Limita il passivo con alcuni interventi pregevoli. Può poco contro il tiro di Matuidi, che riesce a respingere ma devia sui piedi di Dybala; ottimo su Ronaldo al 27', si ripete al 60' su Cancelo mettendo in mostra grandi riflessi. Una delle pochissime note positive del Bologna di stasera.
L'inizio è buono, soprattutto dal punto di vista della spinta sulla fascia destra; tuttavia Cancelo gli fa vedere i sorci verdi, mentre il terzino ha responsabilità sul gol di Matuidi, quando è in palese ritardo. Dal suo lato la Juve sfonda a più riprese.
Gli attaccanti della Juventus arrivano da tutte le parti, l'ex Udinese per un po' prova a guidare la sua retroguardia ma non riesce a leggere i tagli dei bianconeri, che entrano in area con troppa facilità. E, come Dybala, battono a rete senza che nessuno faccia qualcosa per evitarlo.
Si trova ad affrontare clienti scomodi, affonda insieme al resto della barca. I continui scambi e inserimenti senza palla dei bianconeri mandano in tilt la difesa del Bologna, l'ex Roma non può far altro che provare a tenere la posizione, ma appare spaesato e non in grado di opporsi alla forza d'urto dell'attacco juventino.
Malissimo sul secondo gol bianconero, anche in altre circostanze appare un pesce fuor d'acqua, non è chiaro se per una questione fisica o per una collocazione tattica non ottimale. Non si vede mai in fase di spinta, lo si nota soltanto perché costantemente in ritardo sugli scambi veloci dei bianconeri.
Non la miglior partita per il ritorno in campo dal 1'. Ronaldo gli va via a più riprese, cerca di contrastarlo con le maniere forti, forse anche per provare a innervosirlo, ma il gioco gli riesce fino a un certo punto. Rimedia un giallo evitabile, è in colpevole ritardo su entrambe le azioni da gol della Juventus, in particolare la seconda.
Inghiottito nella morsa dei centrocampisti bianconeri, si fa notare più per le reiterate proteste che per altro. Non trova spazi, come unico elemento positivo può vantare un pressing solo a tratti efficace: decisamente pochino per strappare la sufficienza.
Partita incolore, ci prova a inizio gara e nel finale su calcio di punizione, ma senza fortuna. Gioca meglio di alcuni compagni di reparto, ma non basta: soffre troppo contro Bentancur e Cuadrado, non regalando nella metà campo offensiva ciò che toglie in quella difensiva.
Uno dei più intraprendenti in casa Bologna, forse l'unico che cerca di mettere ordine nel centrocampo felsineo. Da sottolineare un cross pericoloso nel primo tempo, che soltanto per pochissimo non trova la deviazione di un compagno. Ovviamente soffre anche lui in fase difensiva, come il resto della mediana rossoblu.
La BBB juventina non gli lascia scampo. Non si vede quasi mai, tocca pochissimi palloni ed è sempre fermato dalla retroguardia bianconera senza troppi patemi. Partita incolore, nella quale non lascia per niente il segno.
Gli capita sul sinistro una delle occasioni migliori del match per il Bologna, ma non inquadra la porta. È l'unico vero squillo della sua partita, perché per il resto non può fare molto: prova a impegnarsi ma accanto ha un Destro in giornata no, mentre i difensori juventini paiono particolarmente ispirati.
Entra al posto di Falcinelli, prova a dare quella scossa che servirebbe al Bologna e che Inzaghi si aspetta da lui. Non vi riesce pienamente, andando a limitare il suo apporto a qualche tentativo di ripartenza e poco altro; tuttavia, a parziale giustificazione del giovane attaccante, c'è il fatto che la partita era ormai abbondantemente in ghiaccio per la Juventus.
Rileva Destro e prova a ripetere il miracolo di qualche giorno fa. Non accade, ma almeno ci mette l'anima, come sempre: prova a dare battaglia, si muove tanto e cerca di far salire la squadra, non sempre riuscendovi.
Prova a giocarsela con le sue armi, ma non c'è niente da fare: troppo forte la Juventus per questo Bologna, che non riesce a ripetere il miracolo di alcuni giorni fa con la Roma. Il tecnico però è troppo rinunciatario, manda in campo una difesa totalmente inedita e un centrocampo troppo leggero; e Destro forse andava tolto prima.
Prova a giocarsela con le sue armi, ma non c'è niente da fare: troppo forte la Juventus per questo Bologna, che non riesce a ripetere il miracolo di alcuni giorni fa con la Roma. Il tecnico però è troppo rinunciatario, manda in campo una difesa totalmente inedita e un centrocampo troppo leggero; e Destro forse andava tolto prima.
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