Si schianta su di lui l'uragano Ronaldo e può farci poco. Quando a rete concludono gli umani, però, è reattivissimo: di posizione su Alex Sandro e di agilità su Pjanic. Sorpasso ormai definitivo a Terracciano.
Si schianta su di lui l'uragano Ronaldo e può farci poco. Quando a rete concludono gli umani, però, è reattivissimo: di posizione su Alex Sandro e di agilità su Pjanic. Sorpasso ormai definitivo a Terracciano.
Sempre attento nelle chiusure, disinnesca Ronaldo e s'infortuna. Anche con la caviglia malconcia, resta in campo e prova a candidarsi per l'accademia della difesa descritta da Mourinho.
Per larghi tratti sembra tornato quello dei tempi del Milan. Disarmante superiorità nel duello con De Sciglio. Esce per un lieve affaticamento muscolare.
Spesso dalle sue parti gravita Ronaldo, ma l'esperto difensore regge sempre bene. Pulito sui duelli aerei e leggermente sofferente sui fraseggi stretti.
Alterna delle cose buone ad altre rivedibili, ma nel complesso non sfigura nel duello con Alex Sandro, dimostrando buona personalità. Da migliorare invece i cross, spesso sprecati.
Con la palla al piede sa cosa fare. Nei tre di centrocampo è quello che garantisce equilibrio tra le due fasi. Gli manca solo lo spunto nell'ultima giocata.
Entra per l'assalto finale, ma si fa tradire dal nervosismo. Non trova mai la giocata semplice e si fa anche ammonire. Un passo indietro rispetto a Frosinone.
Entra per l'assalto finale, ma si fa tradire dal nervosismo. Non trova mai la giocata semplice e si fa anche ammonire. Un passo indietro rispetto a Frosinone.
E' una forza della natura. L'aria di derby lo stimola e gli fa giocare una partita super. Spettacolare il suo break che porta al vantaggio di Caputo. Poi tantissima altra legna, purtroppo vana per i suoi.
Fino al minuto del rigore, è per distacco il migliore in campo. Personalità, testa alta, costruzione, interdizione, mancino illuminante, forza. C'è tutto nel numero 10 dell'Empoli. Ma il suo voto crolla inevitabilmente, perché viene tradito dalla troppa sicurezza nei propri mezzi. L'errore sul rigore è da penna rossa e blu messa insieme.
Fino al minuto del rigore, è per distacco il migliore in campo. Personalità, testa alta, costruzione, interdizione, mancino illuminante, forza. C'è tutto nel numero 10 dell'Empoli. Ma il suo voto crolla inevitabilmente, perché viene tradito dalla troppa sicurezza nei propri mezzi. L'errore sul rigore è da penna rossa e blu messa insieme.
Forse avere Ronaldo davanti blocca la sua spavalderia. Ha la giocata nei piedi, ma non la effettua praticamente mai con i tempi giusti. Anche in fase difensiva è troppo impreciso.
Forse avere Ronaldo davanti blocca la sua spavalderia. Ha la giocata nei piedi, ma non la effettua praticamente mai con i tempi giusti. Anche in fase difensiva è troppo impreciso.
Si sbatte su tutto il fronte e si fa trovare prontissimo al momento giusto per il gol che fa sognare l'Empoli. Si riscatta dalla partita contro la Roma. Le speranze della salvezza dell'Empoli passano dai suoi gol.
Si sbatte su tutto il fronte e si fa trovare prontissimo al momento giusto per il gol che fa sognare l'Empoli. Si riscatta dalla partita contro la Roma. Le speranze della salvezza dell'Empoli passano dai suoi gol.
Non digerirà il rigore e l'errore di Bennacer, ma porta a casa l'ennesima dose di grandi complimenti per come gioca il suo Empoli. Bravo, anche se la classifica piange.
Non digerirà il rigore e l'errore di Bennacer, ma porta a casa l'ennesima dose di grandi complimenti per come gioca il suo Empoli. Bravo, anche se la classifica piange.
