
Costruisce pochino la Fiorentina che arriva dalle sue parti pericolosamente in due occasioni: un gol sul quale può fare nulla, una traversa sulla quale avrebbe potuto fare ancora meno. Per il resto ordinaria amministrazione.
Costruisce pochino la Fiorentina che arriva dalle sue parti pericolosamente in due occasioni: un gol sul quale può fare nulla, una traversa sulla quale avrebbe potuto fare ancora meno. Per il resto ordinaria amministrazione.
Parte bene tentando anche di trovare la via del gol su punizione, si sgancia con buona frequenza, ma si fa mettere in mezzo dall'attacco della Fiorentina in occasione del gol di Benassi perdendo poi spazi e ritmi.
Partita attenta, per larghi tratti è sulla sua schiena che regge la difesa crotonese, poi però si distrae su Benassi in occasione del gol che riapre il match. Ammonito a metà ripresa, altro intervento che avrebbe potuto evitare.
Partita attenta, per larghi tratti è sulla sua schiena che regge la difesa crotonese, poi però si distrae su Benassi in occasione del gol che riapre il match. Ammonito a metà ripresa, altro intervento che avrebbe potuto evitare.
Gioca più sull'anticipo che sull'uomo in marcatura fissa, anche per la particolare disposizione dell'attacco viola, forse un po' frettoloso in alcune situazioni, ma preziosissimo sul gioco aereo.
Gioca più sull'anticipo che sull'uomo in marcatura fissa, anche per la particolare disposizione dell'attacco viola, forse un po' frettoloso in alcune situazioni, ma preziosissimo sul gioco aereo.
Più preoccupato a difendere anziché spingere, va un po' in difficoltà quando dalle sue parti si allarga Chiesa, ma in definitiva regge l'urto bene seppur con affanno.
Il Crotone può salvarsi giocando di potenza, di nervi, di testa, lui ogni tanto lo dimentica e preferisce battersi in punta di fioretto: non è il contesto giusto per un gioco del genere, ed alla lunga se ne accorge anche Nicola che a metà ripresa lo toglie dal campo.
Il Crotone può salvarsi giocando di potenza, di nervi, di testa, lui ogni tanto lo dimentica e preferisce battersi in punta di fioretto: non è il contesto giusto per un gioco del genere, ed alla lunga se ne accorge anche Nicola che a metà ripresa lo toglie dal campo.
E' una presenza costante nel centrocampo crotonese, dà sempre un'alternativa di gioco ai propri compagni che lo cercano con costanza, anche se non sempre è veloce e preciso. Pericoloso su punizione.
E' una presenza costante nel centrocampo crotonese, dà sempre un'alternativa di gioco ai propri compagni che lo cercano con costanza, anche se non sempre è veloce e preciso. Pericoloso su punizione.
Lotta sempre e comunque su ogni pallone, così facendo risulta prezioso per l'ordine della squadra, ma perde in qualità sciupando un paio di occasioni potenzialmente pericolose soprattutto in fase di rifinitura.
Lotta sempre e comunque su ogni pallone, così facendo risulta prezioso per l'ordine della squadra, ma perde in qualità sciupando un paio di occasioni potenzialmente pericolose soprattutto in fase di rifinitura.
Lotta sempre e comunque su ogni pallone, così facendo risulta prezioso per l'ordine della squadra, ma perde in qualità sciupando un paio di occasioni potenzialmente pericolose soprattutto in fase di rifinitura.
Altra prova d'esperienza nonostante la giovane età: con Barberis forma una coppia che si alterna nel dettare i tempi della squadra, potrebbe dare più qualità all'attacco, ma è una diga in mezzo al campo sporcando spesso le linee di passaggio viola.
Altra prova d'esperienza nonostante la giovane età: con Barberis forma una coppia che si alterna nel dettare i tempi della squadra, potrebbe dare più qualità all'attacco, ma è una diga in mezzo al campo sporcando spesso le linee di passaggio viola.
Altra prova d'esperienza nonostante la giovane età: con Barberis forma una coppia che si alterna nel dettare i tempi della squadra, potrebbe dare più qualità all'attacco, ma è una diga in mezzo al campo sporcando spesso le linee di passaggio viola.
Entra in campo per riequilibrare una squadra che stava tendendo a sfaldarsi, partecipa alla ricomposizione del reparto di mezzo, non riesce però mai a trovare lo spunto offensivo utile a chiudere la partita.
Entra in campo per riequilibrare una squadra che stava tendendo a sfaldarsi, partecipa alla ricomposizione del reparto di mezzo, non riesce però mai a trovare lo spunto offensivo utile a chiudere la partita.
Qualche piccola sbavatura dal punto di vista qualitativo, ma i due gol sono sue invenzioni: bene con l'assist per Budimir, poi fa tutto da solo rubando palla ad Astori per poi battere Sportiello a tu per tu.
