
Qualche incertezza sul tipo di serata l'avrà avuta nel vedere Cannavaro che serve l'ex compagno Hamsik per lo 0-1. Poi, niente più di qualche brivido e interventi da ordinaria amministrazione.
Qualche incertezza sul tipo di serata l'avrà avuta nel vedere Cannavaro che serve l'ex compagno Hamsik per lo 0-1. Poi, niente più di qualche brivido e interventi da ordinaria amministrazione.
Higuain, Mertens, Callejon, Gabbiadini, Insigne, El Kaddouri: fate l'appello, che Acerbi li ha fermati tutt. Non è stata una serata di grazia per gli attaccanti azzurri, per carità, ma l'encomiabile impegno del difensore ex Milan è da applausi.
Higuain, Mertens, Callejon, Gabbiadini, Insigne, El Kaddouri: fate l'appello, che Acerbi li ha fermati tutt. Non è stata una serata di grazia per gli attaccanti azzurri, per carità, ma l'encomiabile impegno del difensore ex Milan è da applausi.
Neanche due minuti dopo l'inizio del campionato serve un assist da terra ad Hamsik, forse emozionato dal rivedere quella maglia con cui ha tanto sudato. Cerca poi di mantenere i nervi saldi, e ci riesce anche grazie alla sua ex squadra, che gli da pochi problemi.
La fotografia del match è la diagonale perfetta di Peluso su un confuso Higuain, che se non fosse uscito starebbe ancora in giro per il campo in cerca del pallone. Il terzino macina chilometri e morde caviglie. E un morso, su Maggio, gli costa il giallo.
Questa partita fa capire benissimo perché lo vuole il Napoli: difende bene, spinge, è attento, ha buona gamba. Come il Maggio di una volta. Risolve con calma anche le situazioni imbrigliate.
In un centrocampo ottimo come quello del Sassuolo, è probabilmente lui quello che si comporta meglio. Uomo ovunque, sempre preciso, generoso anche in attacco: gli inizi fanno ben sperare anche per il futuro di quello che, non dimentichiamolo, è appena un ventiduenne.
Non benissimo sul gol di Hamsik, viziato sì da una respinta corta di Cannavaro ma anche da una sua disattenzione. Il capitano si rialza in un niente e torna subito a fare il metronomo di una squadra che suona sempre a tempo.
Il missile comincia bene la stagione che lo porterà ai trent'anni (tanto per far sentire vecchio chi lo ricorda ragazzino di belle speranze nella Reggina): ordinatissimo, corre e fa gioco. Tatticamente una partita senza errori.
Il missile comincia bene la stagione che lo porterà ai trent'anni (tanto per far sentire vecchio chi lo ricorda ragazzino di belle speranze nella Reggina): ordinatissimo, corre e fa gioco. Tatticamente una partita senza errori.
Quando il Sassuolo sembra spaventato dal Napoli, ci pensa lui: prima un tiro deviato in angolo, poi l'assist fantastico per il gol di Floro Flores. Infortunato, esce a metà secondo tempo.
Dopo un lungo apprendistato nelle serie minori, è arrivato stasera all'esordio in Serie A. E che esordio: assist per il gol vittoria contro il Napoli. La buona stagione a Perugia ha convinto il Sassuolo a riportarlo a casa: e lui può provare a farsi spazio.
Entra al posto dell'infortunato Berardi, gioca mezz'ora ordinata e partecipa attivamente all'assalto finale che si conclude con il gol vittoria di Sansone.
Fare gol sul finale, già alla prima giornata, contro il Napoli, è da orgasmo. Nicola entra e fa il suo lavoro, senza lamentarsi delle panchine o dello spazio. Ma nell'attacco del Sassuolo il suo spazio saprà sempre prenderselo.
Una risposta a chi si chiedeva se potesse far rimpiangere Zaza: gioca bene, ha degli ottimi piedi e se non ci fosse stato Pepe Reina avrebbe festeggiato il primo gol al Sassuolo. Gol che arriveranno, e non saranno pochi.
"Chi ben comincia", si diceva. L'allievo di Zeman comincia benissimo, con una vittoria meritatissima di una squadra unita e convincente. L'opera sarà pure a metà, ma è già molto bella.
