Un paio di svarioni su cui non paga dazio e per il resto una partita in controllo, sia nel comandare la difesa sia nel bloccare tiri avversari poco pericolosi.
Pronti via spinge tantissimo con regolarità e fa vedere i sorci verdi a Mario Rui. Piano piano si abbassa e cala il ritmo offensivo ma in difesa tiene sempre più che egregiamente.
Pronti via spinge tantissimo con regolarità e fa vedere i sorci verdi a Mario Rui. Piano piano si abbassa e cala il ritmo offensivo ma in difesa tiene sempre più che egregiamente.
Il duello con Osimhen è tosto, duro, molto fisico ma lui non si tira indietro e anzi spesso ha la meglio sull'attaccante nigeriano. Si fa vedere anche in zona gol sfiorando il palo di testa.
Meno pulito nelle giocate rispetto a Mancini ma altrettanto efficace sia contro Osimhen, soprattutto, sia contro gli altri avanti partenopei.
Politano è un osso duro e qualche volta gli sfugge ma l'uruguagio è orgoglioso quanto basta per non farsi superare sempre. Un po' sottotono in fase offensiva.
Parte forte, anche per dare l'esempio ai suoi compagni dopo la batosta in Norvegia. Aggressivo ma anche impreciso, ha una buona occasione nella ripresa ma non riesce a sfruttarla a dovere. Resta comunque la prova gagliarda.
Parte forte, anche per dare l'esempio ai suoi compagni dopo la batosta in Norvegia. Aggressivo ma anche impreciso, ha una buona occasione nella ripresa ma non riesce a sfruttarla a dovere. Resta comunque la prova gagliarda.
Nel primo tempo mette Abraham solo davanti al portiere e pressa spesso molto alto. Nella ripresa è quello che più di tutti dei suoi mantiene la lucidità nel momento migliore del Napoli.
Non particolarmente rapido e svelto nelle scelte in impostazione, si fa preferire in fase difensiva dando una gran mano nella prima fase della ripresa.
Non particolarmente rapido e svelto nelle scelte in impostazione, si fa preferire in fase difensiva dando una gran mano nella prima fase della ripresa.
Non lascia tracce di sè sia nei momenti migliori della Roma sia in quelli di maggiore difficoltà. Si fa vedere solo per un tiro, debole e centrale, poco prima di uscire.
Grandi strappi, percussioni imponenti palla al piede, capacità di aggredire lo spazio. Ma anche imprecisione, testardaggine e un pizzico di egoismo in un paio di occasioni.
Con il suo ingresso dà più verve sulla corsia di sinistra prendendosi anche un paio di volte il proscenio peccando però di precisione.
Con il suo ingresso dà più verve sulla corsia di sinistra prendendosi anche un paio di volte il proscenio peccando però di precisione.
Ha sulla coscienza un errore sottoporta nel primo tempo che inficia il giudizio ma non si può non tenere conto del dolore alla caviglia e della gara di grande sacrificio che fa fino a quando non abbandona esausto il campo.
In panchina è una furia, tanto da prendersi due gialli e andare anzitempo negli spogliatoi. Strappa un punto che tutto sommato è meritato, pur con un secondo tempo per lunghi tratti in affanno.
Pericoli veri non ne corre se non quando si trova davanti Abraham. Quelle volte che è chiamato in causa risponde presente, fatta eccezione per un paio di uscite non impeccabili.
Pericoli veri non ne corre se non quando si trova davanti Abraham. Quelle volte che è chiamato in causa risponde presente, fatta eccezione per un paio di uscite non impeccabili.
Zaniolo e anche Karsdorp lo mettono spesso in difficoltà puntandolo e superandolo con facilità. In fase offensiva si fa vedere poco e avrebbe anche una discreta occasione ma non ha il tempo giusto per ribadire in rete.
Zaniolo e anche Karsdorp lo mettono spesso in difficoltà puntandolo e superandolo con facilità. In fase offensiva si fa vedere poco e avrebbe anche una discreta occasione ma non ha il tempo giusto per ribadire in rete.
Com'è come non è, sui tiri dei giocatori della Roma c'è sempre il suo corpaccione a respingere. Almeno due, se non tre, chiusure sono da didattica del perfetto difensore.
Com'è come non è, sui tiri dei giocatori della Roma c'è sempre il suo corpaccione a respingere. Almeno due, se non tre, chiusure sono da didattica del perfetto difensore.
Com'è come non è, sui tiri dei giocatori della Roma c'è sempre il suo corpaccione a respingere. Almeno due, se non tre, chiusure sono da didattica del perfetto difensore.
Se Mkhitaryan non combina praticamente nulla è anche merito del terzino della Nazionale che gioca con grande attenzione e senso pratico, concendedosi anche qualche sortita in avanti.
Se Mkhitaryan non combina praticamente nulla è anche merito del terzino della Nazionale che gioca con grande attenzione e senso pratico, concendedosi anche qualche sortita in avanti.
Se Mkhitaryan non combina praticamente nulla è anche merito del terzino della Nazionale che gioca con grande attenzione e senso pratico, concendedosi anche qualche sortita in avanti.
In tutta la partita si distrae solo una volta, sul filtrante di Cristante per Abraham, ma viene graziato dall'inglese. Per il resto sempre molto attento nei disimpegni e negli interventi.
In tutta la partita si distrae solo una volta, sul filtrante di Cristante per Abraham, ma viene graziato dall'inglese. Per il resto sempre molto attento nei disimpegni e negli interventi.
Nel primo tempo fatica a trovare una posizione utile, dividendosi senza frutto tra la mezzala e il trequartista. Nella ripresa un po' meglio, quantomeno appare più volenteroso.
All'inizio della partita Pellegrini lo pressa con efficacia e lo spagnolo impiega parecchi minuti prima di sciogliersi. Quando poi lo fa si piazza al timone e imbecca con regolarità i suoi compagni. La palla per Politano da cui nasce il rocambolesco palo vale quasi da sola il voto.
Altra prova di spessore in mezzo al campo. Con il passare dei minuti diventa sempre più padrone e non c'è pallone che vada a contrastare con efficacia.
Il suo ingresso non sconvolge l'equilibrio del match, né in positivo ma neppure in negativo per i suoi. Un tiro da fuori non impegna troppo Rui Patricio.
Primo tempo poco produttivo sulla fascia, tanto che deve spesso accentrarsi per trovare qualche pallone buono. Nella ripresa prova a prendere in mano le redini delle operazioni con personalità ma gli manca sempre il guizzo dei suoi.
Gli spunti più interessanti del Napoli nel primo tempo sono i suoi ma arrivano a sprazzi e senza che portino cose positive. Nella ripresa continua a dare un appoggio sicuro ai compagni ma pecca di precisione.
Entra con un buon piglio ma non riesce a dare quel cambio di passo sulla corsia di destra che certamente Spalletti si aspettava.
Stritolato dalla morsa Mancini-Ibanez passa un pomeriggio molto complicato. Ogni tanto riesce a venirne a capo e qualche grattacapo agli avversari lo crea, ma è troppo poco per strappare una sufficienza.
La sua squadra si muove sorniona alla ricerca del pertugio giusto e ogni tanto è anche in grado di trovarlo. La prova di Osimhen non aiuta ad essere insidiosi quanto basta in attacco, resta comunque buono il punto portato a casa.