Primo tempo di totale tranquillità, non deve mai sporcarsi i guantoni e si limita soltanto a iniziare l'azione con i piedi. Nella ripresa Mandragora e Pussetto lo spaventano, ma di fatto l'unico intervento che deve compiere arriva all'81' su un tiro da fuori debole di De Paul.
"Merita" il primo malus della giornata per un intervento su Fofana. Quando capisce di poter affondare sulla fascia comincia a rendersi pericoloso, spaventa l'Udinese con un paio di azioni pericolose in cui supera Ter Avest e si presenta in area di rigore. Anche nella ripresa è attento in difesa e spinge in avanti con continuità.
Concentrazione ai massimi livelli, anche in una partita che lo vede poco sollecitato. Bravo nel primo tempo a fermare due volte Pussetto nell'uno contro uno: dimostra freddezza e grande scelta di tempo nell'intervento. Anche nella ripresa è tra i più solidi e concentrati, cerca fortuna in area avversaria al 50' senza inquadrare la porta.
Concentrazione ai massimi livelli, anche in una partita che lo vede poco sollecitato. Bravo nel primo tempo a fermare due volte Pussetto nell'uno contro uno: dimostra freddezza e grande scelta di tempo nell'intervento. Anche nella ripresa è tra i più solidi e concentrati, cerca fortuna in area avversaria al 50' senza inquadrare la porta.
Il suo primo tempo è una clinic sull'argomento "spinta sulla fascia". Il croato va via a piacimento, sforna diversi cross interessanti (non sempre sfruttati dai compagni), dialoga con precisione e ringhia in difesa. Nella ripresa ha un lieve calo, ma la prestazione rimane tra le più convincenti in maglia nerazzurra.
A Pussetto pensa più che altro De Vrij, il gigante slovacco non è costretto agli straordinari contro un'Udinese raccolta ma poco pungente in avanti. Nella ripresa qualche grattacapo in più, ma è uno dei più vivi anche nel guidare l'arrembaggio verso la porta avversaria.
A Pussetto pensa più che altro De Vrij, il gigante slovacco non è costretto agli straordinari contro un'Udinese raccolta ma poco pungente in avanti. Nella ripresa qualche grattacapo in più, ma è uno dei più vivi anche nel guidare l'arrembaggio verso la porta avversaria.
Potenzialmente sarebbe l'uomo più pericoloso dei suoi, ma nel momento topico sbaglia sempre il tocco oppure prova il tiro, che non è nelle sue corde e si vede. Troppi errori, a inizio ripresa non riesce più ad assicurare equilibrio con i ripiegamenti e Spalletti preferisce sostituirlo.
Tocca un'infinità di palloni, non sempre con grande precisione; macinare tanti chilometri non gli permette infatti di essere sempre lucido. Tuttavia i suoi ripiegamenti, con chiusure precise ed efficaci, sono essenziali per l'equilibrio nerazzurro: sventa un paio di situazioni scabrose.
Tocca un'infinità di palloni, non sempre con grande precisione; macinare tanti chilometri non gli permette infatti di essere sempre lucido. Tuttavia i suoi ripiegamenti, con chiusure precise ed efficaci, sono essenziali per l'equilibrio nerazzurro: sventa un paio di situazioni scabrose.
Rileva Keita, con maggiori compiti difensivi, in particolare dopo che l'Inter trova il vantaggio; tra l'altro è lui a saltare davanti a Fofana, agevolando l'errore del centrocampista in occasione del rigore. Nel finale ha il compito di presidiare l'intera fascia, lo porta a termine senza risparmiarsi.
Frizzante, è dentro la partita mentalmente e questo gli permette di sbagliare pochi tocchi. Bravo nell'uno-due, apre spazi per i compagni sulle fasce, si inserisce centralmente; gli manca solo il tocco decisivo. Soffre a inizio ripresa, ma si riprende quando Spalletti sistema la squadra; al netto di alcuni palloni persi, ancora una buona prestazione.
Sempre più partecipe, lavora con la squadra e con i suoi movimenti crea spazi per gli inserimenti delle mezze ali. Sotto porta è meno freddo del solito, soprattutto al 66', quando su un perfetto cross di Keita non riesce a inquadrare la porta. Si rifà poco dopo, realizzando con uno splendido cucchiaio il tiro dal dischetto che regala 3 punti all'Inter.
Fatica a entrare in partita, ma quando finalmente si accende crea non pochi pericoli alla difesa dell'Udinese. Dovrebbe aiutare maggiormente in fase difensiva, tuttavia ogni volta che attacca Ter Avest lo supera; nel finale del primo tempo Musso gli nega il gol, nella ripresa sforna un cross delizioso per Icardi, che non sfrutta l'assist. Esce al 70' per lasciare spazio a Perisic.
Molto vivace nel primo tempo, la catena con Vrsaljko funziona a meraviglia: accentrandosi crea spazi per il compagno, che li sfrutta a dovere. Alla fine però non riesce a essere concreto e nella ripresa ha un evidente calo.
Entra con grande voglia, forse anche troppa. I mezzi tecnici sono ottimi, ma ancora non ha la concretezza che serve nel campionato italiano; troppi errori di misura, l'unica volta che fa qualcosa di davvero buono pesca Icardi, ma il compagno è in fuorigioco. Il suo ingresso è comunque importante per gli equilibri della squadra.
La sua Inter macina gioco ma è davvero poco concreta: tira 22 volte verso la porta di Musso, ma inquadra lo specchio soltanto in 4 occasioni. Deve correggere l'aspetto mentale, perché i suoi giocatori sbagliano troppo spesso la giocata decisiva; ottiene tuttavia una vittoria importante, conquistata anche grazie ai cambi, che stavolta sono coraggiosi.
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.