Prima presenza in questa Serie A, debutto con due reti subite da fuori su cui non può niente . Scuola Inter, classe '88, sostituisce Joronen ma l'Inter non lo impegna in alcun altro modo e non può mettersi in mostra.
- Martinez L. 23’
- Lukaku 63’
- Skriniar aut 76’
Pochi affanni dietro per l'esperto centrale del Brescia, che esce al 68' dopo una grande chiusura sull'asse Candreva-Lukaku. Al suo posto Martella.
Approfitta della giornata no di Asamoah e riesce a spingere con decisione e a portare pericoli in area nerazzurra, soprattutto nel secondo tempo. Un paio di discese che mettono i brividi alla squadra di Conte.
Entra al 68' al posto di Gastaldello e tiene bene la posizione nel terzetto difensivo seppure con caratteristiche più offensive con il Brescia alla ricerca del pareggio.
Ha il compito complicato di contenere Candreva ed è spesso in difficoltà, peggio ancora quando dalle sue parti deve fare i conti anche con Lukaku.
Sfortunato sul tiro di Lautaro Martinez che si insacca in rete dopo una sua deviazione, il difensore classe '97 si difendere per il resto con i denti e non sfigura.
Scuola Brescia classe '98 al debutto in questo campionato: il giovane non demerita, buona personalità anche se contenere Lukaku è compito molto duro e nell'occasione della rete subita si vede.
Scuola Brescia classe '98 al debutto in questo campionato: il giovane non demerita, buona personalità anche se contenere Lukaku è compito molto duro e nell'occasione della rete subita si vede.
Corsa e dinamicità più nella prima frazione, peccato perché il miglior Romulo avrebbe fatto comodo anche nella ripresa con un Brescia decisamente più pimpante.
Corsa e dinamicità più nella prima frazione, peccato perché il miglior Romulo avrebbe fatto comodo anche nella ripresa con un Brescia decisamente più pimpante.
Insieme a Sabelli è quello che ha il passo e la gambe per mettere in apprensione la difesa nerazzurra: si vede nell'occasione del gol quando propizia l'autogol di Skriniar. Ottimo dinamismo.
Entra al 75' al posto di Mangraviti per dare più sostanza all'assetto delle rondinelle che cercando di rifarsi sotto. Pochi minuti in campo, tanta voglia di fare che si vede quando ha l'occasione di toccare palla.
Un avvio al rallentatore per il talento classe 2000, distratto e impreciso. Con il passare del minuti riscatta la sua prova e torna a far vedere le sue qualità con qualche giocata di grande personalità dopo aver trovato il primo gol in Serie A nell'ultimo turno.
Un avvio al rallentatore per il talento classe 2000, distratto e impreciso. Con il passare del minuti riscatta la sua prova e torna a far vedere le sue qualità con qualche giocata di grande personalità dopo aver trovato il primo gol in Serie A nell'ultimo turno.
L'ex della partita e uomo più atteso tra le fila del Brescia è ben controllato dai centrali interisti nella prima frazione. Nella ripresa riesce ad uscire dalla morsa e ci prova con un bel tiro da fuori ma Handanovic gli dice di no. Poi SuperMario fallisce l'occasione ghiotta per entrare tra i marcatori sugli sviluppi di corner e nel finale non riesce più ad incidere.
Poche occasioni nel primo tempo, è più grintoso e voglioso nella seconda frazione quando riesce ad impegnare Handanovic con un tiro da terra e dimostra una buona intesa con Bisoli. Troppo poco per riacciuffare l'Inter che nonostante la sofferenza porta a casa i tre punti.
Poche occasioni nel primo tempo, è più grintoso e voglioso nella seconda frazione quando riesce ad impegnare Handanovic con un tiro da terra e dimostra una buona intesa con Bisoli. Troppo poco per riacciuffare l'Inter che nonostante la sofferenza porta a casa i tre punti.
Un'altra sconfitta per il suo Brescia ma nella ripresa entra in campo una squadra vogliosa che mette in difficoltà l'Inter dopo un primo tempo meno avvincente: si può ripartire da qui.
Disoccupato nel primo tempo, nella ripresa risponde presente quando è chiamato in causa dal tiro dalla distanza di Balotelli. Attento poi ancora su Donnarumma e Balotelli, dimostra tutta la sua affidabilità.
Partita complicata per l'esterno ghanese che si vede pochissimo in fase di spinta, tocca pochi palloni e non regge il ritmo degli avversari sulla corsia: Bisoli e Sabelli ne approfittano. L'Inter preferisce atttaccare dalla parte di Candreva.
Svetta con sicurezza dal centro dalla difesa, qualche patema in più per l'olandese nella ripresa quando il Brescia spinge alla ricerca del pareggio: Bisoli riesce ad avere la meglio.
Lo slovacco è autorevole nel primo tempo, meno nella ripresa quando inizia a soffrire: il Brescia spinge sulla destra con Sabelli, lui è costretto ad uscire e a commettere fallo, ammonito. Poco attento in marcatura su Balotelli, è poi sfortunato sull'autogol.
Non è una giornata facile, Balotelli e Donnarumma sanno essere avversari ostici, contenerli non è sempre facile, ma l'uruguaiano fa valere la sua esperienza e respinge, riesce a chiudere la gara senza grandi affanni.
Più libero di agire nella prima frazione riesce velocemente ad innescare gli uomini del reparto avanzato nerazzurro, nella ripresa è meno continuo ma sa comunque rapidamente tornare in cattedra.
Non fa mancare la corsa sulla corsia, tanta generosità ma è poco lucido nell'ultima scelta e non riesce a finalizzare.
Cerca di darsi da fare in mezzo al campo in entrambi le fasi, ma l'intensità e la concretezza non sono quelle dei giorni migliori.
Cerca di darsi da fare in mezzo al campo in entrambi le fasi, ma l'intensità e la concretezza non sono quelle dei giorni migliori.
Suo il cross per l'occasione di testa di Lukaku in avvio di gara, anche lui inizia ad accusare un po' la stanchezza, ma non molla e continua ad essere prezioso nelle due fasi.
Suo il cross per l'occasione di testa di Lukaku in avvio di gara, anche lui inizia ad accusare un po' la stanchezza, ma non molla e continua ad essere prezioso nelle due fasi.
Solito lavoro di sponda e poco altro prima di togliere le castagne dal fuoco per i suoi. Nel momento migliore del Brescia, si carica l'Inter sulle spalle con un gran tiro da fuori che porta i suoi sul 2-0. Rete pesantissima che regala il primato alla squadra di Conte.
Ha il merito di non demordere mai: porta i suoi in vantaggio provandoci da fuori e trovando la deviazione fortunosa di Cistana, si impegna poi per tenere palla davanti e provare a creare nuovi pericoli. Non gli riesce più granché, ma ci pensa Lukaku e va bene così.
Ha il merito di non demordere mai: porta i suoi in vantaggio provandoci da fuori e trovando la deviazione fortunosa di Cistana, si impegna poi per tenere palla davanti e provare a creare nuovi pericoli. Non gli riesce più granché, ma ci pensa Lukaku e va bene così.
L'Inter non può cambiare visto la coperta corta, ma riesce a cogliere tre punti fondamentali. Tanta sofferenza, ma il primato momentaneo fa decisamente piacere.