Il Bologna chiude il suo match con solamente tre tiri nello specchio della sua porta, neanche troppo insidiosi. Per l'argentino l'importante è restare concentrato e riesce a portare a termine il compito senza troppi patemi. Anche troppo spettacolare in alcune uscite, ma anche questo è servito a dare sicurezza e serenità alla propria retroguardia.
Entra per l'infortunato Stryger Larsen, aiuta i compagni di squadra ad alleggerire la pressione del Bologna, facendo leva sulla sua buona fisicità.
Inizialmente va in leggera difficoltà contro gli esterni offensivi bolognesi, poi la sua prestazione cresce di livello riuscendo ad arginare con carattere le iniziative avversarie. Dopo l'infortunio di Larsen viene spostato sulla fascia e ne approfitta per farsi qualche sgroppata, senza tuttavia farsi cogliere di sorpresa dagli avversari.
Inizialmente va in leggera difficoltà contro gli esterni offensivi bolognesi, poi la sua prestazione cresce di livello riuscendo ad arginare con carattere le iniziative avversarie. Dopo l'infortunio di Larsen viene spostato sulla fascia e ne approfitta per farsi qualche sgroppata, senza tuttavia farsi cogliere di sorpresa dagli avversari.
Partita concreta quella dell'esterno friulano, preciso in entrambe le fasi di gioco. Il Bologna vorrebbe attaccare sfruttando i suoi esterni di talento, lui in fase di non possesso si abbassa quasi fino sulla linea di difesa per aiutare i compagni di squadra. Quando poi i friulani riescono a recuperare la sfera si getta senza pensarci troppo nella metà campo avversaria, aggredendo gli spazi liberi, come nell'occasione in cui scodella il cross per la testa di Okaka per la rete dell'1-0.
Ingaggia un duello tutto fisico con Santander riuscendo spesso ad uscirne vincitore. Qualche errore di troppo quando si tratta di iniziare a costruire la manovra con scelte sbagliate ed errori di misura.
Ingaggia un duello tutto fisico con Santander riuscendo spesso ad uscirne vincitore. Qualche errore di troppo quando si tratta di iniziare a costruire la manovra con scelte sbagliate ed errori di misura.
Il brasiliano conferma il suo processo di crescita. Il Bologna basa il suo gioco sull'estro dei propri esterni offensivi, lui riesce a controllare il proprio avversario diretto senza andare troppo in difficoltà. Prova a far valere le proprie capacità aeree anche nell'area di rigore rossoblu senza però riuscire ad incidere.
Tudor gli affida ancora le chiavi del centrocampo, l'ex Palermo ripaga le scelte del tecnico con una prestazione solida. Nonostante la grande pressione dei centrocampisti avversari il numero 8 bianconero mantiene le calma facendo girare il gioco in maniera intelligente.
Partita di lotta in mezzo al campo contro due mastini come Dzemaili e Medel. Questo dispendio fisico lo rende meno lucido nel finale di partita quando avrebbe qualche occasione per incidere sul punteggio, peccato che sprechi queste chances con scelte errate.
Partita ruvida soprattutto in mezzo al campo, match ideale per le doti atletiche del numero 6 friulano. La lotta con Dzemaili e Medel è senza esclusione di colpi, però quando si tratta di costruire la manovra vengono fuori tutte le sue pecche balistiche. Avrebbe anche l'occasione di sfoderare il suo potente tiro dalla distanza, ma proprio un secondo prima di calciare mette male il piede d'appoggio scivolando e dunque finendo col perdere in precisione.
Molto bene nella prima frazione di gioco quando scende con discreta continuità nella metà campo avversaria. Decisamente meno propositivo nel secondo tempo, anche per la grande pressione del Bologna nella metà campo friulana.
Entra con un buon piglio facendosi vedere in contropiede, tuttavia spreca le occasioni che gli capitano con tiri che non inquadrano mai lo specchio della porta di Skorupski.
Schierando in un ruolo ibrido a metà tra la seconda punta ed il trequartista l'ex Palermo riesce spesso a trovare il varco giusto tra le linee per dialogare con i compagni di squadra, creando anche diverse occasioni importanti.
Nella conferenza stampa di presentazione Tudor aveva sottolineato l'importanza dell'attaccante scuola Roma. Lui ripaga le dolci parole del mister con una prestazione importante condita con la rete dell'1-0. Nestorovski agisce praticamente da seconda punta e lui è bravo a farsi sempre pronto a dialogare mettendo a disposizione la propria fisicità per aprire i varchi per i compagni.
La sua squadra veniva da un periodo particolarmente non facile, nonostante questo il tecnico non si è lasciato abbattere ed ha continuato ad applicare la sua filosofia. Il risultato ha ripagato questa scelta e con il rientro di De Paul il futuro ora sembra certamente più roseo.
I padroni di casa chiudono il match con soli tre tiri nello specchio. Sulla conclusione di Okaka il polacco non può nulla, mentre nelle altre due situazioni si disimpegna senza eccessive difficoltà.
