
Sul gol di Belotti può poco o nulla, è sempre puntuale nelle uscite e nel governare l'area di rigore. Una prova positiva, che rischia di rovinare con un maldestro rinvio sulla nuca di Icardi.
Sul gol di Belotti può poco o nulla, è sempre puntuale nelle uscite e nel governare l'area di rigore. Una prova positiva, che rischia di rovinare con un maldestro rinvio sulla nuca di Icardi.
Dopo un primo tempo sostanzialmente tranquillo va in grande difficoltà contro Maxi Lopez, che lo mette a dura prova. Coinvolto nel patatrac del gol granata, si riscatta con un paio di belle chiusure nella parte finale del match.
Dopo un primo tempo sostanzialmente tranquillo va in grande difficoltà contro Maxi Lopez, che lo mette a dura prova. Coinvolto nel patatrac del gol granata, si riscatta con un paio di belle chiusure nella parte finale del match.
Una prova gagliarda, ma anche le solite distrazioni. Una di queste lo porta ad abbattere Ansaldi, lasciando la strada spianata a Belotti: un errore che sarebbe potuto costar caro.
Una prova gagliarda, ma anche le solite distrazioni. Una di queste lo porta ad abbattere Ansaldi, lasciando la strada spianata a Belotti: un errore che sarebbe potuto costar caro.
Una prova gagliarda, ma anche le solite distrazioni. Una di queste lo porta ad abbattere Ansaldi, lasciando la strada spianata a Belotti: un errore che sarebbe potuto costar caro.
Una delle migliori partite in maglia nerazzurra da parte del giapponese. Annulla Iago Falque, non lascia spazio a Zappacosta, si propone in avanti con continuità; inoltre ha il grande merito di tenere viva la palla da cui nasce il raddoppio di Icardi.
Una delle migliori partite in maglia nerazzurra da parte del giapponese. Annulla Iago Falque, non lascia spazio a Zappacosta, si propone in avanti con continuità; inoltre ha il grande merito di tenere viva la palla da cui nasce il raddoppio di Icardi.
Dopo un inizio incoraggiante ne combina di cotte e di crude, fino al pasticcio che porta al gol di Belotti. Ma anche nella metà campo offensiva perde una marea di palloni, mostrandosi impreciso e fuori forma.
Una prestazione di carattere, rovinata in parte da due gol divorati a pochi passi dalla porta. Il secondo in particolare grida vendetta: un colpo di testa che finisce su Moretti, quando era più facile segnare che sbagliare. Peccato, perché sbaglia pochissimo, è propositivo e con i suoi inserimenti senza palla è sempre pericoloso.
Una prestazione di carattere, rovinata in parte da due gol divorati a pochi passi dalla porta. Il secondo in particolare grida vendetta: un colpo di testa che finisce su Moretti, quando era più facile segnare che sbagliare. Peccato, perché sbaglia pochissimo, è propositivo e con i suoi inserimenti senza palla è sempre pericoloso.
Ara la fascia facendosi trovare sempre pronto per andare al cross, va anche al tiro ma con scarso successo; benissimo quando serve Icardi in profondità generando l'errore di Hart, meno quando si divora il gol a tu per tu con l'inglese.
Stavolta i palloni persi sono pochissimi, le giocate utili alla squadra al contrario tante. La sua capacità di giocare in un fazzoletto gli permette di far saltare il piano difensivo granata, inoltre avvia l'azione del primo gol di Icardi.
Rileva il ruolo di Medel e la manovra diviene molto più fluida. Però il portoghese sbaglia tanto, perdendo palloni in zone pericolose del campo; ha tuttavia il merito di entrare nell'azione del raddoppio.
È il giocatore che decide il match. Sul finire di un primo tempo abulico è fortunato a trovare il rimpallo sull'uscita di Hart; poi si batte come un leone, sfiorando il gol e infine trovandolo con una grandissima giocata, che manda in visibilio San Siro. E salva la panchina di De Boer.
Entra a un quarto d'ora dal termine, fa in tempo a unirsi anche lui alla sagra del gol divorato. Ma si batte come un leone, rivelandosi prezioso per il forcing finale.
Una prestazione sontuosa, a tutto campo. Commovente quando ripiega fino alla sua area per sradicare il pallone dai piedi degli attaccanti granata, cerca il gol in tutti i modi ma non è fortunato. Inventa anche per i compagni: se è così in forma De Boer non può lasciarlo fuori.
Una prestazione sontuosa, a tutto campo. Commovente quando ripiega fino alla sua area per sradicare il pallone dai piedi degli attaccanti granata, cerca il gol in tutti i modi ma non è fortunato. Inventa anche per i compagni: se è così in forma De Boer non può lasciarlo fuori.
Affronta quella che sarebbe potuta essere la sua ultima panchina in nerazzurro con una serenità invidiabile. La squadra gioca seguendo il suo credo dal primo all'ultimo minuto, domina nel primo tempo e si scompone nella ripresa; ma con grande forza di volontà trova il gol della vittoria, che regala un po' di tranquillità all'olandese.
Combina un pasticcio e regala a Icardi il gol che sblocca il match. Sulle successive occasioni dell'Inter è più fortunato che bravo: sembra che i nerazzurri puntino a colpirlo più che a superarlo. E le sue uscite sono sempre un terno al lotto.
Gioca una buona partita, ma nei momenti clou è colpevolmente assente. A tratti domina su Icardi, svettando di testa e chiudendo sempre con puntualità; ma l'Inter crea troppi pericoli centralmente e alla fine l'argentino lo punisce quando gli lascia troppo spazio.