Potenza fisica utilissima a far salire la squadra e creare problemi alla difesa avversaria che infatti lo perde male in occasione del gol che sblocca la partita. Nella ripresa sfiora il raddoppio con una conclusione di testa poco alta sulla traversa.
Mette bene la squadra in campo con qualche scelta coraggiosa, la ricarica con le sostituzioni al punto giusto, tiene sempre alta l'attenzione dei suoi anche nel momento di maggior forcing dei viola.
Due gol subiti che non lo vedono mai responsabile: due tiri ravvicinati che non avrebbe mai potuto respingere. Qualche difficoltà nelle giocate di piede, ma in definitiva se la cava.
Non riesce a chiudere su Trotta in occasione del primo gol, e lì il Crotone scappa via. Si rifà parzialmente col cross da cui poi nasce il gol della Fiorentina, poi null'altro di positivo in fase offensiva.
Dovrebbe mettere lui in difficoltà gli avversari con i cross tagliati che stanno nelle sue corde, viene invece messo in difficoltà dal continuo pressing su di lui esercitato da Nalini soprattutto.
Dovrebbe mettere lui in difficoltà gli avversari con i cross tagliati che stanno nelle sue corde, viene invece messo in difficoltà dal continuo pressing su di lui esercitato da Nalini soprattutto.
Pomeriggio da incubo che si consuma in meno di quaranta minuti: lascia troppo spazio a Budimir sull'1-0, perde la palla che poi Trotta trasforma in 2-0, colleziona un cartellino giallo dopo aver tentato un improbabile pallonetto da ultimo uomo difensivo.
Più ordinato ed attento di Biraghi, cerca anche di spingersi in avanti nella fase finale del match, ma la densità della difesa crotonese non gli concede lo spazio di cui avrebbe bisogno per lasciare il segno.
Più ordinato ed attento di Biraghi, cerca anche di spingersi in avanti nella fase finale del match, ma la densità della difesa crotonese non gli concede lo spazio di cui avrebbe bisogno per lasciare il segno.
Non è responsabile sui due gol del Crotone, per il resto non deve strafare considerando che gli attacchi avversari non pungono particolarmente, ed allora prova a spingersi davanti ma senza successo.
Non riesce a dare ritmo alla squadra con continuità, migliora un po' col passare dei minuti, ma, con Astori, si dimentica di ridurre lo spazio a disposizione di Budimir in occasione del gol che sblocca il risultato.
Aggettivo che va bene sia per la fase di costruzione ma in senso negativo, che per il gol da attaccante d'esperienza: non riesce ad esprimersi con continuità lungo tutto l'arco del match, e per questo non riesce a conquistarsi un ulteriore mezzo voto.
Aggettivo che va bene sia per la fase di costruzione ma in senso negativo, che per il gol da attaccante d'esperienza: non riesce ad esprimersi con continuità lungo tutto l'arco del match, e per questo non riesce a conquistarsi un ulteriore mezzo voto.
E' il più pericoloso dei suoi e l'ultimo ad arrendersi alla sconfitta: da una sua giocata nasce il gol di Benassi, si becca un'ammonizione che comunque dà una scossa alla squadra, ed infine colpisce anche una traversa che avrebbe potuto regalare il pareggio alla Fiorentina.
Si accende ad intermittenza, ma soffre soprattutto il pomeriggio non perfetto di Badelj, suo compagno di reparto oggi. Ha il merito di orchestrare l'azione da cui nasce il gol dei suoi, poi non riesce più a cambiare ritmo.
Parte bene cercando di dare ritmo alla Fiorentina nel primo quarto d'ora di gioco, poi forse è mentalmente quello che soffre più l'uno-due dei padroni di casa. Sostituito a fine primo tempo, ma non era lui il problema in quei quarantacinque minuti di gioco.
Parte bene cercando di dare ritmo alla Fiorentina nel primo quarto d'ora di gioco, poi forse è mentalmente quello che soffre più l'uno-due dei padroni di casa. Sostituito a fine primo tempo, ma non era lui il problema in quei quarantacinque minuti di gioco.
Entra in campo ad inizio ripresa per tentare di dare la scossa giusta alla squadra, è più fumo che arrosto: non riesce praticamente mai ad innescare i compagni d'attacco, né riesce a trovare la giocata personale decisiva.
Entra in campo ad inizio ripresa per tentare di dare la scossa giusta alla squadra, è più fumo che arrosto: non riesce praticamente mai ad innescare i compagni d'attacco, né riesce a trovare la giocata personale decisiva.
Più impegnato a protestare o a lamentarsi coi compagni anziché ad impegnarsi nel tentare di creare problemi a Cordaz: non si ricorda neanche una conclusione pericolosa, da un centravanti come lui ci si aspetta sempre decisamente qualcosa di diverso da quanto visto oggi.