Due interventi più che buoni nel suo ruolino personale: quella su Faragò a inizio primo tempo e quella su Farias al 42'. Le immagini poi rivelano il fuorigioco, ma resta la prodezza sulla linea. In generale, dà sempre grande sicurezza al reparto specie con le sue impeccabili uscite alte
Due interventi più che buoni nel suo ruolino personale: quella su Faragò a inizio primo tempo e quella su Farias al 42'. Le immagini poi rivelano il fuorigioco, ma resta la prodezza sulla linea. In generale, dà sempre grande sicurezza al reparto specie con le sue impeccabili uscite alte
Più insidioso sui calci piazzati che su azione. I calci d'angolo che batte creano quasi sempre un pericolo nell'area dei sardi, sia se messi al centro sia se diretti in porta. Rivedibile nella continuità di ritmo e nella corsa, ma ha bisogno ancora di tempo per tornare quello di una volta
Inizio da brividi, con quel mancato intervento su Faragò in area che quasi vale l'1-0 del Cagliari se non fosse stato per Ospina. Si riprende gradualmente la scena con la sua proverbiale fisicità e una serie di chiusure a terra e in elevazione da applausi
Qualche affanno in più patito nel confronto con Koulibaly, quasi come se ormai si fosse abituato a fare il terzino e non più il centrale. Tiene comunque bene la posizione e riesce ad arginare bene Sau, cosa che invece non sempre gli era riuscita con Farias
Sembra giochi in questa squadra da anni, in realtà ha racimolato solo qualche spezzone di gara finora. Un martello quando deve spingere, tignoso e solido se puntato dal diretto avversario. Ancelotti può contare su un elemento più che valido
Sembra giochi in questa squadra da anni, in realtà ha racimolato solo qualche spezzone di gara finora. Un martello quando deve spingere, tignoso e solido se puntato dal diretto avversario. Ancelotti può contare su un elemento più che valido
Il centrocampo tutto fisico e poca tecnica con Allan funziona solo a tratti. Lui ovviamente ci mette del suo: pochi "passaggi chiave", un po' di fatica quando viene pressato e raddoppiato. Non a caso, Ancelotti 'sacrifica' lui per inserire Mertens e cambiare la gara
Partita a due facce: impalpabile nei primi 45', propositivo e dinamico nei secondi con un paio di tiri dalla distanza che quasi sorprendono Cragno, oltre a un assist di tacco per Milik da alta scuola. Segnali di ripresa incoraggianti, deve però migliorare sul piano della continuità
Partita a due facce: impalpabile nei primi 45', propositivo e dinamico nei secondi con un paio di tiri dalla distanza che quasi sorprendono Cragno, oltre a un assist di tacco per Milik da alta scuola. Segnali di ripresa incoraggianti, deve però migliorare sul piano della continuità
Stranamente sottotono il brasiliano. Primo tempo mansueto in cui viene anche poco sollecitato da compagni e avversari, nella ripresa sbaglia qualche appoggio e soprattutto viene sovrastato nel duello tutto fisico e corsa con Barella. Piccolo campanello d'allarme o solo una serata storta?
Altro livello, altra tecnica, altra intelligenza tattica. Col suo sinistro disegna calcio come solo in pochi sanno fare, movenze e imbucate tipiche del grande giocatore. Mezzo voto in meno per aver sprecato un'occasione piuttosto facile in area col suo piattone mancino, ad ogni modo dà la sensazione di essere sempre più insostituibile per questo Napoli
Ancelotti gli concede poco più di una ventina di minuti, lui lo ripaga con un atteggiamento stranamente e insolitamente nervoso. Atteggiamento che gli vale un giallo (per proteste) pesante, visto che era diffidato. Al 97' può servire un assist comodissimo per lo 0-2 di Zielinski ma spreca tutto calciando sul corpo del difensore
Mezz'ora abbondante per cambiare volto all'attacco e alla partita. E il belga ci riesce eccome: cerca il fraseggio coi compagni e continui cambi di campo mai banali, ci mette la sua enorme tecnica per montare le tende nella metà campo sarda. A chiudere, guadagna la punizione da cui poi nasce lo 0-1 definitivo di Milik
Mezz'ora abbondante per cambiare volto all'attacco e alla partita. E il belga ci riesce eccome: cerca il fraseggio coi compagni e continui cambi di campo mai banali, ci mette la sua enorme tecnica per montare le tende nella metà campo sarda. A chiudere, guadagna la punizione da cui poi nasce lo 0-1 definitivo di Milik
Il polacco rientra nell'affollato calderone di giocatori "double face": inconsistenti nel primo tempo, determinati e vivaci nel secondo. Ripresa, infatti, da copertina: due conclusioni che impegnano Cragno, traversa piena di testa che fa gridare al gol. E poi il gioiello al 90' che vale il ritrovato -8 dalla Juve: la deliziosa traiettoria che disegna è da grande giocatore
Pronti, via: sanguinosa palla persa che spalanca il campo al Cagliari con Faragò che impegna Ospina da dentro l'area. Episodio che lo scuote e che lo porta a 2-3 discese notevoli da grande tecnica ma poca sostanza. Fumoso a inizio ripresa, Ancelotti lo toglie dal campo: lecito aspettarsi molta più concretezza da lui
Partita prevedibilmente complicata che scivola via senza particolari acuti. Poi la doverosa e cruciale decisione di inserire Insigne e Mertens per dare al suo undici un aspetto più vicino a quello "titolare". La vittoria poi arriva solo grazie alla magia di Milik, ma tant'è: vittoria di misura, ritorno a -8 dalla Juve. Esattamente ciò che serviva e si doveva fare
Le pagelle al Fantacalcio di Fantacalcio®
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.