Non può nulla sul gol da pochi passi di Pavoletti, si dimostra però preciso in tutte le altre occasioni, uscendo spesso come libero al limite della propria area di rigore sui numerosi lanci lunghi degli ospiti. Compie l'intervento più importante della partita nel primo tempo quando nega a Farias un gol a botta sicura.
Nel primo tempo annulla senza troppi problemi Pavoletti, tenendolo lontano dall'area di rigore anche nelle rare occasioni in cui il centravanti viene chiamato in causa. Sul gol si fa risucchiare fuori zona per chiudere sull'errato posizionamento dei compagni di reparto, quando il Cagliari suona la carica si fa trovare sempre pronto ad allontanare qualsiasi pericolo si crei nella sua zona.
Schierato a sorpresa sulla corsia di sinistra fa capire di non essere completamente a suo agio dovendo giocare con il piede invertito. Per questo limita al minimo indispensabile la sua prestazione, facendosi vedere molto raramente nella metà campo avversaria.
In occasione della rete del 3-0 è a dir poco perfetto, si invola con i tempi giusti sulla sua corsia e poi serve con precisione il connazionale Kownacki al centro dell'area di rigore. Nel secondo tempo corre un grande rischio lasciando troppo spazio a Farias che lo attacca alle spalle, riesce però a recuperare in tempo impedendo all'avversario di calciare a rete.
Aiutato dal ben più esperto Silvestre sfodera una prestazione da difensore già fatto e finito, solo una sbavatura sul gol degli ospiti, ma per il resto una giornata relativamente serena per il ventiduenne danese.
Nel primo tempo giganteggi di fronte agli impauriti avversari del Cagliari, quando però gli ospiti alzano il ritmo di gioco lui si fa cogliere alla sprovvista, sbagliando qualche appoggio di troppo e mettendo in difficoltà i propri compagni di squadra.
Anche quando la sua squadra appare in leggera difficoltà nella gestione della palla lui dimostra una grande personalità, abbassandosi molto vicino ai propri difensori per ricevere ed iniziare a costruire la manovra, anche con appoggi di prima per velocizzare l'uscita dalla propria metà campo.
Anche quando la sua squadra appare in leggera difficoltà nella gestione della palla lui dimostra una grande personalità, abbassandosi molto vicino ai propri difensori per ricevere ed iniziare a costruire la manovra, anche con appoggi di prima per velocizzare l'uscita dalla propria metà campo.
Si fa apprezzare soprattutto quando c'è da attaccare l'area avversaria, il suo inserimento per il secondo gol blucerchiato e con tempi perfetti, nel finale sfiora anche la gioia personale, cogliendo però la traversa a Cragno ampiamente battuto, per sua fortuna sulla respinta arriva Ramirez che insacca.
Riportato da Giampaolo nel suo ruolo naturale il talento belga ci mette meno di dieci minuti a trovare la sua prima rete in campionato. Sfrutta alla perfezione il passaggio di Quagliarella, controllando e liberandosi facilmente della marcatura di Ceppitelli prima di battere Cragno. Si piazza nello spazio che si crea tra le linee di difesa e di centrocampo per ricevere e giostrare al meglio il possesso.
Riportato da Giampaolo nel suo ruolo naturale il talento belga ci mette meno di dieci minuti a trovare la sua prima rete in campionato. Sfrutta alla perfezione il passaggio di Quagliarella, controllando e liberandosi facilmente della marcatura di Ceppitelli prima di battere Cragno. Si piazza nello spazio che si crea tra le linee di difesa e di centrocampo per ricevere e giostrare al meglio il possesso.
Entra al posto dell'infortunato Quagliarella, all'inizio appare un po' fuori partita, con l'andare dei minuti entra più nel vivo del gioco, fino a togliersi la soddisfazione personale di realizzare la rete del definitivo 4-1 con una potente conclusione dopo la respinta della traversa sul tiro di Linetty.
Mette lo zampino nelle tre reti sampdoriane prima di dover abbandonare il campo a seguito del calcione di Castan. Sull'uno a zero anticipa facilmente Pisacane prima di servire l'accorrente Praet, realizza il due a zero e da il là all'azione del momentaneo 3-0 lanciando in profondità Bereszy?ski. Macchia però la sua gara sbagliando un calcio di rigore che angola troppo cogliendo il palo.
Non possiamo definirlo certamente il nuovo Schick, i due hanno un ruolo decisamente diverso. Il polacco è infatti un finalizzatore che ama stare all'interno dell'area di rigore avversaria, dove può sfruttare le sue qualità fisiche e balistiche. Cragno non può nulla sulla sua conclusione da pochi passi.
Non possiamo definirlo certamente il nuovo Schick, i due hanno un ruolo decisamente diverso. Il polacco è infatti un finalizzatore che ama stare all'interno dell'area di rigore avversaria, dove può sfruttare le sue qualità fisiche e balistiche. Cragno non può nulla sulla sua conclusione da pochi passi.
Una partita importante per la sua squadra, determinata a non mollare il treno dell'Europa League. Lui la prepara nel migliore dei modi, dando ai suoi la carica giusta per decidere le sorti del match già nella prima frazione di gioco. Abile anche a non far crollare la tensione mentale della sua squadra dopo il momentaneo 3-1.
Una partita importante per la sua squadra, determinata a non mollare il treno dell'Europa League. Lui la prepara nel migliore dei modi, dando ai suoi la carica giusta per decidere le sorti del match già nella prima frazione di gioco. Abile anche a non far crollare la tensione mentale della sua squadra dopo il momentaneo 3-1.
