Nel primo tempo Boateng lo spaventa due volte, ma non ha modo di intervenire. Per il resto sembrerebbe trascorre una serata tranquilla, invece prima il colpo di testa (imparabile) con il quale Castrovilli realizza il gol del pareggio, poi il piatto da dentro l'area di Milenkovic gli rovinano la festa. Si supera con due parate su Chiesa e Milenkovic.
Dal suo lato agisce Sottil, che non è in grande serata. Quando c'è bisogno, non ha problemi a ricorrere alle maniere forti; tiene botta sulla sinistra, senza strafare: partita solida, ma priva di picchi positivi, per questo merita appena la sufficienza.
Dal suo lato agisce Sottil, che non è in grande serata. Quando c'è bisogno, non ha problemi a ricorrere alle maniere forti; tiene botta sulla sinistra, senza strafare: partita solida, ma priva di picchi positivi, per questo merita appena la sufficienza.
Dopo un primo tempo sostanzialmente tranquillo, frana nella ripresa. Totalmente fuori posizione sul gol di Castrovilli, si disinteressa dell'avversario e lascia troppo spazio tra sé e Toljan. Nel finale non ne azzecca più una.
Dal punto di vista difensivo è ineccepibile, anche se nel finale sbanda come il resto dei compagni. È in avanti che commette un errore imperdonabile: al 90' infatti, a due passi dalla porta, si divora un gol pazzesco, che sarebbe valso il pareggio per i neroverdi. Non è il suo mestiere, ma non è pensabile mancare una simile occasione.
Dal punto di vista difensivo è ineccepibile, anche se nel finale sbanda come il resto dei compagni. È in avanti che commette un errore imperdonabile: al 90' infatti, a due passi dalla porta, si divora un gol pazzesco, che sarebbe valso il pareggio per i neroverdi. Non è il suo mestiere, ma non è pensabile mancare una simile occasione.
Disputa una discreta partita, soprattutto nella fase difensiva, fino al gol dell'1-1: in palese ritardo su Castrovilli, prova a saltare con il centrocampista ma non riesce ad arrivare sul pallone. Da quel momento non si riprende più.
Il solito combattente in mezzo al campo, è il perno del centrocampo di De Zerbi. Si sistema davanti alla difesa, recupera e smista palloni, battaglia con i centrocampisti viola. Dopo un discreto primo tempo, cala nella ripresa, non riuscendo più a disinnescare il possesso palla della Fiorentina.
De Zerbi lo schiera da mezz'ala, ma il serbo tradisce la fiducia del suo allenatore. Troppo lezioso, perde una quantità eccessiva di palloni; si impegna nella fase difensiva, ma nella ripresa il tecnico preferisce inserire un giocatore più muscolare come Obiang.
De Zerbi lo schiera da mezz'ala, ma il serbo tradisce la fiducia del suo allenatore. Troppo lezioso, perde una quantità eccessiva di palloni; si impegna nella fase difensiva, ma nella ripresa il tecnico preferisce inserire un giocatore più muscolare come Obiang.
Rileva Djuricic, ricorre troppo spesso al gioco scorretto per provare a fermare una Fiorentina cresciuta nel palleggio. Male sul gol del 2-1: è lui a perdersi Milenkovic, permettendo al difensore di battere indisturbato a rete.
Parte bene, mettendo in difficoltà Venuti e spingendo con continuità sulla fascia. Si spegne presto: nella ripresa perde troppi palloni, non riuscendo mai a essere concreto. Ci prova da calcio da fermo, ma trova sulla sua strada la testa di Pulgar.
Entra al posto di Caputo, prova a dialogare maggiormente con i compagni, riuscendoci solo in parte. Fa meglio del compagno, anche se entra nel momento peggiore del Sassuolo; infatti i neroverdi non riescono a creare veri pericoli dalle parti di Dragowski.
Non tira mai in porta. Basterebbe questo semplice dato per far capire le difficoltà dell'ex attaccante dell'Empoli. Nel primo tempo cicca una conclusione, si muove tanto ma non viene mai servito dai compagni; nella ripresa appare totalmente fuori dal gioco, fino all'inevitabile sostituzione.
Per un'ora fa letteralmente impazzire la difesa della Fiorentina. Con le sue serpentine fa venire il mal di testa a Sottil, costringe all'ammonizione Pezzella e, non ultimo, trova uno splendido gol con un gran destro a giro. Parte bene anche nella ripresa, sembra calare, ma al 90' ha ancora la forza per regalare un cioccolatino a Marlon, incredibilmente sprecato dal difensore.
