L'età avanza, ma lui è sempre lì, pronto a schizzare su tutti i palloni. Ne raccoglie due in fondo al sacco, uno per fuoco amico, ma almeno altrettanti li toglie dallo specchio. Esce dopo una botta alla testa, facendo spaventare tutto il popolo clivense.
- Khedira 3’
- Stepinski 38’
- Giaccherini rig 55’
- Bani aut 75’
- Bernardeschi 90’
L'età avanza, ma lui è sempre lì, pronto a schizzare su tutti i palloni. Ne raccoglie due in fondo al sacco, uno per fuoco amico, ma almeno altrettanti li toglie dallo specchio. Esce dopo una botta alla testa, facendo spaventare tutto il popolo clivense.
Di testa si fa rispettare. Qualche volta Ronaldo lo supera, ma con umiltà e sacrificio riesce a tenere in piedi più possibile la baracca.
Di testa si fa rispettare. Qualche volta Ronaldo lo supera, ma con umiltà e sacrificio riesce a tenere in piedi più possibile la baracca.
Dopo le prove del precampionato, Rossettini lo fa tornare terzino destro, e fatica a prendere le misure. Ha colpe sul gol del vantaggio bianconero di Khedira.
Gioca una partita concreta e senza troppe sbavature, ma nel finale condanna il Chievo. E non parliamo della sfortunata autorete, bensì della sciagurata marcatura su Bernardeschi sul gol che decide il match.
Spostato sulla sinistra per compattare la fascia, non si fa mai notare, se non per qualche bisticcio in mezzo al campo, soprattutto quello con Bernardeschi.
In coppia con Radovanovic, lascia la maggior parte del lavoro al suo compagno di reparto. Non sembra pienamente in partita, come dimostra sul gol di Khedira.
La Juventus di fronte lo stimola, e molto. Fa sempre la giocata giusta e si rivela sempre in grado di mettere in difficoltà la difesa di Allegri, come dimostra con l'assist per Stepinski. Rigorista glaciale, si toglie anche la soddisfazione del gol dell'ex.
Spesso Ronaldo si decentra sulla sua zona, ma con personalità il giovane del Chievo tiene sempre bene botta, dimostrando per l'ennesima volta di sapersi riciclare in tante posizioni del campo.
Spesso Ronaldo si decentra sulla sua zona, ma con personalità il giovane del Chievo tiene sempre bene botta, dimostrando per l'ennesima volta di sapersi riciclare in tante posizioni del campo.
Entra nel momento di risveglio della Juventus, e lo si nota più in fase difensiva che altro. Rischia quasi di procurare un rigore. Rimandato.
Entra nel momento di risveglio della Juventus, e lo si nota più in fase difensiva che altro. Rischia quasi di procurare un rigore. Rimandato.
Fatica molto nella prima mezz'ora, ma alla prima palla utile fa gol, consolidando i suoi galloni da titolare.
Fatica molto nella prima mezz'ora, ma alla prima palla utile fa gol, consolidando i suoi galloni da titolare.
Due tiri in porta, due gol. I suoi guanti escono puliti dalla partita del Bentegodi.
Due tiri in porta, due gol. I suoi guanti escono puliti dalla partita del Bentegodi.
Tanti fischi, che comunque alla distanza si trasformano in timidi applausi. Tenta di accaparrarsi la paternità di un gol che non è suo. Sciagurata la marcatura sul gol di Stepinski. Ancora lontano dalle passati stagioni bianconere.
Bonucci non lo aiuta molto; i meccanismi sono da oliare nuovamente. "Chiello" sfigura meno, e in qualche modo agevola il gol di Khedira.
Primo tempo senza grandi sussulti, ma nella ripresa decide di spingere sull'acceleratore e il Chievo sbanda. Dalle sue iniziative nascono ben due gol: uno annullato e uno valido, il più importante, quello di Bernardeschi.
Parte con marce altissime, veleggiando sulla destra a grande velocità. Nel secondo tempo stacca la spina e affossa Giaccherini in area. Per sua fortuna la Juve vince...
Buttato nella mischia durante l'esultanza di Giaccherini, si fa subito notare con un mancino insidioso. E' con il destro però che manda in estasi i tifosi juventini al 93', dopo aver propiziato l'autorete di Bani.
Dopo le 9 reti della stagione scorsa, Khedira inizia subito con un sigillo importante, quando tutti si aspettavano invece il gol di CR7. Equilibratore difensivo, il tedesco si conferma giocatore imprescindibile per Allegri.
Imposta con tranquillità, ma quando cerca la giocata vincente stenta a trovarla. Si sente il suo peso a centrocampo.
Come gli accade a volte, contro il Chievo il colombiano non riesce a concretizzare. Spreca anche un invitante contropiede che manda in bestia Allegri.
Come gli accade a volte, contro il Chievo il colombiano non riesce a concretizzare. Spreca anche un invitante contropiede che manda in bestia Allegri.
Il suo primo tempo è un compendio di come si salta l'uomo in campo. A tratti imprendibile, si spegne pian piano nella ripresa, con Allegri che lo sostituisce per appesantire l'attacco.
Forse la presenza di Ronaldo lo intimidisce, ma fatto sta che non riesce mai a creare una vera occasione da gol. Ci prova, ma non è la sua serata.
Sempre senza tradire la minima emozione, Mario entra, sfiora un gol e ne segna un altro poi annullato. Allegri ora dovrà trovargli spazio.
Quando ha la palla dà l'impressione di voler spaccare il Mondo da solo. A volte troppo da solo. Sfiora alcuni gol, e un paio se li divora, ma il talento è evidente. La questione è solo di trovare la giusta alchimia con i compagni.