Altra prestazione super, stasera persino clamorosa: tre parate decisive, due su Correa e una su Bastos. Tutte dal coefficiente di difficoltà elevato. Tre punti che portano decisamente la sua firma
- D'ambrosio 23’
L'esordio 2.0 con la maglia dell'Inter è da brividi: contro c'è un velocista come Lazzari. Alla fine succede quello che era ampiamente preventivabile: i due si annullano in fase di spinta. O meglio, non del tutto. Perché da un suo preciso traversone arriva il gol di D'Ambrosio del definitivo 1-0
Forse troppo sottovalutato, in realtà sa sempre farsi trovare pronto, sia da centrale nei tre dietro sia da esterno destro a cinque. Pronto come stasera, sul cross di Biraghi per la rete di testa che decide la partita. Nota positiva per Conte: affidabilità e rendimento alto
La prima volta contro la sua ex squadra è da ricordare: non sbaglia una sola chiusura, nell'uno contro uno è insuperabile e amministra con grande diligenza le ripartenze da dietro. Impeccabile
Come Godin, lavora molto bene in fase di copertura e non concede sbavature. Perde qualcosina quando ha la palla tra i piedi ed è chiamato a far partire la manovra da dietro, nel complesso tuttavia se la cava molto bene contro la rapidità degli attaccanti laziali
Esperienza e classe da vendere, un paio di volte in affanno nell'arco di 90 minuti giocati comunque con grande solidità. Sembra che giochi nella difesa dell'Inter da 10 anni: automatismi pressoché perfetti
Dei centrocampisti nerazzurri è quello che va più in difficoltà e lo testimoniano i tanti appoggi errati e gli inserimenti che, di fatto, non ci sono. Non a caso Conte lo toglie dopo meno di un'ora per dare spazio a Sensi
Tocca più di 100 palloni, ormai non è una notizia. La sua però è una partita senza acuti, senza errori particolari ma anche all'asciutto da giocate degne di nota. Può fare meglio in ottica bonus, resta comunque il perno centrale di questa Inter
Impegnato a dovere specie nel primo tempo contro il centrocampo fisico e tecnico della Lazio, nella ripresa sale in cattedra caricandosi la squadra sulle spalle e mettendoci una voglia e una cattiveria agonistica da predestinato. Più che promosso, nonostante un gol mancato (Strakosha in uscita lo disinnesca)
Impegnato a dovere specie nel primo tempo contro il centrocampo fisico e tecnico della Lazio, nella ripresa sale in cattedra caricandosi la squadra sulle spalle e mettendoci una voglia e una cattiveria agonistica da predestinato. Più che promosso, nonostante un gol mancato (Strakosha in uscita lo disinnesca)
Entra in campo per dare maggior dinamismo e qualità dalla mediana in su, fa il suo lavoro dignitosamente pur senza avere occasioni limpide negli ultimi 30 metri. Tassello di affidabilità e in costante crescita
Lavoro preziosissimo di sponda, usa il fisico in maniera ideale lottando come un leone con i tre centrali della Lazio. Gara per lui per nulla facile, ha però il merito di mettersi egregiamente al servizio della squadra. Vicino al gol con un tiro da fuori nel primo tempo, cala alla distanza e non si rende ulteriormente pericoloso
Lavoro preziosissimo di sponda, usa il fisico in maniera ideale lottando come un leone con i tre centrali della Lazio. Gara per lui per nulla facile, ha però il merito di mettersi egregiamente al servizio della squadra. Vicino al gol con un tiro da fuori nel primo tempo, cala alla distanza e non si rende ulteriormente pericoloso
Entra in campo nel finale col compito di tenere su la palla e, magari, timbrare il 2-0. L'intesa con Sanchez è quanto meno rivedibile, ha anche una facile chance per segnare ma non trova lo specchio da ottima posizione
