Con la Sampdoria alla ricerca della vittoria, le sue mani sono risultate decisive per portare a casa un pareggio non scontato. para su Caprari, strepitoso su Benali e nel finale ancora su Caprari. Sempre per la gioia di Caprari, gli para pure un rigore.
Con la Sampdoria alla ricerca della vittoria, le sue mani sono risultate decisive per portare a casa un pareggio non scontato. para su Caprari, strepitoso su Benali e nel finale ancora su Caprari. Sempre per la gioia di Caprari, gli para pure un rigore.
Come terzino è rivedibile, visto che non segue mai l'azione e fatica a reggere la velocità nell'uno contro uno. Quando Caprari (o Bahebeck) si aggira dalle sue parti, va in affanno. Rischia coprendo male la palla su pressione di Cristante.
Non va mai per il sottile, mettendoci sempre gamba o testa per evitare il peggio. regge la difesa con forza e quando non ci arriva, ci pensa Viviano.
Difende con ordine limitando gli avanti pescaresi. Non commette stupidaggini, nè falli inutili.
In avvio tarda a coprire sulla destra, dove Biraghi viaggia ad alta velocità. Utile in fase difensiva, da dimenticare quando è ora di costruire.
In avvio tarda a coprire sulla destra, dove Biraghi viaggia ad alta velocità. Utile in fase difensiva, da dimenticare quando è ora di costruire.
Giampaolo prova il colpo, provando a pescare il terzo gol consecutivo. Non gli va bene, con Fernandes che trova pochi spazi per far male. Giocate comunque sempre utili.
La partita del terzino è riassumibile in due episodi chiave. Si abbassa sul calcio d'angolo di Aquilani, Campagnaro ringrazia e segna. Atterra in modo maldestro un Bahebeck quasi a fondo campo e si vede fischiare contro rigore.
Forse la migliore prestazione stagionale, con cambi di passo importanti che costringono spesso gli avversari al fallo (come il primo giallo di Coda). Intelligente anche nel gioco di sponda, esce troppo presto.
Propizia l'autogol con una punizione tagliata e velenosa. Con il suo calcio forte disegna traiettorie sempre pericolose, come la clamorosa traversa colpita nel finale di gara.
Le caratteristiche sono quelle dell'interditore e fino a quando si gioca in parità numerica è determinante. Quando è ora di offendere sparisce e non risulta utile al forcing.
Entra a gara in corso, ma non incide. Non ha lo spazio per esplodere e quando lo ha conclude malamente.
Si affaccia per la prima volta dalle parti di Bizzarri con un colpo testa al 45'. Per il resto poco o nulla, senza mai riuscire a instaurare il giusto feeling con Budimir.
Vuole spaccare il mondo e lo si intuisce dalla grinta con cui morde ogni pallone. Il problema è che le intenzioni non bastano, con un paio di occasioni mal sfruttate che potevano fare la differenza.
Sopra di un uomo, tarda ad inserire gli uomini in grado di spaccare la partita e rischia addirittura di perdere. La difesa, questa volta Sala, non aiutano, Viviano lo salva.
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