
Rischia di combinare un pasticcio quando cicca malamente un rinvio. Per fortuna sua e della sua squadra niente di grave, in un pomeriggio in cui è sostanzialmente inoperoso.
Rischia di combinare un pasticcio quando cicca malamente un rinvio. Per fortuna sua e della sua squadra niente di grave, in un pomeriggio in cui è sostanzialmente inoperoso.
Rimpiazza Emerson e controlla senza troppi patemi che l’Udinese non si avvicini a Szczesny.
Inizio timido, colmo di errori. I pochi pericoli per la porta difesa da Szczesny arrivano tutti dalla sua parte. Si riprende nella ripresa, regalando anche qualche bel cross.
Inizio timido, colmo di errori. I pochi pericoli per la porta difesa da Szczesny arrivano tutti dalla sua parte. Si riprende nella ripresa, regalando anche qualche bel cross.
Alza il volume della radio contro Zapata, che la mette sul piano fisico. Non si lascia intimorire ed è sempre concentrato, svetta su ogni pallone e va anche vicino al gol. Si arrende soltanto a un problema all’adduttore.
Alza il volume della radio contro Zapata, che la mette sul piano fisico. Non si lascia intimorire ed è sempre concentrato, svetta su ogni pallone e va anche vicino al gol. Si arrende soltanto a un problema all’adduttore.
Un buon esordio. Poco preciso nella prima frazione, quando la troppa voglia di fare lo porta a commettere errori grossolani, cresce nella ripresa e si trasforma in un attaccante aggiunto. Esattamente il motivo per cui la Roma l’ha preso.
Un buon esordio. Poco preciso nella prima frazione, quando la troppa voglia di fare lo porta a commettere errori grossolani, cresce nella ripresa e si trasforma in un attaccante aggiunto. Esattamente il motivo per cui la Roma l’ha preso.
Partita senza infamia e senza lode, Zapata lo fa lavorare e ogni tanto lo coglie impreparato. Ma non demerita ed è sempre utile quando c’è da impostare da dietro la manovra.
Entra, segna due rigori con una freddezza invidiabile, fornisce assist ai compagni e scardina il fortino friulano. Cosa chiedergli di più? Spalletti voleva risparmiarlo per l’Europa, ma ha dovuto mandarlo in campo per cambiare la partita: non sarà rimasto deluso.
Così così nel primo tempo, sfiora il gol nella ripresa per poi diventare una spina nel fianco per l’Udinese: a tratti diventa un attaccante a tutti gli effetti, splendido il pallone con cui regala a Dzeko il gol del 3-0.
Così così nel primo tempo, sfiora il gol nella ripresa per poi diventare una spina nel fianco per l’Udinese: a tratti diventa un attaccante a tutti gli effetti, splendido il pallone con cui regala a Dzeko il gol del 3-0.
Aveva ragione De Rossi: la parentesi ad Empoli gli ha fatto davvero bene. Smista palloni che è una bellezza, detta i ritmi di gioco e cresce con il passare dei minuti, proponendosi sempre come prezioso riferimento in mezzo al campo per i compagni.
Aveva ragione De Rossi: la parentesi ad Empoli gli ha fatto davvero bene. Smista palloni che è una bellezza, detta i ritmi di gioco e cresce con il passare dei minuti, proponendosi sempre come prezioso riferimento in mezzo al campo per i compagni.
Il suo ritorno a pieno regime è sicuramente una buona notizia, ma non è ancora il centrocampista che aveva stregato la Roma alcune stagioni fa: fatica a carburare, soprattutto nella prima frazione. Per la condizione ottimale ci vorrà ancora un po’ di tempo.
Si vede fin dai primi minuti che è il più in palla dei suoi. Ottimi tagli, che mettono in difficoltà la difesa friulana, va vicino al gol con una bella conclusione di sinistro che finisce a fil di palo. Si scatena e porta a spasso Badu, ottenendo il rigore del 2-0, poi si mette in proprio e firma il poker giallorosso. Devastante.
Non solo il gol che gli restituisce il sorriso, anche tanto lavoro per la squadra: movimenti, sponde, protezione della palla, oltre al fatto che si procura il rigore che sblocca il match. Non è ancora al massimo, ma in confronto all’anno scorso sembra più sereno e inserito nei meccanismi giallorossi. Una prestazione che lascia ben sperare.
Non solo il gol che gli restituisce il sorriso, anche tanto lavoro per la squadra: movimenti, sponde, protezione della palla, oltre al fatto che si procura il rigore che sblocca il match. Non è ancora al massimo, ma in confronto all’anno scorso sembra più sereno e inserito nei meccanismi giallorossi. Una prestazione che lascia ben sperare.
Non solo il gol che gli restituisce il sorriso, anche tanto lavoro per la squadra: movimenti, sponde, protezione della palla, oltre al fatto che si procura il rigore che sblocca il match. Non è ancora al massimo, ma in confronto all’anno scorso sembra più sereno e inserito nei meccanismi giallorossi. Una prestazione che lascia ben sperare.
