Doveva andare in Sardegna, il Genoa, per trovare la prima vittoria del campionato. Tre punti che sono arrivati soprattutto grazie a un primo tempo in cui gli uomini di Juric hanno spadroneggiato e messo alle corde un Cagliari stordito e mai pericoloso, almeno nei primi 45 minuti. La risposta degli isolani è arrivata nella ripresa: tardi, troppo tardi anche per riuscire a strappare un pareggio. Nel Grifone migliora l'intesa fra Taarabt e Galabinov, mentre Rastelli dovrà curare molto la fase difensiva e lavorare molto su van der Wiel, apparso fisicamente in affanno alla prima partita con la maglia del Cagliari.
La partita si sblocca presto: al minuto 8 Ionita perde pallone a metà campo, Taarabt trova il corridoio giusto per servire Galabinov, che solo davanti a Cragno non sbaglia: 0-1. Risposta sarda affidata a una girata di Farias, esteticamente bella ma poco efficace. Poi è ancora Genoa: in due occasioni (casi in cui la difesa del Cagliari è tutt'altro che perfetta) si ripete lo schema del gol, con l'assist di Taarabt per Galabinov, ma il bulgaro prima angola troppo e poi trova l'ottima risposta di Cragno; il portiere si supera anche pochi minuti dopo, alla mezz'ora, quando si stende e devia in angolo un insidioso colpo di testa di Rossettini. L'insistente attacco dei Grifone, e l'immobilismo generale del Cagliari, partoriscono poco dopo il raddoppio degli ospiti: Taarabt ha tutto il tempo di dialogare con Rigoni e, indisturbato, di calciare dal limite dell'area: palla nell'angolino, niente da fare per Cragno, 0-2 al minuto 35.
La ripresa comincia senza uno spento van der Wiel: Rastelli lo lascia negli spogliatoi e inserisce Faragò. Ed i risultati si vedono subito: il centrocampista calabrese serve il primo cross della partita a Pavoletti, che stacca su Izzo e batte Perin: minuto 48, 1-2, partita riaperta. Il Genoa non vuole farsi sfuggire la gara e cerca subito di ristabilire la distanza con il solito Taarabt: bella azione personale dell'ex Milan, buona, ancora una volta, la respinta di Cragno. Il portiere ha il tempo di respingere di piede un'altra conclusione di Galabinov prima di uscire, infortunato: al suo posto entra Rafael. A un quarto d'ora dalla fine il Genoa fa il terzo: angolo di Veloso, spizzata di Rosi che carambola sulla testa di Rigoni e palla in rete. Sembra finita, ma due minuti dopo riecco il Cagliari: tocco di mano in area di Veloso, Massa assegna il rigore con l'aiuto del VAR: sul dischetto va Joao Pedro: tiro centrale, Perin spiazzato e partita riaperta a 11 minuti dalla fine. Ma non basta: a fine partita, fra i fischi della Sardegna Arena, festeggia il Genoa.