Quando l'Atalanta si rende pericolosa, lui risponde presente. Ottimo specialmente nel primo tempo su un tiro insidioso di Dramè.
Quando l'Atalanta si rende pericolosa, lui risponde presente. Ottimo specialmente nel primo tempo su un tiro insidioso di Dramè.
In una giornata ottima per i suoi due compagni di reparto si ritrova insolitamente in ombra. Nessuna sbavutura grave, ma un leggero affanno nelle marcature su Petagna che pesa sulla valutazione complessiva.
Indubbiamente il migliore tra gli uomini di Sousa. Nel primo tempo è l'unico che cerca di salvare il risultato, riuscendoci in ben due occasioni con interventi al limite del miracoloso. Nel momento di maggior difficoltà prende per mano la squadra con una personalità rara, e se la Fiorentina continua ad aver subito zero gol in casa in questo campionato tanto del merito è suo.
Sulla sua fascia Conti e Gomez fanno il bello e il cattivo tempo, e quando si tratta di spingere per tentare il cross la sua mancanza di idee sul da farsi è al limite dell'imbarazzante. Nella ripresa Sousa lo richiama giustamente in panchina per Tello.
Sulla sua fascia Conti e Gomez fanno il bello e il cattivo tempo, e quando si tratta di spingere per tentare il cross la sua mancanza di idee sul da farsi è al limite dell'imbarazzante. Nella ripresa Sousa lo richiama giustamente in panchina per Tello.
Difensore esuberante e fisicamente imponente, viene confermato da titolare e non delude. Bravo nelle chiusure e non timido al momento di spingere, potrebbe essere davvero l'uomo giusto per completare il terzetto difensivo viola.
Il peggiore tra tutti i giocatori scesi in campo oggi. Lento, macchinoso, privo di idee: da lui dovrebbe passare il gioco della Fiorentina ma nella realtà dei fatti è proprio lui ad ostacolarlo. Sousa lo lascia colpevolmente in campo per 90', ma di fatto regala un giocatore agli avversari.
Gioca attivamente i primi venti minuti di gara per poi scomparire. Dovrebbe essere l'uomo in grado di collegare la mediana all'attacco, ma gli spunti sono pochi e la presenza nel gioco quasi nulla.
Gioca attivamente i primi venti minuti di gara per poi scomparire. Dovrebbe essere l'uomo in grado di collegare la mediana all'attacco, ma gli spunti sono pochi e la presenza nel gioco quasi nulla.
Entra nel secondo tempo per dare più energia a un centrocampo poco brillante. Sfiora il gol dopo poco con un tiro dalla distanza, e rivitalizza una linea mediana messa in difficoltà dalla prestazione di Badelj.
Letteralmente assente dal campo nel corso del primo tempo, si risveglia a tratti nel secondo ed è lui che serve sulla testa di Kalinic il pallone per la miglior occasione da gol viola. Nel complesso ancora una volta una prestazione insufficiente che sottolinea quanto sia difficile attualmente per il 10 viola incidere concretamente sulla partita.
Viste le lacune di Milic Sousa decide di rinunciare del tutto a coprire sulla fascia sinistra inserendo il ben più offensivo esterno spagnolo. Uno dei pochi viola a non sfigurare oggi tolto il pacchetto difensivo, dimostra di aver finalmente trovato una dimensione che sembrava lontanissima solo qualche settimana fa.
La giornata-no di Badelj lo costringe agli straordinari in fase di costruzione. Non è il suo compito e quindi non è impeccabile, e soprattutto non verticale, ma garantisce comunque una certa circolazione del pallone che altrimenti sarebbe del tutto assente.
Neanche il suo inserimento a fianco di Kalinic riesce a sbloccare la Fiorentina in zona gol. Spesso rimane fuori dalle linee di gioco viola e non riesce mai a essere incisivo sotto porta. Esperimento rimandato.
Come spesso succede negli ultimi mesi la sua partita è ottima sul versante dei movimenti, della pressione sui difensori avversari e della creazione degli spazi, ma tragica su quello del segnare. Purtroppo per lui e per la Fiorentina, però, il suo ruolo è quello di segnare, e due errori sotto porta a portiere praticamente battuto sono il vero oggetto di valutazione.
Come spesso succede negli ultimi mesi la sua partita è ottima sul versante dei movimenti, della pressione sui difensori avversari e della creazione degli spazi, ma tragica su quello del segnare. Purtroppo per lui e per la Fiorentina, però, il suo ruolo è quello di segnare, e due errori sotto porta a portiere praticamente battuto sono il vero oggetto di valutazione.
La sua Fiorentina è ormai un lontano ricordo di quella dell'inizio della sua esperienza in Italia. Azzerata la verticalità, scomparse le idee, diventata impalpabile la presenza sotto porta, per l'allenatore portoghese sarà difficile rialzarla dall'anonimato in cui sembra essere sprofondata.
