
Dopo gli orrori di Reggio Emilia sembrava destinato a perdere il posto, ma l'Albano è risorto e chiude due volte lo specchio a João Mário, la prima con un balzo che inganna il tempo. Tre gol sul groppone, ma nessuna responsabilità.
Dopo gli orrori di Reggio Emilia sembrava destinato a perdere il posto, ma l'Albano è risorto e chiude due volte lo specchio a João Mário, la prima con un balzo che inganna il tempo. Tre gol sul groppone, ma nessuna responsabilità.
Deve faticare - e non poco - sui continui movimenti di Icardi, che gli prende spesso tempo e posizione. Sui gol non gli si possono attribuire grandi colpe, esce al cinquantacinquesimo per un problema fisico.
Deve faticare - e non poco - sui continui movimenti di Icardi, che gli prende spesso tempo e posizione. Sui gol non gli si possono attribuire grandi colpe, esce al cinquantacinquesimo per un problema fisico.
Sul primo gol si gioca parte delle responsabilità con Bahebeck, e dire ch'era partito bene con un paio di serpentine. Contento comunque per il risultato (è nerazzurro fin da bambino), chiude la gara da centrale difensivo dopo l'uscita di Stendardo.
Entra sul 2-0 e prende il posto di Biraghi, che si adatta a centrale. Non fa ulteriori danni, anche se Icardi regala l'assist a Éder dalla sua parte.
Non tanto per la prestazione in sé, ricca di chiusure importanti, quanto per le pessime marcature su João Mário e la posticcia ricerca della posizione corretta per tenere la linea difensiva. Peggiora con l'uscita di Stendardo.
Locomotiva nei primi attimi, diventa bicicletta di seconda meno ogni volta che PeriÅ¡i? mette il turbo. Responsabilità sul 2-0, ha il merito di far ammonire Nagatomo.
Chiude una gara incolore facendosi soffiare palla da Gabigol nella propria metà campo. Il dieci, stasera, non gli si addice,
Ispira Bahebeck solo contro Handa, poi sulla ribattuta calcia in porta, ma Miranda gli cancella il gol. Discretamente falloso, a sinistra intercetta palloni interessanti, ma a lungo andare paga la vivacità della mediana interista.
Recordman di passaggi completati (e ne ha sbagliati pochi), appare senza carisma, banale e prevedibile. Ha fretta di liberarsi della sfera e finisce col rallentare la manovra.
Il guerriero mai domo cui il Pescara non può rinunciare. Lotta sempre, si arrabbia e ringhia, è centrocampista, difensore e trequartista. L'ultimo ad arrendersi.
Arrivato poco più di una settimana fa dalla Primavera della Juventus, il cipriota si cala subito nella parte convincendo Oddo a schierarlo titolare a San Siro: un suo tiro da fuori costringe Handanovi? al "pasticcio", poi tocca molti palloni e si fa vedere, sbagliando poco. Classe '98, forse ne sentiremo ancora parlare.
Gioca troppo poco per poter esprimere un giudizio valido. Si guadagna il voto, ecco.
Un chiaroscuro, un misto di talento e peccato, come quando si dimentica di seguire D'Ambrosio che indisturbato va a depositare il gol del vantaggio nerazzurro. Davanti fa buone cose, gioca bene di sponda, arriva a calciare di fronte ad Handanovi?, che lo mura bene. Nel repertorio anche un tiro "lunare" e una punizione di poco alta: così così. Esce per Cerri.
Il Pescara sa palleggiare, ma difendere? Con questi effettivi non ti salvi giocando così. Osservare VHS del Chievo Verona contro la Lazio alle ore 18.
Il Pescara sa palleggiare, ma difendere? Con questi effettivi non ti salvi giocando così. Osservare VHS del Chievo Verona contro la Lazio alle ore 18.
Le pagelle di Fantacalcio®, ovvero le spiegazioni dei singoli voti di giornata, sono realizzate dalla nostra Redazione Giornalistica, con imparzialità e professionalità.
Rappresentano un giudizio complessivo e dettagliato sulla prestazione dei singoli calciatori.