Si impegna tanto, è bravo ad assicurare copertura, soprattutto quando Emerson va in difficoltà sulla sua fascia. In avanti è pimpante ma poco concreto: la sua è una prestazione promettente per intensità, sufficiente per l’apporto dato.
Cambia la partita con Perotti, ma già in precedenza la Roma aveva dato segnali di risveglio. La strigliata negli spogliatoi avrà sicuramente sortito l'effetto desiderato: i suoi rientrano in campo con gli occhi iniettati di sangue.
Cambia la partita con Perotti, ma già in precedenza la Roma aveva dato segnali di risveglio. La strigliata negli spogliatoi avrà sicuramente sortito l'effetto desiderato: i suoi rientrano in campo con gli occhi iniettati di sangue.
Una buona parata su Bruno Peres al 10’, strepitoso al 54’ su Dzeko. Si deve arrendere ai due rigori di Perotti e al tracollo della sua difesa, che lascia arrivare i giallorossi da tutte le parti.
Travolto da Bruno Peres e da Salah, tornerà a casa con un bel mal di testa. Nel secondo tempo interpreta la parte del birillo, riuscendoci benissimo.
Commette un’ingenuità colossale, regalando un rigore alla Roma. È l’episodio che sblocca un match fino a quel momento stregato per i giallorossi, un errore che l’Udinese paga carissimo; e anche lui, visto che non si riprende più.
Soffre quando c’è da fare a sportellate con Dzeko, talvolta El Shaarawy gli sguscia via sul suo lato, ma tiene botta fino al problema fisico che lo mette fuori causa a inizio ripresa.
Soffre quando c’è da fare a sportellate con Dzeko, talvolta El Shaarawy gli sguscia via sul suo lato, ma tiene botta fino al problema fisico che lo mette fuori causa a inizio ripresa.
Nel primo tempo potrebbe approfittare delle amnesie di Emerson, invece si limita al “compitino†e non affonda mai come dovrebbe. Secondo tempo da incubo, viene travolto dalla Roma insieme al resto dei compagni.
Un ottimo primo tempo, cancellato da tanti errori nella ripresa. Peccato, perché per una frazione era stato praticamente perfetto in fase difensiva; rivedibile invece quando deve impostare.
Un ottimo primo tempo, cancellato da tanti errori nella ripresa. Peccato, perché per una frazione era stato praticamente perfetto in fase difensiva; rivedibile invece quando deve impostare.
Rileva Heurtaux e salva subito un gol al 58’. Sembrano esserci le giuste premesse per una bella prestazione, ma naufraga insieme al resto della difesa di Iachini, concedendo palle-gol a ripetizione. Da rivedere.
Dopo una prima frazione tutto sommato positiva, crolla nella ripresa. Combina un gran pasticcio su Salah, anticipando il suo stesso portiere per poi stendere l’egiziano; è il rigore del 2-0, che di fatto chiude la gara.
Dopo una prima frazione tutto sommato positiva, crolla nella ripresa. Combina un gran pasticcio su Salah, anticipando il suo stesso portiere per poi stendere l’egiziano; è il rigore del 2-0, che di fatto chiude la gara.
Meglio rispetto alle ultime uscite dell’anno passato, ma è coinvolto nel tracollo della seconda parte di gara. Benino quando deve spingere nella metà campo avversaria, in fase di contenimento però latita.
Desta un’ottima impressione, battagliando con Nainggolan per tutto il primo tempo e non uscendo quasi mai sconfitto. Una nota lieta per Iachini, anche se nella ripresa cala vistosamente e non riesce più ad assicurare lo stesso filtro che aveva garantito nella prima frazione.
Desta un’ottima impressione, battagliando con Nainggolan per tutto il primo tempo e non uscendo quasi mai sconfitto. Una nota lieta per Iachini, anche se nella ripresa cala vistosamente e non riesce più ad assicurare lo stesso filtro che aveva garantito nella prima frazione.
Mette in mostra ottima tecnica e una discreta applicazione in fase di pressing, ma non riesce a incidere come vorrebbe Iachini. Il lavoro di raccordo con il centrocampo non è semplicissimo, ma da lui passano le - poche - iniziative friulane. Esce per lasciare spazio a Penaranda.
Mette in mostra ottima tecnica e una discreta applicazione in fase di pressing, ma non riesce a incidere come vorrebbe Iachini. Il lavoro di raccordo con il centrocampo non è semplicissimo, ma da lui passano le - poche - iniziative friulane. Esce per lasciare spazio a Penaranda.
Iachini gli chiede un lavoro di sacrificio e lui esegue con un buon impegno. Peccato che esista anche la porta, questa sconosciuta: non tira praticamente mai, e per un attaccante è grave.
Il giovane sudamericano entra in campo con la voglia di spaccare il mondo ma non imbrocca una singola giocata. Sembra ancora acerbo, ma è presto per formulare giudizi.
Aveva detto di voler andare a Roma a giocarsela: ha fatto tutto il contrario, schierando una formazione difensiva che ha retto soltanto per un tempo. Saltato il piano-gara, non è stato capace di provocare nemmeno una piccola reazione nei suoi.