La sua Fiorentina è ormai un lontano ricordo di quella dell'inizio della sua esperienza in Italia. Azzerata la verticalità, scomparse le idee, diventata impalpabile la presenza sotto porta, per l'allenatore portoghese sarà difficile rialzarla dall'anonimato in cui sembra essere sprofondata.
Non sarà il più elegante dei portieri del nostro campionato, ma sicuramente non sta facendo rimpiangere Sportiello. Oggi una garanzia per la sua retroguardia.
Non sarà il più elegante dei portieri del nostro campionato, ma sicuramente non sta facendo rimpiangere Sportiello. Oggi una garanzia per la sua retroguardia.
Impressionante specialmente nella prima metà di gara, quando l'Atalanta sfonda spesso e volentieri sulla fascia destra grazie al predominio territoriale da lui garantito. Grande corsa, buon piede, viste le lacune nel ruolo potrebbe sicuramente essere preso in considerazione per diventare il terzino destro della Nazionale del futuro.
Si esibisce nella sua partita consueta: tanta corsa, qualche cross, troppa irruenza negli interventi che gli costa, anche oggi, un cartellino giallo. Graziato dall'arbitro nel finale su un fallo che gli sarebbe dovuto costare un giusto cartellino rosso.
Ha pochi compiti, ma non ne sbaglia neanche uno. Fondamentale in copertura e impeccabile nei movimenti in chiusura, la sua prestazione è ottima, in linea con quella di buona parte del reparto arretrato nerazzurro.
Uno dei migliori in campo dei nerazzurri. Preciso e pulito negli interventi, guida la retroguardia dell'Atalanta a un'ottima prestazione difensiva, annullando l'esperimento della doppia punta di Sousa.
Uno dei migliori in campo dei nerazzurri. Preciso e pulito negli interventi, guida la retroguardia dell'Atalanta a un'ottima prestazione difensiva, annullando l'esperimento della doppia punta di Sousa.
Sicuramente il peggiore in campo dei bergamaschi. Frivolo nel possesso palla e spesso in ritardo negli interventi, subisce molto lo scontro con Babacar e infatti, complice anche il cartellino giallo, viene sostituito all'intervallo da Gasperini.
Pimpante soprattutto nella prima metà di gara, sconfina spesso a destra dove Milic si dimostra lacunoso e fallace. Ottimo nell'intesa con Petagna, è sfortunato sotto porta, ma nel complesso la sua partita è più che buona.
Pimpante soprattutto nella prima metà di gara, sconfina spesso a destra dove Milic si dimostra lacunoso e fallace. Ottimo nell'intesa con Petagna, è sfortunato sotto porta, ma nel complesso la sua partita è più che buona.
Prestazione buona davanti ai suoi ex-tifosi per lo sloveno, impegnato in un'asfissiante marcatura a uomo secondo le indicazioni di Gasperini. Nella ripresa è in evidente affanno sul piano fisico e così viene richiamato in panchina per Gagliardini.
Non è certo il migliore del suo reparto, ma non sfigura nel confronto col centrocampo avversario. Bravo nella marcatura a uomo studiata da Gasperini, si dimostra un po' deficitario al momento di portare il pallone dalla linea mediana alla trequarti.
Altra buona prestazione per il giovane ex-Cesena che conferma anche oggi la buona impressione fatta, a prescindere dai gol segnati, a inizio campionato. Esplosivo e dotato di un'intelligenza tattica non indifferente, cala alla distanza ma è uno dei protagonisti della buona partita odierna dell'Atalanta.
Altra buona prestazione per il giovane ex-Cesena che conferma anche oggi la buona impressione fatta, a prescindere dai gol segnati, a inizio campionato. Esplosivo e dotato di un'intelligenza tattica non indifferente, cala alla distanza ma è uno dei protagonisti della buona partita odierna dell'Atalanta.
Si dimostra una delle più felici intuizioni di Gasperini. Impressionante sul piano fisico, dà non pochi problemi a Gonzalo Rodriguez, non certo l'ultimo arrivato, e sembra essere sempre in grado di farsi trovare al momento giusto nel posto giusto. Difficile che Pinilla e Paloschi riescano a riprendersi il posto.
Si dimostra una delle più felici intuizioni di Gasperini. Impressionante sul piano fisico, dà non pochi problemi a Gonzalo Rodriguez, non certo l'ultimo arrivato, e sembra essere sempre in grado di farsi trovare al momento giusto nel posto giusto. Difficile che Pinilla e Paloschi riescano a riprendersi il posto.
Schiera un'Atalanta ordinata e impeccabile nel recupero alto del pallone. Opta per marcature a uomo a centrocampo e scarican sulle fasce laterali i compiti di costruzione del gioco, due intuizioni che si dimostrano vincenti. Perde la scommessa Caldara, ma è bravo a rimediare all'intervallo, mentre è tutto merito suo l'esplosione di un impressionante Petagna.