Non può fare più di tanto sulle reti del Milan, per il resto gestisce come può la situazione, senza sbavature.
- Kessie' rig 45’
- Castillejo 77’
- Ekdal 82’
Non può fare più di tanto sulle reti del Milan, per il resto gestisce come può la situazione, senza sbavature.
Da centrale molto bene, come quando mura il tiro a botta sicura di Rebic. Spostato sulla destra, mantiene il suo ottimo livello di rendimento. Prezioso per Ranieri.
Dà due scosse importanti al match, in un'area e nell'altra: prima chiama Donnarumma al miracolo, poi salva sulla linea un gol già fatto di Rebic. Piccola sbavatura in occasione del raddoppio rossonero, altrimenti sarebbe il migliore dei suoi.
La sua partita dura poco più di un quarto d'ora, quando si arrende a un problema muscolare per provare a chiudere un cross di Rebic.
Entra a freddo e riesce subito a mettersi bene al timone della difesa. Alcuni interventi gli varrebbero anche una sufficienza più larga, ma è forse troppo distante da Rebic in occasione del raddoppio.
Entra a freddo e riesce subito a mettersi bene al timone della difesa. Alcuni interventi gli varrebbero anche una sufficienza più larga, ma è forse troppo distante da Rebic in occasione del raddoppio.
Ottima davvero la sua partenza di gara, con Candreva che gli regala una grande fiducia nei propri mezzi. Poi Calabria sale di tono e lui va quasi in tilt lì dietro. Ranieri lo vede stremato, capta che è l'anello debole della difesa e lo richiama in panchina.
Ottima davvero la sua partenza di gara, con Candreva che gli regala una grande fiducia nei propri mezzi. Poi Calabria sale di tono e lui va quasi in tilt lì dietro. Ranieri lo vede stremato, capta che è l'anello debole della difesa e lo richiama in panchina.
Ranieri lo sballottola qua e là per il campo e lui comunque ci mette sempre il massimo impegno. Qualche attimo di nervosismo evitabile, ma alla fine i compagni quando il pallone scotta non esitano a servirlo.
Ranieri lo sballottola qua e là per il campo e lui comunque ci mette sempre il massimo impegno. Qualche attimo di nervosismo evitabile, ma alla fine i compagni quando il pallone scotta non esitano a servirlo.
Parte anche discretamente bene tenendo botta nel duello con Theo Hernandez, ma poi crolla quando il 19 alza i giri del motore. Procura il rigore per i rossoneri, viene ammonito poco dopo e poi resta negli spogliatoi.
Parte anche discretamente bene tenendo botta nel duello con Theo Hernandez, ma poi crolla quando il 19 alza i giri del motore. Procura il rigore per i rossoneri, viene ammonito poco dopo e poi resta negli spogliatoi.
Da grande professionista accetta la panchina e si fa trovare prontissimo all'uso. Riprende le chiavi dal centrocampo da Adrien Silva, gestisce i ritmi e, non contento, torna al gol in Serie A dopo 5 anni. Purtroppo per lui un gol tanto bello quanto inutile.
E' anche elegante quando c'è da fare un disimpegno ma la sua partita corre sul filo del rischio dei troppi falli che commette, come quando stende Calabria e va vicino al secondo giallo. Ranieri lo tiene fuori per sicurezza all'intervallo.
E' anche elegante quando c'è da fare un disimpegno ma la sua partita corre sul filo del rischio dei troppi falli che commette, come quando stende Calabria e va vicino al secondo giallo. Ranieri lo tiene fuori per sicurezza all'intervallo.
E' anche elegante quando c'è da fare un disimpegno ma la sua partita corre sul filo del rischio dei troppi falli che commette, come quando stende Calabria e va vicino al secondo giallo. Ranieri lo tiene fuori per sicurezza all'intervallo.
Se Candreva è il fioretto, lui è la clava che cerca di abbattere il solido muro rossonero. Non ci riesce ma è sempre molto presente, anche se sempre troppo falloso, a tratti manesco. Importante per Ranieri, anche se potrebbe far meglio sul colpo di testa su cross di Candreva.
Filiforme ed elegante, ma anche tremendamente concreto. Tocca il pallone sempre con arguzia e serve a Ekdal l'assist per il gol. Decisamente meglio del predecessore Jankto nella serata di Marassi.
Non è al meglio, e lo si vede quando prova a sprintare verso la porta, trovandosi però costretto a cercare il tiro da 30 metri per non essere rimontato. Si batte con dedizione ma combina poco. Esce per un fastidio muscolare.
Ranieri lo sceglie a sorpresa al posto di Ramirez per sostituire l'acciaccato Gabbiadini, ma non riesce a lasciare il segno praticamente mai. Generoso e poco altro.
Ingabbiato, e non per fare il gioco di parole con Gabbia. Anche perché contro il numero 46 riesce quasi sempre ad avere la meglio nei duelli diretti. Buone le sponde, ma è troppo poco presente in area.
Ingabbiato, e non per fare il gioco di parole con Gabbia. Anche perché contro il numero 46 riesce quasi sempre ad avere la meglio nei duelli diretti. Buone le sponde, ma è troppo poco presente in area.
