Sesta vittoria consecutiva: non era mai successo che il Napoli cominciasse così bene un campionato. 6 partite, 18 punti, e rispetto all'anno scorso una consapevolezza che impressiona. Facile pensare che 365 giorni fa una partita come quella di oggi sarebbe finita in pareggio: oggi, invece, c'è la rabbia e il carattere di chi sa di poter arrivare fino in fondo, di chi non vuole arrendersi. Una corazzata che non si ferma neanche davanti a un'ottima Spal: la squadra di Semplici ha giocato una buona partita, senza sfigurare contro un avversario sicuramente più forte: ottime premesse in ottica salvezza.
Nessuna sorpresa nella squadra di Semplici: Lazzari e Mora vincono i ballottaggi con Mattiello e Grassi, in attacco coppia Borriello-Antenucci. Sorprese, invece, da parte napoletana: il turnover di Sarri, che schiera dal primo minuto Maksimovic, Diawara e Zielinski al posto di Albiol, Jorginho e Allan, non tocca Dries Mertens: il belga, che alla vigilia era in ballottaggio con Milik, parte dal primo minuto, con Insigne e Callejon.
E, nonostante il periodo-no, dal primo minuto c'è anche Marek Hamsik: il capitano del Napoli è protagonista della prima occasione della partita, al 6': Lazzari e Schiattarella non si capiscono, Insigne trova Hamsik, lo slovacco ha spazio, entra in area e conclude: Gomis respinge in angolo. Ad andare in vantaggio, però, è la Spal: Antenucci lavora il pallone al limite dell'area, lo appoggia all'accorrente Schiattarella: diagonale forte e preciso dal limite dell'area, Reina battuto e ferraresi in gol al 13'. Ma dura meno di un minuto: poi è Callejon a lavorare un buon pallone per Insigne, che trova il varco giusto per battere Gomis e pareggiare. Di fatto, al gol dell'attaccante della nazionale finiscono le emozioni del primo tempo: la Spal si difende con ordine, senza rinunciare ad allungarsi in fase di possesso palla ma Reina non corre grandi problemi; il pallino del gioco è in mano napoletana, ma i primi 45 minuti si chiudono senza occasioni vere da segnalare.
Cambia poco nella prima metà del secondo tempo: la Spal gioca una buona partita, non si chiude e basta, si fa rispettare; e il Napoli, almeno nella prima fase, non è efficace come al solito. Poi entra Milik al posto di Zielinski, gli equilibri cambiano e la squadra di Sarri passa in vantaggio: cross di Ghoulam, Callejon si inserisce benissimo, colpisce di testa e fa 1-2. Altre due occasioni a stretto giro: prima un cross fotocopia di Ghoulam, ci arriva Milik ma Gomis respinge; poi Mertens sfrutta un'indecisione difensiva della Spal, si inserisce palla al piede e calcia: Gomis devia in angolo. Nel momento migliore, ecco l'ingenuità: Rog, appena entrato, atterra Viviani al limite dell'area: punizione che lo stesso centrocampista trasforma, approfittando dell'indecisione di Reina: minuto 78, 2-2. Cinque minuti dopo, Ghoulam decide che non può finire così: l'algerino parte palla al piede da centrocampo, salta tre avversari, arriva al limite dell'area e di destro, non il suo piede, fa partire un tiro preciso che si infila alla sinistra di Gomis. Sul finale, la nota stonata per Sarri: Milik fa un movimento sbagliato, si accascia a terra, si tiene il ginocchio: è il destro (l'anno scorso si era infortunato al sinistro) e lascia il Napoli in dieci. Ma la squadra di Sarri resiste fino alla fine, e mantiene il primo posto a punteggio pieno.