Subisce 4 reti, ma evita che il passivo sia ampiamente più negativo. Rischia solamente nel primo tempo quando si fa deviare un rinvio di piede da Kownacki, poi dimostra una certa sicurezza anche sulle palle alte.
Entra al posto di un Castan decisamente poco sereno, riesce a far meglio del compagno di reparto, rischiando più volte di vedersi comminare un'ammonizione per l'eccessiva vigoria nei contrasti portati nei confronti degli avversari.
Non riesce mai ad incidere sull'andamento della partita, mostrando troppe difficoltà in fase di non possesso e scarsa propensione ad attaccare la metà campo avversaria, sfruttando i vuoti lasciati alle spalle di Bereszy?ski.
La sua centesima in Serie A è decisamente da dimenticare, arriva in ritardo su Quagliarella in occasione della seconda rete dei padroni di casa, poi dimostra un certo nervosismo quando rifila un calcione al capitano blucerchiato che gli vale il cartellino giallo, nella stessa situazione si fa cogliere fuori posizione favorendo l'inserimento sulla fascia di Bereszy?ski, nell'azione che diventerà poi il momentaneo 3-0.
Si fa saltare abbastanza facilmente da Praet in occasione della prima rete dei blucerchiati. Nel primo tempo rischia poi di naufragare assieme a tutti i compagni di reparto, meglio nella ripresa con Andreolli, quando palesa un po' più di sicurezza, ma i buoi erano ormai scappati dal recinto.
Non entra assolutamente in partita. Arriva in ritardo su Quagliarella sul primo gol, sbaglia un appoggio facile al 31' regalando un'altra occasione alla Sampdoria. Lopez lo sostituisce poco dopo la mezz'ora del primo tempo, motivando il cambio con un leggero problema fisico del difensore.
Lascia i suoi in 10 poco dopo la mezz'ora del secondo tempo. La prima ammonizione arriva già nella prima frazione di gioco per delle futili proteste, mentre il secondo cartellino giallo arriva per un colpo con l'avambraccio per un contrasto aereo con Ramirez. Il suo cartellino rosso annulla le tenue speranze degli uomini di Lopez di centrare una clamorosa rimonta.
Lascia i suoi in 10 poco dopo la mezz'ora del secondo tempo. La prima ammonizione arriva già nella prima frazione di gioco per delle futili proteste, mentre il secondo cartellino giallo arriva per un colpo con l'avambraccio per un contrasto aereo con Ramirez. Il suo cartellino rosso annulla le tenue speranze degli uomini di Lopez di centrare una clamorosa rimonta.
Nel primo tempo è uno dei pochi cagliaritani a dimostrare la giusta grinta sul terreno di gioco, facendosi notare anche per qualche iniziativa personale interessante. Nella seconda frazione di gioco quando i suoi compagni migliorano lui esce di scena, non aiutando la squadra né a salire, né a portare il pressing giusto per impensierire gli avversari.
Dovrebbe essere l'esempio di un Cagliari voglioso di lottare, l'uomo più rappresentativo per il presente e per il futuro degli isolani. Invece si fa trascinare nell'abulico primo tempo della sua squadra, finendo anche per causare il rigore con uno sciocco fallo su Torreira, rigore poi sbagliato da Quagliarella.
Dovrebbe essere l'esempio di un Cagliari voglioso di lottare, l'uomo più rappresentativo per il presente e per il futuro degli isolani. Invece si fa trascinare nell'abulico primo tempo della sua squadra, finendo anche per causare il rigore con uno sciocco fallo su Torreira, rigore poi sbagliato da Quagliarella.
Non ama partecipare alla fase difensiva e si vede, i primi due gol si sviluppano nella sua area di competenza, sul quarto rete chiude ancora una volta in ritardo su Ramirez, lasciando all'ex Bologna lo spazio sufficiente per colpire indisturbato. Decisamente meglio in fase offensiva, in cui riesce a fornire anche l'assist a Pavoletti.
Nel primo tempo non tocca praticamente mai il pallone, ma alla prima occasione buona della ripresa insacca da pochi passi, da buon rapace d'area quale è. Quando la sua squadra aumenta i giri del motore lui mette a disposizione la sua fisicità per aprire varchi utili, ma senza trovare l'occasione giusta per mettere ancora in difficoltà Viviano.
Entra ed il Cagliari prende un po' di coraggio trovando anche la prima occasione pericolosa del primo tempo, anche nella seconda frazione di gioco potrebbe rendersi pericoloso, ma una volta entrato in area si addormenta facendosi recuperare da Bereszynski.
L'unico del Cagliari a provarci con una certa continuità, cercando di spingere verso la porta di Viviano ogni volta che entra in possesso del pallone. E' da suoi piedi che nasce l'azione del momentaneo 3-1 ed è sempre lui che prova a spingere il contropiede che potrebbe regalare il 3-2 salvo poi non trovare compagni pronti a ricevere in posizione pericolosa.
L'unico del Cagliari a provarci con una certa continuità, cercando di spingere verso la porta di Viviano ogni volta che entra in possesso del pallone. E' da suoi piedi che nasce l'azione del momentaneo 3-1 ed è sempre lui che prova a spingere il contropiede che potrebbe regalare il 3-2 salvo poi non trovare compagni pronti a ricevere in posizione pericolosa.
La sua squadra entra in campo decisamente impaurita, in un tempo è già sotto 3-0, senza dare segnali di riscossa. Decisamente meglio nella ripresa, almeno fin quando restano in 11 contro 11, poi l'espulsione di Cigarini taglia definitivamente le gambe ai suoi uomini che abbandonano repentinamente qualsiasi velleità di pareggio.