Mourinho lo ha incoronato e lui ha sfoggiato un'altra buona prestazione. Davanti non c'è Lukaku, ma l'attenzione non cala. Utile nel finale con un paio di chiusure che sigillano il risultato finale.
L'ex di turno viene chiamato in causa all'ultimo per il problema occorso a Chiellini nel riscaldamento. Sfortunato sul rimpallo dell'1-0, poi si riscatta con qualche buona giocata difensiva.
L'ex di turno viene chiamato in causa all'ultimo per il problema occorso a Chiellini nel riscaldamento. Sfortunato sul rimpallo dell'1-0, poi si riscatta con qualche buona giocata difensiva.
Perde il duello tutto milanista con Antonelli, facendo inevitabilmente rimpiangere Cancelo. Timido e insicuro in avanti, perde quasi sempre il tempo della giocata giusta.
Parte con una grinta mostruosa, poi la sverniciata di Acquah lo demoralizza. Nella ripresa di nuovo apre alla grande sfiorando il gol, ma poi torna nell'ordinario. Nel complesso sufficiente.
Parte con una grinta mostruosa, poi la sverniciata di Acquah lo demoralizza. Nella ripresa di nuovo apre alla grande sfiorando il gol, ma poi torna nell'ordinario. Nel complesso sufficiente.
Viene rilanciato al posto di Cuadrado, ma dopo 66 minuti Allegri è costretto a ripensare alla sua decisione. L'ex Viola è abulico e costantemente fuori dall'azione. Troppe palle perse e mal gestite. Serata da dimenticare.
Metronomo della squadra, smista sempre bene il gioco anche quando la Vecchia Signora è in particolare difficoltà. Provedel gli nega la gioia del gol che sembrava fatto.
Metronomo della squadra, smista sempre bene il gioco anche quando la Vecchia Signora è in particolare difficoltà. Provedel gli nega la gioia del gol che sembrava fatto.
La sua corsa è un pericolo potenziale per Pasqual, anche concreto. Ma è proprio la concretezza che gli manca per chiudere definitivamente la partita: troppo altruista nel cercare di regalare la tripletta a Ronaldo.
La sua corsa è un pericolo potenziale per Pasqual, anche concreto. Ma è proprio la concretezza che gli manca per chiudere definitivamente la partita: troppo altruista nel cercare di regalare la tripletta a Ronaldo.
Le tante partite consecutive a cui evidentemente non è ancora abituato lo frastornano, e il centrocampo dell'Empoli lo pressa spesso portandolo a una sequenza importante di errori. Cresce nel finale.
Anche lui come Alex Sandro ogni tanto soffre la fisicità di Acquah, ma è determinante nella vittoria finale con l'assist a Ronaldo e con la lucidità che mette nelle giocate delicate.
Anche lui come Alex Sandro ogni tanto soffre la fisicità di Acquah, ma è determinante nella vittoria finale con l'assist a Ronaldo e con la lucidità che mette nelle giocate delicate.
Per lunghi, forse troppi, tratti, caracolla per il campo facendo infuriare Allegri. Forse soffre il carisma di Ronaldo, anche se non è un'attenuante. Però, nonostante questo, risulta decisivo con le giocate determinanti. Prima si guadagna con astuzia il rigore dell'1-1, poi recupera la sfera che CR7 trasforma in 3 punti.
Per lunghi, forse troppi, tratti, caracolla per il campo facendo infuriare Allegri. Forse soffre il carisma di Ronaldo, anche se non è un'attenuante. Però, nonostante questo, risulta decisivo con le giocate determinanti. Prima si guadagna con astuzia il rigore dell'1-1, poi recupera la sfera che CR7 trasforma in 3 punti.
La Juve gioca maluccio, e lui praticamente la vince da solo. Sul rigore spazza via i brutti ricordi legati all'Iran al Mondiale, e poi spara un missile all'incrocio imparabile per tutti. La Juventus ha il suo leader e lui risponde sempre presente.