Entra in campo nel finale col compito di tenere su la palla e, magari, timbrare il 2-0. L'intesa con Sanchez è quanto meno rivedibile, ha anche una facile chance per segnare ma non trova lo specchio da ottima posizione
Cinque vittorie su cinque, quattro clean sheet e prova di forza enorme contro un avversario temibile. L'impatto sul mondo nerazzurro è stato impressionante
Cinque vittorie su cinque, quattro clean sheet e prova di forza enorme contro un avversario temibile. L'impatto sul mondo nerazzurro è stato impressionante
Cinque vittorie su cinque, quattro clean sheet e prova di forza enorme contro un avversario temibile. L'impatto sul mondo nerazzurro è stato impressionante
Il doppio intervento al 61' vale da solo il prezzo del biglietto: uscita provvidenziale su Barella, parata di piede in extremis su Politano. Pronto al momento giusto, obiettivamente impossibile parare il colpo di testa ravvicinato di D'Ambrosio
Il doppio intervento al 61' vale da solo il prezzo del biglietto: uscita provvidenziale su Barella, parata di piede in extremis su Politano. Pronto al momento giusto, obiettivamente impossibile parare il colpo di testa ravvicinato di D'Ambrosio
Il duello titanico con Lukaku non è da tutto, lui ne esce da vero leader e ancora una volta si conferma tra i migliori centrali in circolazione. Normale soffrire un po' gli uno contro uno con Politano, Lautaro e Sanchez, resta però un'altra prova molto positiva, seppur non corredata da punti conquistati
Un po' a sorpresa, il migliore nella difesa della Lazio insieme con Acerbi. Nell'uno contro uno è quasi ingiocabile, vince tantissimi duelli e se non fosse stato per Handanovic avrebbe persino trovato la rete dell'1-1 con un bel piazzato rasoterra da dentro l'area
Tiene bene la posizione e non rischia quasi nulla nel primo tempo, nell'ultima mezz'ora la Lazio cala e sembra non crederci più e lui è quello che soffre maggiormente le iniziative degli attaccanti nerazzurri. Prova comunque tutto sommato sufficiente
Tiene bene la posizione e non rischia quasi nulla nel primo tempo, nell'ultima mezz'ora la Lazio cala e sembra non crederci più e lui è quello che soffre maggiormente le iniziative degli attaccanti nerazzurri. Prova comunque tutto sommato sufficiente
Da regista puro prima, da mezz'ala poi, il rendimento resta lo stesso: onesto, ma niente di più. Bene a tratti, un po' calante in altri. Partita di sostanza senza particolari azioni o gesti tecnici rilevanti
Come l'anno scorso si lascia andare a una prova dalle sue facce: ampiamente sufficiente nel primo tempo, quando orchestra bene la manovra offensiva e nei duelli aerei è dominante, assente ingiustificato nella ripresa, in cui non lascia alcuna traccia di sé. Finisce con una sostituzione e qualche rimpianto di troppo
Come l'anno scorso si lascia andare a una prova dalle sue facce: ampiamente sufficiente nel primo tempo, quando orchestra bene la manovra offensiva e nei duelli aerei è dominante, assente ingiustificato nella ripresa, in cui non lascia alcuna traccia di sé. Finisce con una sostituzione e qualche rimpianto di troppo
Deliziosa tecnica al servizio della squadra, nel primo tempo molte delle azioni pericolose della Lazio partono dai suoi piedi. Avrebbe meritato di giocarla tutta, evidentemente Inzaghi lo toglie dal campo per dare più equilibrio. Ma alle sue improvvise invenzioni, francamente, non si potrebbe rinunciare mai. Specie quando si è sotto nel punteggio
Deliziosa tecnica al servizio della squadra, nel primo tempo molte delle azioni pericolose della Lazio partono dai suoi piedi. Avrebbe meritato di giocarla tutta, evidentemente Inzaghi lo toglie dal campo per dare più equilibrio. Ma alle sue improvvise invenzioni, francamente, non si potrebbe rinunciare mai. Specie quando si è sotto nel punteggio
