Prende quattro gol da unico assolto della truppa difensiva, e l'unica parata degna di nota arriva oltre l'ottantesimo sul neo entrato André Silva. L'esultanza di Suso lo fa arrabbiare come Hulk: serataccia, ma non per colpa sua.
Prende quattro gol da unico assolto della truppa difensiva, e l'unica parata degna di nota arriva oltre l'ottantesimo sul neo entrato André Silva. L'esultanza di Suso lo fa arrabbiare come Hulk: serataccia, ma non per colpa sua.
Prende quattro gol da unico assolto della truppa difensiva, e l'unica parata degna di nota arriva oltre l'ottantesimo sul neo entrato André Silva. L'esultanza di Suso lo fa arrabbiare come Hulk: serataccia, ma non per colpa sua.
Crea parecchie occasioni per i suoi attaccanti con coraggiose discese, peccato però non giochi ala destra, ma terzino: rovina tutto "svarionando" sul gol del 3-0 ospite e tenendo in gioco Kalini? per il definitivo 4-1.
In "bambola" con tutti i compagni nella ripresa, ha sulla coscienza il 2-0 che di fatto chiude anticipatamente la partita. Il cross di Suso era pericoloso, ma non al punto da trafiggere Sorrentino a otto metri dalla porta: che gli passava per la testa?
In "bambola" con tutti i compagni nella ripresa, ha sulla coscienza il 2-0 che di fatto chiude anticipatamente la partita. Il cross di Suso era pericoloso, ma non al punto da trafiggere Sorrentino a otto metri dalla porta: che gli passava per la testa?
Resiste agli agguati di Kalini? per un po', ma alla fine deve arrendersi, insieme a Cesar, nella catastrofica ripresa patita dal Chievo, solitamente poco penetrabile fra le mura amiche. Ai punti è il meno peggio della retroguardia, magra consolazione.
Terzino sinistro in luogo del più esperto Gobbi, l'ex Fiorentina ha la brillante idea di difendere su Suso a un paio di metri in occasione del gol del vantaggio, forse scambiandolo per Borini. Lo spagnolo lo fulmina all'istante e a Nenad restano solo lacrime di coccodrillo. Nel finale colpisce la traversa complice un miracolo di Donnarumma.
Terzino sinistro in luogo del più esperto Gobbi, l'ex Fiorentina ha la brillante idea di difendere su Suso a un paio di metri in occasione del gol del vantaggio, forse scambiandolo per Borini. Lo spagnolo lo fulmina all'istante e a Nenad restano solo lacrime di coccodrillo. Nel finale colpisce la traversa complice un miracolo di Donnarumma.
Non il solito Valter, nemmeno preciso nel compiti di marcatura - a Romagnoli - affidatogli da Maran. Il primo tiro pericoloso lo sforna al minuto cinquantasette, poi segna sul regalone di Kessié. Esce a partita compromessa per Meggiorini.
Prosegue il momento no del "Pata", che fra palloni regalati agli avversari e carenza di idee fa la figura della comparsa sbadata. L'hanno smarrito dopo la doppietta contro la Fiorentina, Maran si augura di ritrovarlo al più presto. Esce per Gobbi quando non c'è più niente da chiedere al match.
Prosegue il momento no del "Pata", che fra palloni regalati agli avversari e carenza di idee fa la figura della comparsa sbadata. L'hanno smarrito dopo la doppietta contro la Fiorentina, Maran si augura di ritrovarlo al più presto. Esce per Gobbi quando non c'è più niente da chiedere al match.
Il più rude fra i padroni di casa, almeno ha il merito di metterci la gamba, costi quel che costi. Il solito giallo in avvio non lo condiziona per il resto della gara, ma non chiedetegli di giocare la palla...
La sfida con Biglia è di una noia mortale e si chiude senza un vero vincitore. Ivan non si astiene dalla lotta, ma osservare il giropalla rossonero lo rende nervoso. Miglior "recuperatore di palloni" in giallo, in avvio cerca di spaventare Donnarumma con un tiro domabile.