I padroni di casa chiudono il match con soli tre tiri nello specchio. Sulla conclusione di Okaka il polacco non può nulla, mentre nelle altre due situazioni si disimpegna senza eccessive difficoltà.
Troppo in ritardo il suo intervento su Okaka in occasione della rete che decide il match. Nonostante nella seconda frazione riesca a compiere diverse chiusure importanti il suo errore pesa troppo nell'economia del match e del risultato.
Il movimento di Nestorovski lo mette spesso in difficoltà, costringendolo ad uscire dalla propria zona di competenza ed aprendo i varchi per le mezz'ali friulane.
Anche quando dovrebbe spingere sembra troppo impensierito a curare la fase difensiva non spingendo né supportando lo sviluppo della manovra rossoblu. Inoltre ha un po' di responsabilità sulla rete realizzata dall'Udinese, facendosi cogliere fuori posizione e lasciando troppo spazio per crossare a Larsen.
In una partita tanto fisica l'esperto centrocampista ex Inter si trova decisamente a suo agio. Dispensa tackles come fossero caramelle, strappando numerosi palloni dai piedi degli avversari e differentemente da Dzemaili gestendoli anche con un discreto risultato.
In una partita tanto fisica l'esperto centrocampista ex Inter si trova decisamente a suo agio. Dispensa tackles come fossero caramelle, strappando numerosi palloni dai piedi degli avversari e differentemente da Dzemaili gestendoli anche con un discreto risultato.
In una partita tanto fisica l'esperto centrocampista ex Inter si trova decisamente a suo agio. Dispensa tackles come fossero caramelle, strappando numerosi palloni dai piedi degli avversari e differentemente da Dzemaili gestendoli anche con un discreto risultato.
Nella sfida tra due delle squadre più spigolose dell'intero campionato lui non poteva che trovarsi a suo agio. Da buon capitano lotta per i propri colori, scontrandosi con i centrocampisti avversari e cercando di dettare i ritmi alla manovra dei rossoblu. Lo sforzo profuso in fase di non possesso lo rende meno lucido quando si tratta di iniziare a costruire la manovra.
Schierato ancora una volta nel ruolo di esterno difensivo si fa apprezzare soprattutto nel finale del primo tempo per qualche iniziativa interessante palla al piede. Nella seconda frazione quando dovrebbe aumentare ulteriormente i propri giri del motore sparisce un po' dal gioco.
Schierato ancora una volta nel ruolo di esterno difensivo si fa apprezzare soprattutto nel finale del primo tempo per qualche iniziativa interessante palla al piede. Nella seconda frazione quando dovrebbe aumentare ulteriormente i propri giri del motore sparisce un po' dal gioco.
In una partita decisamente spigolosa lui dovrebbe sfruttare la propria esperienza per non finire travolto dal nervosismo generale. Invece dopo un match decisamente sotto tono peggiora la sua situazione facendosi espellere dopo che il match si era già concluso.
Entra e riesce a dare subito la scossa alla manovra offensiva del Bologna con un bel cross non sfruttato da Olsen. Nei minuti a sua disposizione prova a mettere il suo talento a disposizione della squadra ma i compagni non sembrano essere alla sua altezza.
La difesa dell'Udinese è brava a rinculare ogni volta che lui entra in possesso della sfera. Esce nella ripresa per permettere ai felsinei di dare maggior peso al proprio attacco, risultando comunque l'uomo dei rossoblu a creare le maggiori occasioni.
l talentino dei rossoblu non riesce a trovare continuità di rendimento all'interno del match, accendendosi in rarissime occasioni. Giornata poco positiva dunque per l'aspetto offensivo del gioco ed ancora peggio in quella di non possesso, il numero 7 non ripiega praticamente mai lasciando i compagni di squadra in balia delle iniziative degli esterni avversari.
La difesa dell'Udinese gli mette la museruola fin dai primissimi secondi di gioco, riesce giusto a fare qualche sponda ma niente di più, sprecando anche i pochi cross interessanti che piovono dalle sue parti.
Entra per un Orsolini irriconoscibile e per rimanere in tema spreca clamorosamente il primo pallone che tocca, deviando in maniera goffa un bel cross di Palacio. L'errore però non lo abbatte e successivamente si rende protagonista di qualche iniziativa pregevole anche se finisce con lo specchiarsi nella propria bravura qualche volta di troppo.
Entra per un Orsolini irriconoscibile e per rimanere in tema spreca clamorosamente il primo pallone che tocca, deviando in maniera goffa un bel cross di Palacio. L'errore però non lo abbatte e successivamente si rende protagonista di qualche iniziativa pregevole anche se finisce con lo specchiarsi nella propria bravura qualche volta di troppo.
Questa dovrebbe essere la partita ideale per far valere le qualità combattive della propria squadra, invece i rossoblu finiscono solo con il farsi innervosire senza concludere pericolosamente dalle parti di Musso. La sua assenza in questo caso ha sicuramente avuto un gran peso sul risultato finale. Il Bologna e tutto il calcio italiano ha bisogno che torni presto sulla sua panchina.