Entra in campo con l'atteggiamento sbagliato, perdendo due palle banali nel giro di cinque minuti. Non da lui, evidentemente non c'era con la testa. Si riprende nel finale, quando però è troppo tardi per dare un aiuto in ottica rimonta
Entra in campo con l'atteggiamento sbagliato, perdendo due palle banali nel giro di cinque minuti. Non da lui, evidentemente non c'era con la testa. Si riprende nel finale, quando però è troppo tardi per dare un aiuto in ottica rimonta
Per caratteristiche è uno che spinge parecchio, ma lo stesso vale per Biraghi che è il suo diretto avversario. Risultato? Zero a zero, palla a centro. Non attentissimo sul traversone da cui nasce l'1-0
Ingresso in campo dopo la partita giocata in Europa League, la Lazio può ricavare molto dal suo talento. E in effetti si vede che ha potenziale, palesando una buona tecnica di base e quella giusta cattiveria nei contrasti. Se si deve salvare il salvabile, lui c'è ed è pronto a dare una mano
L'esordio dal primo minuto in campionato con la Lazio non è affatto da ricordare: responsabilità palesi e marchiane sul gol di D'Ambrosio in cui si fa sovrastare nel duello aereo. Un paio di buoni cross è tutto ciò che di positivo riesce a offrire nella sua partita onestamente insufficiente e appesantita da quell'errore decisivo
Di gran lunga l'uomo più pericoloso della Lazio nell'amara serata milanese. Due volte a un soffio dal gol, il suo problema ha però un nome e un cognome precisi: Samir Handanovic. Lo sloveno è fenomenale nel negargli la rete. Rete che avrebbe comunque potuto trovare facilmente: scavetto inutile nel primo tempo, colpo di testa da pochi metri nel secondo. Delizia per gli occhi, ma poco concreto sotto porta
Di gran lunga l'uomo più pericoloso della Lazio nell'amara serata milanese. Due volte a un soffio dal gol, il suo problema ha però un nome e un cognome precisi: Samir Handanovic. Lo sloveno è fenomenale nel negargli la rete. Rete che avrebbe comunque potuto trovare facilmente: scavetto inutile nel primo tempo, colpo di testa da pochi metri nel secondo. Delizia per gli occhi, ma poco concreto sotto porta
Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo, ma la foga svanisce in poco tempo. Incolore e inconcludente nelle poche palle giocabili che ottiene, è evidente che non era la serata giusta per tanti motivi per incidere come sa fare
Entra in campo con la voglia di spaccare il mondo, ma la foga svanisce in poco tempo. Incolore e inconcludente nelle poche palle giocabili che ottiene, è evidente che non era la serata giusta per tanti motivi per incidere come sa fare
Nello stretto e nell'intesa con Correa è semplicemente fantastico: riesce a far ammattire l'intera difesa dell'Inter e a tratti è ingiocabile. Manca però sempre qualcosa in fase realizzativa: quello che a conti fatti dovrebbe essere il suo mestiere primario. Ad ogni modo, ideale per il gioco di Inzaghi
La domanda principale che bisognerebbe fargli è: al di là dello screzio evidente (e comunque rientrato poco dopo), perché non far giocare Immobile dall'inizio in una partita difficile e 'pesante' come questa? Ma non è tutto: toglie dal campo un ottimo Caicedo, così come una colonna come Luis Alberto per inserire Leiva. Sinceramente scelte di difficile comprensione
La domanda principale che bisognerebbe fargli è: al di là dello screzio evidente (e comunque rientrato poco dopo), perché non far giocare Immobile dall'inizio in una partita difficile e 'pesante' come questa? Ma non è tutto: toglie dal campo un ottimo Caicedo, così come una colonna come Luis Alberto per inserire Leiva. Sinceramente scelte di difficile comprensione