Alla fine la domanda è quella: fosse rimasto, dove sarebbe arrivato il Napoli l'anno scorso? Lo spagnolo nulla può sui gol di Floro Flores e Sansone, ma risponde due volte da campione su Defrel. Una delle poche note positive di una serata di certo non luminosa.
Alla fine la domanda è quella: fosse rimasto, dove sarebbe arrivato il Napoli l'anno scorso? Lo spagnolo nulla può sui gol di Floro Flores e Sansone, ma risponde due volte da campione su Defrel. Una delle poche note positive di una serata di certo non luminosa.
C'è da dire che ci ha provato, ogni tanto, a spingere in avanti e a crossare. Solo che non gli è riuscito un cross che sia uno. Soffre le discese di Vrsaljko, è troppo legger in diverse circostanze.
C'è da dire che ci ha provato, ogni tanto, a spingere in avanti e a crossare. Solo che non gli è riuscito un cross che sia uno. Soffre le discese di Vrsaljko, è troppo legger in diverse circostanze.
Invece di liberare, il colpo di testa corto per Berardi; litiga più volte per Chiriches su chi deve farsi carico del pallone. Per non farsi mancare niente, sul finale rischia di regalare pure un rigore al Sassuolo: Doveri ci passa sopra.
Vi ricordate il Maggio di cinque anni fa? Dimeticatelo. Sbaglia sul primo gol, facendosi beffare da Floro Flores; sul secondo sbaglia completamente i movimenti e lascia andare Sansone. Male, ma male, male, male.
E pensare che è il meno peggio della difesa napoletana. Non granché l'esordio in Serie A del rumeno: fa valere il fisico ma con la velocità avversaria non basta. Tante, troppe incomprensioni coi compagni di reparto.
Una scelta che ha stupito, la sua presenza in campo al posto di Allan. Il ragazzo spagnolo non rende, è un pesce fuor d'acqua che non sa dove mettersi in mezzo al campo. Da rivedere, sicuramente.
Una scelta che ha stupito, la sua presenza in campo al posto di Allan. Il ragazzo spagnolo non rende, è un pesce fuor d'acqua che non sa dove mettersi in mezzo al campo. Da rivedere, sicuramente.
Vicino alla riconferma azzurra, il marocchino entra al posto di Insigne, come trequartista. Non il suo ruolo (forse è meglio da vice Hamsik), ma prova comunque a fare il suo. Senza successo, come (quasi) tutto il Napoli di stasera.
La nota lieta nella nottata napoletana. Torna al gol dopo tre minuti (in nove anni di Napoli, è la sesta volta che segna alla prima di campionato), è attivo e generoso, si fa vedere sia a centrocampo che in avanti, cercando uno spunto per i compagni.
Il regista ha dimenticato il ciak a casa e quindi oggi non si gira. Niente lanci degni di nota, niente invenzioni che illuminino la serata buia, niente (ma questo si sa) copertura difensiva quando il Sassuolo avanza, agguerrito.
Entra al posto di Higuain (che Sarri abbia voluto far capire qual è il suo ruolo?) ma non riesce a cambiare la partita. Ci mette la volontà. Che da sola, e soprattutto in una partita del genere, non può bastare.
Entra al posto di Higuain (che Sarri abbia voluto far capire qual è il suo ruolo?) ma non riesce a cambiare la partita. Ci mette la volontà. Che da sola, e soprattutto in una partita del genere, non può bastare.
Comincia con rabbia, sbracciandosi, lottanto, cercando con insistenza il gol. Poi si spegne la luce un po' per tutti, e lui non riesce più a fare paura.
Il contrario di Mertens: meglio nel primo tempo, quando innesca l'azione che porta al gol di Hamsik, peggio nella ripresa, quando pian piano scompare dal campo prima di uscire, arrabbiato, per far posto ad El Kaddouri.
Nel primo tempo è un ectoplasma, nel secondo cerca di prendersi più spazio. Fa la barba al palo lontano su punizione, sfiora lo stesso palo dopo una buona azione personale. E nulla più.
Lo aveva detto, eh: "Non vi aspettate grandi cose nelle prime giornate". Cerchiamo di giustificare la bruttezza del Napoli di Reggio Emilia con le sue parole di qualche settimana fa, e aspettiamo pazienti le grandi cose che, siamo sicuri, può dare.