Ottimo su Rossi e Salcedo prima, strepitoso su Hiljemark ed Omeonga poi. Sarà anche uno dei più vecchi portieri della Serie A, ma stasera salta da un palo all'altro come un ragazzino. Decisivo.
Ottimo su Rossi e Salcedo prima, strepitoso su Hiljemark ed Omeonga poi. Sarà anche uno dei più vecchi portieri della Serie A, ma stasera salta da un palo all'altro come un ragazzino. Decisivo.
Ottimo su Rossi e Salcedo prima, strepitoso su Hiljemark ed Omeonga poi. Sarà anche uno dei più vecchi portieri della Serie A, ma stasera salta da un palo all'altro come un ragazzino. Decisivo.
Quando parte sulla fascia è davvero difficile fermarlo, ma sulla sua prestazione pesano molto il gol sbagliato a pochi passi da Lamanna e la grande sofferenza in copertura quando Biraschi si sposta sul suo lato. Poteva fare di meglio.
Non fa vedere palla a Lapadula per oltre un'ora di gioco e sfiora anche il gol a venti minuti dal termine. Ordinato e compatto in quasi tutte le chiusure, riscatta stasera un bel po' di prestazioni opache.
Non fa vedere palla a Lapadula per oltre un'ora di gioco e sfiora anche il gol a venti minuti dal termine. Ordinato e compatto in quasi tutte le chiusure, riscatta stasera un bel po' di prestazioni opache.
Entra per dare ordine al Benvento in fase di non possesso, e ci riesce particolarmente bene, rischiando forse un po' troppo su Lapadula in area a pochi minuti dal termine. Tutto è bene quel che finisce bene...
Partita di controllo e gestione delle forze. Soffre un pochino Rossi nel finale, ma nel complesso limita il gap tecnico notevole con un po' di mestiere. Non sarà un fenomeno, ma, almeno per stasera, il suo lo fa.
Prestazione molto fisica e diligente dal punto di vista tattico quella dell'ex-Arsenal, praticamente mai in difficoltà contro l'avversario diretto. La grinta che ci mette, poi, è quella di un ragazzino alle prime armi. Energico.
Il suo processo di involuzione, passato anche da una parentesi al Genoa lo scorso anno, continua senza sosta. Impreciso, falloso, sembra arrivare sempre un attimo dopo sul pallone. Urge riprendersi, se non vuole bruciare tutto il suo potenziale.
Un buon tiro dalla distanza, un paio di aperture interessanti e poco, poco altro. Svanisce per lunghi tratti della partita, nascondendosi all'ombra di Sandro, suo santo protettore. L'interesse del Genoa verso di lui è concreto, ma deve fare di più se vuole rimanere in A a discreti livelli.
Il centrocampo del Benevento è letteralmente rinato dal suo arrivo in squadra: ha esperienza, leadership ed un'intelligenza tattica che poco ha a che vedere con queste posizioni di classifica. Se poi ci mette anche impegno e grinta, è dura per tutti.
Tanto fumo, poco arrosto. Il talento sicuramente c'è, la fisicità è importante ed il comparto tecnico interessante, ma oggi mette davvero poco in campo. Sarà per la prossima.
Fa a sportellate più o meno con tutti, costringendo ad una marcatura più serrata i suoi diretti avversari, abituati sino a quel momento a gestire Parigini con più tranquillità. A conti fatti fa poco o nulla per la vittoria, ma la sua sola presenza in campo ha aperto spazi e partita.
Fa a sportellate più o meno con tutti, costringendo ad una marcatura più serrata i suoi diretti avversari, abituati sino a quel momento a gestire Parigini con più tranquillità. A conti fatti fa poco o nulla per la vittoria, ma la sua sola presenza in campo ha aperto spazi e partita.
Propositivo, disposto al sacrificio e tecnicamente molto dotato: Brignola ha tutto per sfondare in questo campionato. L'accelerazione bruciante, con cui spacca in due il Genoa ed al termine della quale serve a Diabatè il cioccolatino-partita, è tutta da gustare: il ragazzo è pronto.
Propositivo, disposto al sacrificio e tecnicamente molto dotato: Brignola ha tutto per sfondare in questo campionato. L'accelerazione bruciante, con cui spacca in due il Genoa ed al termine della quale serve a Diabatè il cioccolatino-partita, è tutta da gustare: il ragazzo è pronto.
Otto gol, in una squadra che al suo arrivo vedeva le porte avversarie solo col binocolo, sono un traguardo davvero importantissimo e di cui forse si è parlato troppo poco. Si dice sempre che, per salvarsi, occorre un attaccante da quindici reti: il Benevento lo ha trovato, peccato che sia arrivato troppo tardi.
La domanda a questo punto viene: cosa sarebbe stato del Benevento se avesse iniziato la stagione con questo piglio? Nessuno può dirlo, così come nessuno può dire che De Zerbi non abbia fatto un buon lavoro in Campania. La crescita continua.
Bravo su Djimsiti, ottimo sulla conclusione dalla distanza di Viola. Nulla può, invece, sul gol: lì neanche il miglior Perin avrebbe potuto fare qualcosa.
Bravo su Djimsiti, ottimo sulla conclusione dalla distanza di Viola. Nulla può, invece, sul gol: lì neanche il miglior Perin avrebbe potuto fare qualcosa.
Entra per un infortunio, esce per infortunio neanche un'ora dopo. Nel mentre, però, piazza diversi ottimi anticipi ed interventi in copertura preventiva. Dopo la sua uscita, il Genoa inizia a traballare un bel po', e non è un caso..
