per l'assenza di maglie gialle nei vicinato. Un colpo di arti marziali ai danni di Castro costringe Massa a sventolare il giallo.
Non giganteggia come ci ha abituati, si limita al compito "base" anche per l'assenza di maglie gialle nei vicinato. Un colpo di arti marziali ai danni di Castro costringe Massa a sventolare il giallo.
Al posto di Mário Rui sfratta Hysaj dalla fascia destra, ma la gara non svolta e lui non ha responsabilità. Probabilmente sarà titolare alla prossima uscita.
In calo da oltre un mese, non basta la fiducia di Sarri per riportarlo ai livelli del gioiello sul panorama europeo ch'era la passata stagione. Ha il merito di calciare per la prima volta in partita nella porta difesa da Sorrentino, il resto è un crescendo di piccoli errori in fasi decisive della partita che non riesce a concludere: fuori al 72' per Allan.
Venti minuti per lo spaesato Zielinski non bastano al brasiliano per incidere. Ottimo impatto nelle "guerre delle terre di mezzo".
Sfiora il gol con un bel colpo di testa su suggerimento di Jorginho e regala a Callejón l'assist del possibile vantaggio nel primo tempo. Il capitano c'è, la fortuna un po' meno...
Parte in retromarcia, ma a fine gara si contano 107 passaggi nella metà campo avversaria del fresco convocato da Ventura: se non è record, quasi. Visto che le idee latitano nel terzetto offensivo, decide di mettersi in proprio con l'assist che HamÅ¡Ãk spizza di testa impegnando Sorrentino (minuto 68). Fra i più positivi, legittima la sufficienza.
Parte in retromarcia, ma a fine gara si contano 107 passaggi nella metà campo avversaria del fresco convocato da Ventura: se non è record, quasi. Visto che le idee latitano nel terzetto offensivo, decide di mettersi in proprio con l'assist che HamÅ¡Ãk spizza di testa impegnando Sorrentino (minuto 68). Fra i più positivi, legittima la sufficienza.
Quanto pesa sul bilancio della gara l'occasione più nitida di tutti i novanta minuti? Lo spagnolo non sfrutta l'assist di HamÅ¡Ãk e calcia a lato di pochissimo prima di sparire dal campo. Esce per Ounas: ma un po' di riposo in più?
Quanto pesa sul bilancio della gara l'occasione più nitida di tutti i novanta minuti? Lo spagnolo non sfrutta l'assist di HamÅ¡Ãk e calcia a lato di pochissimo prima di sparire dal campo. Esce per Ounas: ma un po' di riposo in più?
Il migliore del tridente offensivo, Lorenzo si fa sentire già nel primo tempo con un destro potente che Sorrentino accompagna a lato senza troppi patemi. In una relazione complicata con la posizione di offside, sul finire di seconda frazione impegna ancora l'estremo difensore clivense con l'ennesimo tiro a giro della stagione. Risponde presente, ma non basta.
Il migliore del tridente offensivo, Lorenzo si fa sentire già nel primo tempo con un destro potente che Sorrentino accompagna a lato senza troppi patemi. In una relazione complicata con la posizione di offside, sul finire di seconda frazione impegna ancora l'estremo difensore clivense con l'ennesimo tiro a giro della stagione. Risponde presente, ma non basta.
Dopo un primo tempo onesto il belga vive una ripresa colma di errori, posizioni di fuorigioco e sensazione che i minuti giocati fino a questo momento pesino terribilmente sul rendimento. Ben controllato da Gamberini e Tomovi? non trova mai l'occasione per concludere in porta.
Come per l'Inter col Toro, il mancato turnover è arrivato a presentare il conto. Perso Ghoulam, senza l'acciaccato Reina, il tecnico toscano si ritrova con gli stessi undici di sempre (eccezion fatta per Allan) dopo la scoppola col City e non riesce ad avere la meglio di un Chievo ben organizzato, ma non certamente impenetrabile. La Juventus, ora, è a un solo punto.