Negli archivi della partita solo una parata ma è quella che vale un gol, che permette alla Dea di mantenere il doppio vantaggio e all'albanese di guadagnare l'ennesima copertina.
Negli archivi della partita solo una parata ma è quella che vale un gol, che permette alla Dea di mantenere il doppio vantaggio e all'albanese di guadagnare l'ennesima copertina.
Negli archivi della partita solo una parata ma è quella che vale un gol, che permette alla Dea di mantenere il doppio vantaggio e all'albanese di guadagnare l'ennesima copertina.
Con lui in campo la Dea non sbaglia mai, ottimo lavoro in fascia sia in fase difensiva che offensiva. Se solo non si distraesse a tratti, sarebbe già da big, ammesso che l'Atalanta quest'anno non lo sia.
Con lui in campo la Dea non sbaglia mai, ottimo lavoro in fascia sia in fase difensiva che offensiva. Se solo non si distraesse a tratti, sarebbe già da big, ammesso che l'Atalanta quest'anno non lo sia.
Copertura e lancia precisi anche di sessanta metri. Dalle sue parti sono poche le incursioni ma quando chiamato in causa risponde sempre presente.
Lascia anzitempo il campo ma finché in gioco è troppo frettoloso e spesso inconcludente. In occasione dell'infortunio la sua migliore azione, con una percussione che gli vale il duro intervento di Rigoni.
Lascia anzitempo il campo ma finché in gioco è troppo frettoloso e spesso inconcludente. In occasione dell'infortunio la sua migliore azione, con una percussione che gli vale il duro intervento di Rigoni.
Entra in gran stile nel match, impossessandosi della fascia e garantendo la giusta copertura.
Classe '94, un nome da mettere nei taccuini di mezza Serie A. Nel primo tempo qualche imprecisione di troppo ma nel complesso tiene a bada Pavoletti come pochi in questa stagione.
Subentra dalla panchina garantendo la quantità e qualità richiesta.
È l'anima e la voce della Dea, è il suo punto di riferimento, il suo giocatore più rappresentativo, il suo talento e fuoriclasse e come tale osserva da maestro i compagni costruire la vittoria e sigla il gol nel momento di maggiore propria difficoltà.
È l'anima e la voce della Dea, è il suo punto di riferimento, il suo giocatore più rappresentativo, il suo talento e fuoriclasse e come tale osserva da maestro i compagni costruire la vittoria e sigla il gol nel momento di maggiore propria difficoltà.
Jasmin from ?rnomelj with love, osserva l'ultimo allenamento della Dea con la casacca delle riserve e scopre solo nella rifinitura di essere il prescelto. Mette ko il Genoa segnando in un quarto d'ora gli stessi gol di tutta la passata stagione.
Non sbaglia nulla, eclissato dai bonus dei compagni, svolge il suo in rigoroso silenzio amministrando con saggezza il reparto.
Come Zukanovic, entra a gara in corso impossessandosi della sua area di competenza con grande esperienza, a discapito dell'età per un ventitreenne.
Le alchimie tattiche del Gasp sono tra le più funzionali dell'intero torneo, così come il suo turn-over, sempre efficace e mai fine a sé stesso. È la sua squadra, a sua immagine e somiglianza e giunti fin qui, ogni ulteriore commento sarebbe superfluo.
La sua parata da copertina del match su Freuler lasciava presagire altro destino alla gara ma l'incertezza sul secondo gol di Kurtic e l'appagatezza dei compagni rovinano il pomeriggio dei liguri.
La sua parata da copertina del match su Freuler lasciava presagire altro destino alla gara ma l'incertezza sul secondo gol di Kurtic e l'appagatezza dei compagni rovinano il pomeriggio dei liguri.
Se la prende con tutti ma sbaglia anch'egli negli interventi pur essendo paradossalmente tra i meno peggio della retroguardia rossoblù.
Lento e impreciso, neppure i supporter genoani si scagliano troppo contro un giocatore con evidenti limiti tecnico-tattici. Negli errori personali, tuttavia, è quello che fa meno peggio.
Tra i migliori della stagione genoana quest'oggi è surclassato in ogni movenza.
Tra i migliori nel primo tempo, poi cala vistosamente nella ripresa.
Inizia bene, mette fine alla partita di Konko e conclude in notevole flessione.
Pessimo in avanti, evitabile dietro. La sua peggior prestazione che probabilmente lo terrà lontano per un bel po' dalla formazione titolare del Genoa.
Pessimo in avanti, evitabile dietro. La sua peggior prestazione che probabilmente lo terrà lontano per un bel po' dalla formazione titolare del Genoa.
Entra per dare un po' di brio e vi riesce pur senza esagerare.
Prova ad amministrare il reparto ma oggi con poca collaborazione da parte dei compagni.
Sbaglia un gol quasi fatto ma è l'unico che da brio a una manovra troppo impacciata.
Sbaglia un gol quasi fatto ma è l'unico che da brio a una manovra troppo impacciata.
La prova tecnica e di carattere offerta contro il Milan è subito cancellata dalla gara odierna. Non fa ancora della saggezza tattica la sua prerogativa, alternando buoni tecnicismi con scelte tattiche a tratti incomprensibili.