Missione compiuta. Il Genoa batte 2 a 1 il Torino e blinda definitivamente la salvezza. Lo spettro del ritorno in B è spazzato via da Rigoni e Simeone.

Juric si affida a un prudente 3-5-2 per andare all'assalto dei tre punti. In difesa c'è Biraschi con Burdisso e Gentiletti, a centrocampo Lazovic e Laxalt esterni con Veloso in regia e Cofie al recupero palla. Rigoni libero di appoggiare Simeone e Palladino.

Mihajlovic, in tribuna per il secondo turno di squalifica, sceglie il 4-2-3-1 con Acquah e Baselli a centrocampo e Boyé, Iturbe e Ljajic in aiuto a Belotti. Panchina per l'ex Iago Falque.

Il Genoa per chiudere il discorso salvezza, il Toro per recuperare la dignità dopo il cappotto subito in casa dal Napoli. Motivazioni diverse che fanno la differenza nella prima frazione di gara. I padroni di casa fanno la partita, ma i ritmi sono bassi e gli errori tanti. Ci vuole un calcio di punizione di Veloso con tocco vincente da due passi di Rigoni per sbloccare il match e metterlo dalla parte rossoblù. Il primo tempo si chiude 1 a 0 e con 4 ammoniti.

Nella ripresa al Genoa bastano meno di dieci minuti per chiudere la pratica: al 54' Simeone riceve un cross sporco di Lazovic e deve solo insaccare da due passi a porta praticamente sguarnita. La partita praticamente finisce lì, Juric blinda la difesa con Munoz al posto di Rigoni e i Grifoni lasciano l'iniziativa agli ospiti che però non riescono a rendersi quasi mai pericolosi. Nel finale Ljajic si conquista una punizione la trasforma grazie anche alla deviazione di Veloso.

Termina 2 a 1 per il Genoa con un po' di paura, ma salvezza doveva essere e salvezza è stata.