Due splendide parate ma qualche responsabilità sui gol granata. Una sufficienza sfiorata in vista di una stagione che senza dubbio lo vedrà protagonista.
Due splendide parate ma qualche responsabilità sui gol granata. Una sufficienza sfiorata in vista di una stagione che senza dubbio lo vedrà protagonista.
Segnare come faceva suo nonno nel Real dei miracoli e rovinare tutto con un'esultanza polemica che gli provoca fischi incessanti per tutto il match. E' l'indiscusso protagonista dell'avvio di stagione Viola, prendere o lasciare.
A tratti fondamentale nei ripiegamenti, nel primo tempo in grado di verticalizzare da libero anni '80, ma in fase difensiva è spesso distratto. La media è una sufficienza esatta in attesa di maggiori certezze.
Non male nel primo tempo ma nella ripresa smette di giocare e osserva uno ad uno i tre gol degli avversari.
Quasi mai chiamato in gioco nel primo tempo, nella ripresa sbaglia spesso i tempi e come i compagni di reparto non riesce a evitare il pesante passivo.
Quasi mai chiamato in gioco nel primo tempo, nella ripresa sbaglia spesso i tempi e come i compagni di reparto non riesce a evitare il pesante passivo.
La palla da cui nasce il vantaggio è una sua perla, ma i palloni persi nella ripresa e il dribling subito da Baselli sono un'offesa a chi ha, a gran voce, chiesto una sua titolarità nel centrocampo spagnolo.
La palla da cui nasce il vantaggio è una sua perla, ma i palloni persi nella ripresa e il dribling subito da Baselli sono un'offesa a chi ha, a gran voce, chiesto una sua titolarità nel centrocampo spagnolo.
Manca la condizione fisica, dopo il tardivo rientro dal Sudamerica; il Mati di oggi è un lontano parente di quello ammirato lo scorso anno.
Parte bene, termina quando non è ha più ed è passata appena un'ora di gioco. La condizione è da ritrovare, così come l'ottimo dialogo coi compagni, troppo spesso assente.
Tocca moltissimi palloni ma l'ex Atletico Madrid sbaglia quelli fondamentali e appare fuori dagli schemi Viola. Nel primo tempo è sugli scudi con tutta la squadra, ma nella ripresa cala più a picco rispetto ai suoi compagni.
Entra nel peggior momento dei suoi e non riesce a incidere nel match.
Come Bernardeschi non riesce a scuotere i suoi e cala con la Viola sotto i colpi granata.
Propizia il primo gol, poi reclama un rigore dopo aver falciato un incolpevole Avelar a seguito di una scivolata in area di rigore. In 95' prende la palma di fardello dell'attacco Viola senza rendersi mai pericoloso.
Propizia il primo gol, poi reclama un rigore dopo aver falciato un incolpevole Avelar a seguito di una scivolata in area di rigore. In 95' prende la palma di fardello dell'attacco Viola senza rendersi mai pericoloso.
La vittori sul Milan potrebbe avergli causato più danni che vantaggi. In Italia le partite durano sempre novanta minuti e non si decidono mai in una sola frazione di gioco. Da oggi lo sa anche lui.
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