Se la Roma si presenta ancora in match nella fase finale della partita, il merito è tutto suo: incolpevole sul gol dopo due interventi egregi nella stessa azione, bravo su Matuidi a metà ripresa, si aiuta con la traversa per dire no a Pjanic nel recupero.
Qualche sbavatura di troppo soprattutto in termini di posizione sbagliata sul campo, ma anche un paio di interventi in extremis che chiudono occasioni potenzialmente pericolose per il suo portiere.
E' bravissimo a tenere a bada Higuain, comunque in serata non entusiasmante già di suo, ma la dormita clamorosa in occasione del gol di Benatia, in tandem con Kolarov, si rivela un errore troppo decisivo sull'equilibrio del match.
Il confronto con Cuadrado lo preoccupa evidentemente, va in difficoltà anche con Bernardeschi, partecipa alla dormita di Fazio in occasione del gol di Benatia che di fatto decide il match a favore degli avversari.
E' il più vivace della linea d'attacco della Roma, non trova mai, però, la via del tiro in porta. Mette dentro qualche cross pericoloso, uno sfruttato male da El Shaarawy, cala alla distanza, ma non poteva fare molto di più visto il contesto generale.
E' il più vivace della linea d'attacco della Roma, non trova mai, però, la via del tiro in porta. Mette dentro qualche cross pericoloso, uno sfruttato male da El Shaarawy, cala alla distanza, ma non poteva fare molto di più visto il contesto generale.
Stasera la palla fra i suoi piedi sembrava scottare, non riesce mai a dare i tempi giusti alla squadra, prende il solito provvedimento disciplinare allo Stadium, finisce sostituito quando Di Francesco decide di osare di più.
Troppo poco arrosto per l'esterno giallorosso che potrebbe anche avere lo spazio per mettere in difficoltà la difesa bianconera, soffre fisicamente Mandzukic, sciupa l'occasione giusta per l'1-1 fermandosi sulla traversa.
E' il centrocampista che si dà più da fare fra i giallorossi, cerca anche la giocata personale con un paio di conclusioni da fuori non andate a buon fine, ma in fin dei conti non riesce a piazzare la zampata vincente.
La condizione fisica non sembra ottimale, non riesce mai a limitare il raggio d'azione di Pjanic, prova a rendersi utile con l'esperienza, gli va bene in alcune situazioni che, sfortuna sua, non si rivelano decisive alla fine della fiera.
Entra in campo per tentare di sfruttare la sua vivacità, recupera un buon numero di palloni, ma finisce per perderne anche qualcuno di troppo proprio perché apparentemente in soggezione in un contesto del genere.
Entra in campo per tentare di sfruttare la sua vivacità, recupera un buon numero di palloni, ma finisce per perderne anche qualcuno di troppo proprio perché apparentemente in soggezione in un contesto del genere.
Sembra sfiduciato, gli manca il gol, ma gioca lontanissimo dai compagni che di certo non gli danno una mano: sia Benatia che Chiellini non gli fanno toccare una palla pulita, l'unica che gli capita la spara alta con Alex Sandro a disturbarlo.
Parte bene soprattutto dandosi da fare in fase di ripiegamento, sembra croccante anche in fase offensiva, ma quando gli capita l'occasione giusta, la spreca malamente. Da lì in avanti quasi scompare, giustamente sostituito a metà ripresa.
Male, in una parola. Entra in campo per dare la scossa alla squadra, in un certo senso ci riesce pure, ma spreca le due occasioni che gli capitano: nella prima si ostina troppo in una serie di dribbling poi fine a sé stessa, nella seconda si fa ipnotizzare da Szczesny a tu per tu.
La squadra non riesce a seguire le sue direttive per 75 minuti, nella fase finale non sono i cambi a dare la scossa, è più una questione di nervi, ma la reazione si rivela comunque sterile.
La squadra non riesce a seguire le sue direttive per 75 minuti, nella fase finale non sono i cambi a dare la scossa, è più una questione di nervi, ma la reazione si rivela comunque sterile.
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