La sfida con Biglia è di una noia mortale e si chiude senza un vero vincitore. Ivan non si astiene dalla lotta, ma osservare il giropalla rossonero lo rende nervoso. Miglior "recuperatore di palloni" in giallo, in avvio cerca di spaventare Donnarumma con un tiro domabile.
La sfida con Biglia è di una noia mortale e si chiude senza un vero vincitore. Ivan non si astiene dalla lotta, ma osservare il giropalla rossonero lo rende nervoso. Miglior "recuperatore di palloni" in giallo, in avvio cerca di spaventare Donnarumma con un tiro domabile.
Maran gli concede di entrare per Birsa per un graduale ritorno in campo, magari come partner fisso di Inglese, oggi a riposo. Il "Meggio" si ambienta subito guadagnando il giallo che gli mancava più del gol, ha un discreto impatto sul match.
Maran gli concede di entrare per Birsa per un graduale ritorno in campo, magari come partner fisso di Inglese, oggi a riposo. Il "Meggio" si ambienta subito guadagnando il giallo che gli mancava più del gol, ha un discreto impatto sul match.
Un colpo di testa "palombella" in avvio cercando di sorprendere Calabria e Donnarumma: alto. La sbornia da derby vinto non lo aiuta nella morsa fra Romagnoli e Musacchio, esce per St?pi?ski nella ripresa.
Ha qualche impeto d'orgoglio (come un doppio passo tentato ai danni di Kessié), ma vede la porta piccola piccola e quando tira non sembra metterci la giusta cattiveria da attaccante qual è. Arma tattica di Maran per "compensare" gli anni di Pellissier, resta novanta minuti (più recuperi) sul terreno di gioco.
Non ripete le prestazioni delle precedenti uscite, forse perché la partita era già indirizzata verso Milano. Prestazione opaca, ma i anche i compagni lo cercano poco.
L'ottimo momento del Chievo gli consente di esagerare col turnover: Tomovi? su Suso è un bell'azzardo, così come rinunciare a Inglese e Dainelli per un Cesar in versione "combina - guai". Sconfitta che cambia poco, ma che gambizza le ambizioni di tutti i nostalgici. Forse meglio così...
Arrabbiato come Moby Dick con Kessié sul gol subito da Birsa, mette le dita sulla zuccata di Tomovi? - destinata in rete - spedendola sulla traversa. Concentrato e reattivo.
Arrabbiato come Moby Dick con Kessié sul gol subito da Birsa, mette le dita sulla zuccata di Tomovi? - destinata in rete - spedendola sulla traversa. Concentrato e reattivo.
Crossatore più attivo dopo Suso, è un po' distratto e confusionario quando c'è da impostare. Partita onesta "rovinata" dal contrasto aereo con Gobbi, che lo costringe ad abbandonare il Bentegodi in ambulanza. Potrà godersi la vittoria dopo la TAC prevista nella notte. In bocca al lupo.
Sostituisce Bonucci spartendosi i compiti d'impostazione con Musacchio, ma a differenza del compagno ha molto più lavoro da sbrigare là dietro. Non concede nulla a Pellissier prima e Stepinski poi, è in netta ripresa.
Sostituisce Bonucci spartendosi i compiti d'impostazione con Musacchio, ma a differenza del compagno ha molto più lavoro da sbrigare là dietro. Non concede nulla a Pellissier prima e Stepinski poi, è in netta ripresa.
Riscatta il giallo evitabile con una prestazione ottima in cabina di regia, lui che giocava largo a destra: tocca più palloni di tutti e controlla senza patemi le iniziative del Chievo. Montella non si pentirà di aver panchinato Zapata.
Un po' centrale di sinistra, un po' terzino "alto" col continuo abbassarsi di Calabria, lo svizzero è fra i più propositivi, soprattutto nella prima parte. Esperienza da vendere, deposita un interessante quantitativo di cross in area senza mai trovare il compagno libero.