Dopo aver chiuso in vantaggio la prima frazione, la sua squadra crolla nella ripresa in modo preoccupante. Il Sassuolo sembrava avere in mano la situazione, invece ha mostrato cali di tensione che hanno di fatto regalato i 3 punti alla Fiorentina. In questo le responsabilità dell'allenatore sono evidenti.
Poco da segnalare nella sua partita. Il tiro di Boga è imparabile, il portiere polacco non può nulla; per il resto è attento quando serve, soprattutto in uscita. Regala qualche brivido quando ha il pallone tra i piedi, ma se la cava.
Una partita dai due volti. Soffre terribilmente contro Boga, che infatti lo semina senza problemi in occasione del gol dell'1-0. Cresce nella ripresa, con qualche chiusura puntuale, per poi segnare il gol decisivo per la vittoria della Fiorentina, confermandosi uno dei difensori goleador del campionato.
Inizio timido, soffre la vivacità iniziale di Berardi; riesce a prendergli le misure, crescendo gradualmente con il passare dei minuti. Confeziona l'assist per Castrovilli, sfruttando la libertà concessagli sulla destra: il cross è perfetto.
Parte subito bene, con un cross sul quale si avventa Boateng, che colpisce il palo. Poi però cala e nonostante qualche buono sprazzo non convince; in particolare soffre quando è chiamato a difendere, mentre quando può sganciarsi sulla sinistra dà il meglio di sé. Fatto che accade raramente.
Nella prima frazione deve rimediare alle difficoltà dei suoi compagni di reparto e lo fa con tranquillità ed esperienza. Costretto alle maniere forti contro Boga, si fa ammonire. Nella ripresa la Fiorentina controlla meglio il pallone e anche l'argentino può respirare.
Torna titolare, ma il suo apporto è deludente. Mai in partita, sbaglia troppi palloni, regalando al Sassuolo la possibilità di gestire la gara nel primo tempo; tante imprecisioni, non riesce a trovare il ritmo e la posizione, diventando l'anello debole della mediana viola.
Ritorna al suo amato ruolo da regista in contumacia Badelj. Male nel raddoppio di marcatura su Boga, rischia di combinare una frittata poco dopo il gol, regalando agli avversari un pallone per un contropiede potenzialmente letale. Meno preciso del solito, ma sempre pericoloso quando c'è da battere un calcio piazzato. Questo però non basta per ottenere una sufficienza.
Non la sua prestazione migliore, ma entra nell'episodio decisivo del match: è suo il recupero palla e il passaggio per Castrovilli, che serve Milenkovic per il gol della vittoria. Impegna Consigli nel finale, dopo una partita che per lunghi tratti lo vede fuori dal gioco: senza Ribery ha meno possibilità di incidere.
Rileva Sottil e la situazione migliora notevolmente per la Fiorentina. Non che faccia qualcosa di trascendentale, ma tiene meglio la posizione, sfrutta il calo del Sassuolo e tiene impegnata la difesa neroverde. È quanto basta alla sua squadra.
Nettamente il migliore in campo. Anche quando la Fiorentina soffre il gioco dei padroni di casa, il centrocampista appare come un punto di riferimento per i compagni: difende, riparte, si fa trovare sempre nel posto giusto. Sfrutta al meglio l'assist di Venuti per il pareggio, poi regala a Milenkovic la palla che vale l'1-2: partita sontuosa.
Dopo appena 3' avrebbe la palla giusta per sbloccare la gara, ma il suo tocco finisce sul palo. Poco dopo lascia partire un tiro-cross che danza pericolosamente sulla linea di porta; sono gli unici acuti di una partita senza guizzi, che lo vede spegnersi con il passare del tempo. Nel finale è sostituito da Vlahovic.
Schierato sulla fascia destra, è preoccupato dall'intraprendenza di Boga e così tende a rimanere troppo schiacciato sulla difesa. Il problema è che non riesce minimamente a contenere l'ivoriano, che gli scappa via da tutte le parti; in avanti, a parte un bel pallone per Boateng, si fa notare per un paio di cross sballati.
Rileva Boateng, il suo contributo è prezioso per la Fiorentina: tiene impegnata la difesa del Sassuolo, protegge il pallone, fa salire la squadra. Tutto quello che un vero centravanti - e lui è l'unico che i viola utilizzano - deve fare.
Rileva Boateng, il suo contributo è prezioso per la Fiorentina: tiene impegnata la difesa del Sassuolo, protegge il pallone, fa salire la squadra. Tutto quello che un vero centravanti - e lui è l'unico che i viola utilizzano - deve fare.
La partita si era messa male, la Fiorentina la ribalta nel secondo tempo; pur con tante assenze e con un turnover massiccio, i viola riescono ad avere la meglio del Sassuolo, anche grazie ai cambi del suo allenatore, bravo a crederci fino in fondo.