Entra per un infortunio, esce per infortunio neanche un'ora dopo. Nel mentre, però, piazza diversi ottimi anticipi ed interventi in copertura preventiva. Dopo la sua uscita, il Genoa inizia a traballare un bel po', e non è un caso..
Mezz'oretta di buona gamba e qualche spunto, poi il problema muscolare (solito) che lo mette KO: non è stata sicuramente una della sue stagioni più fortunate.
Mezz'oretta di buona gamba e qualche spunto, poi il problema muscolare (solito) che lo mette KO: non è stata sicuramente una della sue stagioni più fortunate.
La ruggine del lungo infortunio si sente eccome: va spesso e volentieri in affanno in marcatura e non è quasi mai preciso quando si tratta di impostare la manovra. Poco importa, l'importante è tornare in forma per la prossima stagione.
La ruggine del lungo infortunio si sente eccome: va spesso e volentieri in affanno in marcatura e non è quasi mai preciso quando si tratta di impostare la manovra. Poco importa, l'importante è tornare in forma per la prossima stagione.
Davvero una bella partita la sua: fa bene sia al centro della difesa sia, soprattutto, quando si sposta sull'out di destra dopo l'uscita di Rosi, mettendo in costante apprensione la difesa del Benevento ed il povero Letizia. Promosso.
Senza infamia e senza lode la partita del marocchino, che contiene molto bene Diabatè per larghi tratti della partita, salvo poi perdersi leggermente nel finale. La sua prestazione resta comunque sufficiente.
Peggiore in campo, senza se e senza ma. Il fisico è imponente ma la tecnica è davvero scabrosa: non azzecca quasi mai il passaggio giusto e rincorre spesso gli avversari (soprattutto Brignola in occasione del gol). Non esattamente la miglior scelta della carriera di Ballardini.
Lui e Cataldi rappresentano un po' le promesse non mantenute di questa partita: scuola Roma e Lazio, dopo la partenza dalla Capitale si sono persi sempre più. Oggi la solita partita, fatta di corsa e buone giocate alternate a momenti di vuoto. Solita partita, solita insufficienza.
Corre tanto e si sbatte ancor di più, questo è indubbio. Da lui, uno degli uomini di maggiore caratura di questa rosa, ci si aspetta comunque di più, ed oggi appare particolarmente spento, soprattutto nella metà campo offensiva, dove si divora un gol a tu per tu con Puggioni. Da rivedere.
Soffre moltissimo in copertura per tutta la partita, ed è uno dei giocatori del Genoa che si vede sfrecciare davanti Brignola in occasione del contropiede che decide la partita. In avanti fa davvero poco, anche se va vicino al gol partita con una sventola deviata da Puggioni in angolo. Forse è ancora troppo esile per questa Serie A: il Genoa dovrà pensare bene a cosa farne di lui.
Soffre moltissimo in copertura per tutta la partita, ed è uno dei giocatori del Genoa che si vede sfrecciare davanti Brignola in occasione del contropiede che decide la partita. In avanti fa davvero poco, anche se va vicino al gol partita con una sventola deviata da Puggioni in angolo. Forse è ancora troppo esile per questa Serie A: il Genoa dovrà pensare bene a cosa farne di lui.
Dopo alcune buone prestazioni, incappa oggi in una delle classiche partite anonime che fanno parte del processo di crescita dei giovani di talento. Ballardini lo richiama in panchina dopo un'ora di passaggi sbagliati e corse sonnecchianti. E da lì in poi il Genoa crea tanto, tanto in più.
Che il suo livello tecnico sia largamente superiore a quello di qualsiasi altro giocatore in campo, lo si capisce ogni singola volta che tocca il pallone. Peccato per quelle due o tre occasioni in cui è troppo impreciso per trovare il gol: sarebbe stato un altro pomeriggio in cui rinascere un altro po'.
Che il suo livello tecnico sia largamente superiore a quello di qualsiasi altro giocatore in campo, lo si capisce ogni singola volta che tocca il pallone. Peccato per quelle due o tre occasioni in cui è troppo impreciso per trovare il gol: sarebbe stato un altro pomeriggio in cui rinascere un altro po'.
Primo tempo da assenteista comunale, secondo da arruffone. Dopo l'ingresso di Rossi si rivitalizza improvvisamente, iniziando a fare a sportellate con la difesa, sfiorando anche il gol in un paio di circostanze. Il tacco con cui libera Hiljemark davanti a Puggioni è pregevole, ma la sua prestazione resta comunque insufficiente.
Primo tempo da assenteista comunale, secondo da arruffone. Dopo l'ingresso di Rossi si rivitalizza improvvisamente, iniziando a fare a sportellate con la difesa, sfiorando anche il gol in un paio di circostanze. Il tacco con cui libera Hiljemark davanti a Puggioni è pregevole, ma la sua prestazione resta comunque insufficiente.
Primo tempo da assenteista comunale, secondo da arruffone. Dopo l'ingresso di Rossi si rivitalizza improvvisamente, iniziando a fare a sportellate con la difesa, sfiorando anche il gol in un paio di circostanze. Il tacco con cui libera Hiljemark davanti a Puggioni è pregevole, ma la sua prestazione resta comunque insufficiente.
Entra per fare un po' di esperienza coi grandi e per poco non si scappa il primo gol in Serie A: un'ottima risposta di Puggioni gli nega una delle gioie più grandi della carriera. L'appuntamento, però, è solo rimandato...
Con una squadra salva è lecito fare qualche esperimento di formazione, ma forse oggi osa un po' troppo. Tenere in campo Cofie ed in panchina Rossi è stato sicuramente un errore: la classifica però gli dà tutte le ragioni per sbagliare.