Sufficienza di stima in una partita che non riesce mai a decollare per il nuovo capitano rossonero vista l'assenza di Bonucci. Timido e un po' spaesato, sbaglia pochissimo senza osare mai. Esce per Locatelli per preservare le cartilagini in vista della Juventus.
Sufficienza di stima in una partita che non riesce mai a decollare per il nuovo capitano rossonero vista l'assenza di Bonucci. Timido e un po' spaesato, sbaglia pochissimo senza osare mai. Esce per Locatelli per preservare le cartilagini in vista della Juventus.
Concede l'ovazione a Suso giocando dieci palloni e regalando ai clivensi qualche palla a risultato ormai in ghiaccio. Sufficienza che vale soprattutto per coloro che al fantacalcio rischiavano di giocare in dieci uomini.
Concede l'ovazione a Suso giocando dieci palloni e regalando ai clivensi qualche palla a risultato ormai in ghiaccio. Sufficienza che vale soprattutto per coloro che al fantacalcio rischiavano di giocare in dieci uomini.
Al momento il Milan non ha altro Dio all'infuori di Jesús JoaquÃn Fernández Sáez de la Torre. Con la gara bloccata lo spagnolo carica sulle spalle minute tutte le responsabilità, le voglie mancate, la panchina scivolosa di Montella e impallina Sorrentino con un mancino a giro dei suoi. Fortunato sull'autorete di Cesar, ispira Kalini? per il gol che chiude la partita e illumina Verona con tunnel da cefalea a grappolo. Il "susosessualismo" è qui, ora, tenetevi forte.
Il giocatore che Montella inserisce di più a gara in corso partecipa alla festa inaspettata con venti minuti disciplinati. Rispetto a Biglia ha il merito di provarci, ma il colpo gli resta in canna.
Una montagna di muscoli e ingranaggi poco oliati. Fra i più in difficoltà nonostante il vantaggio, compensa l'erroraccio che regala il gol a Birsa con l'assist per il 3-1 di Çalhano?lu.
Una montagna di muscoli e ingranaggi poco oliati. Fra i più in difficoltà nonostante il vantaggio, compensa l'erroraccio che regala il gol a Birsa con l'assist per il 3-1 di Çalhano?lu.
Diventa "bello" solo a partita chiusa, tranquilla, solo allora può scrollarsi di dosso responsabilità scomode e ruggini da cartellino rosso. Condisce il mercoledì sera con un gol a tu per tu con Sorrentino e rischia di dare ad André Silva la prima esultanza stagionale in Serie A, ma Sorrentino dice no.
Un serpente a sonagli che s'infila nei pantaloncini infastidendo, solleticando, spizzando la sfera che Suso si ritrova sui piedi per il gol del vantaggio. Nikola non doveva giocare, ma Montella lo considera un titolarissimo e fatica a privarsi di lui, che completa l'opera col 4-1 che chiude la partita.
Il factotum montelliano è una trottola impazzita che fa più o meno tutto: impossibile chiedergli l'eccellenza, altrimenti sarebbe Thomas Müller. Ammonito dopo dieci minuti, rischia grosso con un paio di interventi al limite, ma Di Bello lo grazia. Al tiro non fa mai male a Sorrentino, ma quanto corre...
Torna dall'aldilà senza sorriso per incatenarsi alla panchina. Sceglie un 3-4-2-1 che diventa spesso un 4-3-3: confonde giocatori e giornalisti, ma per una volta esce vincitore da un campo difficile. Ringrazierà Suso? Ora la Juventus...
Torna dall'aldilà senza sorriso per incatenarsi alla panchina. Sceglie un 3-4-2-1 che diventa spesso un 4-3-3: confonde giocatori e giornalisti, ma per una volta esce vincitore da un campo difficile. Ringrazierà Suso? Ora la Juventus...