Prende tre sberle nel primo tempo. Sulla punizione di Muriel si fa ingenuamente beffare. Si riscatta - seppur parzialmente - nella ripresa con un bella parata su Gomez.
Conferisce sicurezza al reparto, riuscendo con lucidità a dare il suo apporto in fase di costruzione. Cambio azzeccato.
Non riesce mai a mettere una pezza agli attacchi della Dea. Si becca anche un tunnel da Gomez. Nel finale esce per Caicedo.
Non riesce mai a mettere una pezza agli attacchi della Dea. Si becca anche un tunnel da Gomez. Nel finale esce per Caicedo.
Non riesce mai a mettere una pezza agli attacchi della Dea. Si becca anche un tunnel da Gomez. Nel finale esce per Caicedo.
Soffre maledettamente la velocità di Muriel. Non riesce a prendergli le misure. Nella ripresa ritrova la fiducia, rinfrancato anche dall'uscita del colombiano.
Si fa uccellare da Muriel in occasione del gol che apre il match. Tanti gli errori, anche in fase di costruzione, nel primo tempo. Si riscatta come i compagni nella ripresa, ma non in maniera tale da recuperare un primo tempo horror.
Si fa uccellare da Muriel in occasione del gol che apre il match. Tanti gli errori, anche in fase di costruzione, nel primo tempo. Si riscatta come i compagni nella ripresa, ma non in maniera tale da recuperare un primo tempo horror.
Seppur senza fare cose straordinarie, con il suo ingresso in campo la Lazio ritrova tonicità in mezzo al campo. Mette una pezza dove può nei contropiedi della Dea.
Soffre nel primo tempo, cresce nella ripresa assicurando presenza e cross sulla fascia di competenza. Da capitano non abbandona la nave.
Non riesce a fare da diga, ma nemmeno a smarcarsi per garantire un passaggio facile ai compagni. L'assenza di Leiva nel primo tempo si è sentita. Ammonito, al pari di Marusic resta negli spogliatoi.
Nel disastroso primo tempo è tra i pochi a salvarsi. Tiene in piedi la Lazio vincendo tanti duelli in mezzo e recuperando sempre il pallone con forza. Geniali alcune giocate non sfruttate però dai compagni.
Nel disastroso primo tempo è tra i pochi a salvarsi. Tiene in piedi la Lazio vincendo tanti duelli in mezzo e recuperando sempre il pallone con forza. Geniali alcune giocate non sfruttate però dai compagni.
Emblematico quando non sa cosa fare con il pallone tra i piedi, regalando il terzo gol alla furia bergamasca. A differenza dei compagni lo spagnolo nella ripresa non riesce ad accendersi e si ritrova spettatore della rimonta.
A sorpresa titolare per l'infortunio nel riscaldamento occorso a Lazzari, non riesce a sfruttare l'opportunità di giocare dall'inizio. Soffre le sortite bergamasche, si fa ammonire e quindi resta negli spogliatoi.
Tanta imprecisione al tiro. Ma il gol con cui riporta la Lazio in partita è da cineteca. Tecnica, velocità e rapidità di esecuzione da applausi scroscianti.
Tanta imprecisione al tiro. Ma il gol con cui riporta la Lazio in partita è da cineteca. Tecnica, velocità e rapidità di esecuzione da applausi scroscianti.
Viene braccato dai centrali bergamaschi nel primo tempo. Ruggisce nella ripresa guadagnandosi e trasformando due calci di rigore. Freddo e straordinariamente decisivo, sale a quota 8 in classifica marcatori.
Primo tempo imbarazzante dei suoi. Grande orgoglio nella ripresa. Davvero difficile da giudicare. Le sue urla rianimano la Lazio che guadagna un punto che sembrava impossibile.
Prende 3 gol, ma due su rigore (l'ultimo oltretutto lo aveva anche intuito). Compie due sole parate, entrambe decisive per salvare - momentaneamente - il vantaggio.
Prende 3 gol, ma due su rigore (l'ultimo oltretutto lo aveva anche intuito). Compie due sole parate, entrambe decisive per salvare - momentaneamente - il vantaggio.
Incolpevole sui gol laziali, si fa apprezzare per l'anticipo-assist con cui l'Atalanta si porta sullo 0-3. Prende un giallo nella ripresa quando fa sentire i tacchetti agli avversari.
Un treno nel primo tempo. Nella ripresa è costretto ad arretrare e soffre la presenza di Lulic.
Confeziona un +1 per Muriel di pregevole fattura. Nella ripresa però scompare dal gioco, consentendo alla Lazio di approfittare.
Confeziona un +1 per Muriel di pregevole fattura. Nella ripresa però scompare dal gioco, consentendo alla Lazio di approfittare.
Grave responsabilità sulla rimonta subita. Troppo ingenuo nel pestare il piede di Immobile in area di rigore. Episodio decisivo che macchia un'ottima prima ora di gioco. Nel finale subisce il forcing laziale.
Entra poco convinto e finisce per combinare la frittata franando - ingenuamente - su Immobile nei minuti di recupero.
Entra poco convinto e finisce per combinare la frittata franando - ingenuamente - su Immobile nei minuti di recupero.
In una insolita posizione arretrata, inventa calcio per un'ora di gioco. Inevitabilmente cala nei minuti finali, divorandosi il gol che avrebbe chiuso il match.
Giganteggia nel primo tempo, distribuendo il pallone con enorme sagacia. Viene travolto dalla verve laziale nella ripresa non riuscendo a tenere Correa in occasione del gol del 2-3.
Con la sua posizione ambigua mette in difficoltà la Lazio che non riesce a prendergli le misure. Sarà forse un caso, ma con la sua uscita dal campo la Lazio torna in partita.
Si prende molte responsabilità toccando molti palloni e tirando diverse volte in porta. Apprezzabile. Ma deve essere più concreto.
Non è Muriel e quindi non riesce a tenere alta la squadra, ma quando è chiamato a gestire il contropiede sa perfettamente cosa fare con il pallone tra i piedi. Peccato che i compagni non riescano a finalizzare.
Non è Muriel e quindi non riesce a tenere alta la squadra, ma quando è chiamato a gestire il contropiede sa perfettamente cosa fare con il pallone tra i piedi. Peccato che i compagni non riescano a finalizzare.
Torna titolare e torna a timbrare il cartellino. Sembra Ronaldo, Luis Nazario, nel primo gol. Ha fortuna nel secondo. Tiene da solo il peso dell'attacco mettendo sempre in difficoltà Acerbi e compagni. Quando esce, la Dea si smarrisce.
La sua Dea incanta tutti per un'ora di gioco, ritrovandosi prima in classifica con il migliore attacco. Poi gli episodi, un grande orgoglio laziale ma anche alcune scelte discutibili del Gasp riportano la Dea sulla terra.
La sua Dea incanta tutti per un'ora di gioco, ritrovandosi prima in classifica con il migliore attacco. Poi gli episodi, un grande orgoglio laziale ma anche alcune scelte discutibili del Gasp riportano la Dea sulla terra.