Quando l'Inter attacca con gli inserimenti centrali va in difficoltà. In ritardo in chiusura, crolla sotto i colpi dei centrocampisti nerazzurri, che allargano le maglie della difesa di Mihajlovic.
Soffre maledettamente contro Eder, che sguscia via da tutte le parti; quando spinge non arriva mai fino in fondo, bloccato dall'italo-brasiliano o da Nagatomo. Una prestazione da dimenticare.
Soffre maledettamente contro Eder, che sguscia via da tutte le parti; quando spinge non arriva mai fino in fondo, bloccato dall'italo-brasiliano o da Nagatomo. Una prestazione da dimenticare.
Una prova positiva, con qualche sbavatura. Tiene in gioco Icardi sul suggerimento in profondità di Candreva, si esibisce in qualche bella chiusura e spinge con discreta continuità. Ma contro Candreva e Banega va spesso in difficoltà.
Icardi lo marca stretto per impedirgli di avviare la manovra granata. Inizialmente va in difficoltà, poi si scuote e prende per mano la squadra, soprattutto nel secondo tempo; va anche al tiro, ma è troppo discontinuo.
Icardi lo marca stretto per impedirgli di avviare la manovra granata. Inizialmente va in difficoltà, poi si scuote e prende per mano la squadra, soprattutto nel secondo tempo; va anche al tiro, ma è troppo discontinuo.
Nel primo tempo, quando il Toro è rintanato nella sua metà campo, spadroneggia facendosi trovare sempre pronto in chiusura. Peraltro è sua l'unica conclusione granata nella prima frazione. Cala a inizio ripresa e Mihajlovic lo sostituisce con Benassi.
Rileva Obi nel finale. Non incide più di tanto, ma lotta su ogni pallone che capita dalle sue parti, mostrando di meritare più spazio e fiducia da parte del suo allenatore.
Rileva Obi nel finale. Non incide più di tanto, ma lotta su ogni pallone che capita dalle sue parti, mostrando di meritare più spazio e fiducia da parte del suo allenatore.
Rileva Obi nel finale. Non incide più di tanto, ma lotta su ogni pallone che capita dalle sue parti, mostrando di meritare più spazio e fiducia da parte del suo allenatore.
Entra e vorrebbe dimostrare alla sua ex squadra quanto si sia sbagliata nel lasciarlo andare, ma non entra mai in partita. Troppi errori di misura e di posizione, ha disputato gare migliori.
Entra e vorrebbe dimostrare alla sua ex squadra quanto si sia sbagliata nel lasciarlo andare, ma non entra mai in partita. Troppi errori di misura e di posizione, ha disputato gare migliori.
Altro ex di turno, inizia commettendo numerosi errori. A centrocampo soffre l'intraprendenza di Banega e non riesce ad aiutare la difesa; cresce nella parte centrale del match, per poi calare nuovamente fino alla sostituzione.
Un lottatore nato, non si fa intimorire dai centrali nerazzurri e lotta per l'intero match. Sfrutta l'errore della difesa ed è freddissimo davanti alla porta di Handanovic, dimostrandosi ancora una volta imprescindibile per i granata.
Incredibile a dirsi, Nagatomo gli mette la museruola. Finisce spesso in fuorigioco, non trova mai lo spunto vincente e quando tenta l'azione personale il giapponese lo ferma senza troppi patemi. Esce nell'intervallo, lasciando spazio a Maxi Lopez.
Incredibile a dirsi, Nagatomo gli mette la museruola. Finisce spesso in fuorigioco, non trova mai lo spunto vincente e quando tenta l'azione personale il giapponese lo ferma senza troppi patemi. Esce nell'intervallo, lasciando spazio a Maxi Lopez.
Incredibile a dirsi, Nagatomo gli mette la museruola. Finisce spesso in fuorigioco, non trova mai lo spunto vincente e quando tenta l'azione personale il giapponese lo ferma senza troppi patemi. Esce nell'intervallo, lasciando spazio a Maxi Lopez.
Non brilla come potrebbe e dovrebbe. Nel primo tempo non si vede praticamente mai, nella ripresa prova qualche serpentina delle sue ma nel momento topico si fa rimontare e non riesce ad essere concreto.
Non brilla come potrebbe e dovrebbe. Nel primo tempo non si vede praticamente mai, nella ripresa prova qualche serpentina delle sue ma nel momento topico si fa rimontare e non riesce ad essere concreto.
Il suo ingresso in campo cambia la partita. L'argentino fa a sportellate con Miranda e Murillo, crea spazi per i compagni ed è decisivo nell'azione che porta al gol Belotti. Animato da una grande carica agonistica, lotta su ogni pallone e crea pericoli alla difesa nerazzurra.
Il Torino che si presenta a San Siro è lontano parente della bella squadra vista nelle ultime uscite. Timido e poco intraprendente, non riesce a uscire dalla sua area; l'allenatore serbo azzecca il cambio inserendo Maxi Lopez, ma nonostante la buona volontà arriva la sconfitta nel finale.
Il Torino che si presenta a San Siro è lontano parente della bella squadra vista nelle ultime uscite. Timido e poco intraprendente, non riesce a uscire dalla sua area; l'allenatore serbo azzecca il cambio inserendo Maxi Lopez, ma nonostante la buona volontà arriva la sconfitta nel finale.