Buona preprazione della gara, e come a Torino anche ottime sostituzioni a fine primo tempo. La Samp tiene testa al Milan, ma alla fine torna a casa con le tasche vuote.
Buona preprazione della gara, e come a Torino anche ottime sostituzioni a fine primo tempo. La Samp tiene testa al Milan, ma alla fine torna a casa con le tasche vuote.
Tonelli lo chiama in causa subito e lui risponde da campione assoluto. Bene nelle uscite alte, prova a ricacciare fuori anche il tiro di Ekdal, ma non ci riesce e capitola, per sua fortuna senza esiti negativi.
Tonelli lo chiama in causa subito e lui risponde da campione assoluto. Bene nelle uscite alte, prova a ricacciare fuori anche il tiro di Ekdal, ma non ci riesce e capitola, per sua fortuna senza esiti negativi.
Parte timido, con la Samp che arremba sulla sua fascia, ma poi prende le misure ai dirimpettai e torna il terzino che spinge e che piace tanto a Pioli. Festeggia i 24 anni con una buona prova e tre punti pesanti.
Lì dietro è una certezza e una garanzia. Sempre ottimo nei duelli aerei e nel posizionamento in area di rigore. La Samp si presenta saltuariamente in area ma lui è sempre pronto.
Lì dietro è una certezza e una garanzia. Sempre ottimo nei duelli aerei e nel posizionamento in area di rigore. La Samp si presenta saltuariamente in area ma lui è sempre pronto.
Forse meno sgroppate del solito, ma la sua presenza nella partita si tocca con mano. E' fantastica la sciabolata che manda in porta Rebic (con Tonelli che salva sulla linea) ed è determinante la sua proiezione in area che porta al rigore del vantaggio dei suoi.
Forse meno sgroppate del solito, ma la sua presenza nella partita si tocca con mano. E' fantastica la sciabolata che manda in porta Rebic (con Tonelli che salva sulla linea) ed è determinante la sua proiezione in area che porta al rigore del vantaggio dei suoi.
E' oggettivamente il meno sicuro della retroguardia rossonera, con Quagliarella che gli dà qualche grattacapo. Nel complesso la risposta all'assenza di Kjaer per infortunio è buona, ed è una bella notizia per Pioli nel prossimo futuro di tanti impegni ravvicinati.
Parte subito con un giallo preso in maniera goffa, ma non si fa per nulla condizionare. Gestisce i ritmi e le geometrie di gioco; si presenta dal dischetto a fine primo tempo e torna subito in positivo nella media rigori segnati, tanto per farla vedere a Ibrahimovic quando tornerà.
Parte subito con un giallo preso in maniera goffa, ma non si fa per nulla condizionare. Gestisce i ritmi e le geometrie di gioco; si presenta dal dischetto a fine primo tempo e torna subito in positivo nella media rigori segnati, tanto per farla vedere a Ibrahimovic quando tornerà.
Non illumina come sa, o come potrebbe, ma il peso specifico nel gioco del Milan è evidente. Davanti potrebbe fare di più ma spesso risulta prezioso nella propria area in fase di copertura. Va ancora a caccia del primo gol in campionato.
Ci mette 8 secondi di numero a fare gol, quando sarebbe bastato anche meno per fare meglio di Saelemaekers. E' l'uomo del destino per i rossoneri, che ottengono grazie al suo guizzo l'ottava vittoria in 10 partite in questo campionato.
Ci mette 8 secondi di numero a fare gol, quando sarebbe bastato anche meno per fare meglio di Saelemaekers. E' l'uomo del destino per i rossoneri, che ottengono grazie al suo guizzo l'ottava vittoria in 10 partite in questo campionato.
E' un 2000 ma non è che si noti tantissimo durante la partita. La sua partenza non è proprio convincente, ma poi piano piano sale in cattedra, sfiorando il primo gol rossonero e convincendo alla distanza. Insomma, Bennacer può anche riposare quando serve.
Dal manuale "come sprecare una buona occasione". Nonostante il buon momento di Hauge, Pioli gli dà fiducia e lui la tradisce con una prestazione al limite dell'irritante. E quindi nel secondo tempo spazio al norvegese.
Corre, anche tanto, ma male, senza costrutto e senza mai pungere realmente. Ha qualche occasione, ma la cestina puntualmente, oltre a essere estremamente impreciso negli appoggi. Insomma, fumo quanto ne volete, arrosto non pervenuto.
Poco cattivo in più di qualche occasione, con almeno due gol clamorosi falliti. Meglio quando deve servire i compagni, e infatti l'assist per Castillejo lo salva da un'insufficienza.
Poco cattivo in più di qualche occasione, con almeno due gol clamorosi falliti. Meglio quando deve servire i compagni, e infatti l'assist per Castillejo lo salva da un'insufficienza.
Come l'altro scandinavo Ekdal, accetta serenamente una panchina che forse non meritava dopo la doppietta di Europa League. Entra nel secondo tempo e cambia il volto dell'attacco rossonero con giocate sempre veloci, tra cui quella che dà il via al raddoppio del Milan.
Dopo il Covid torna in panchina e subito si fa sentire e notare. Azzecca il cambio della vittoria, e la corsa per esultare insieme a Castillejo racconta più di mille parole il momento magico del tecnico e della sua squadra.