Tante parate nel primo tempo, per lo più ordinarie: nei primi minuti Coulibaly va al tiro in ben 3 occasioni. Gli interventi più difficili arrivano nella ripresa, su Bohinen al 48' e sul solito Coulibaly al 51': si fa trovare pronto in entrambi i casi.
Mazzocchi oggi gli fa vedere i sorci verdi, in avanti ha spesso spazio per la giocata, ma è troppo impreciso: i suoi cross non trovano la testa degli attaccanti, a volte si intestardisce nel dribbling senza motivo.
Rileva Demiral, ha le sue difficoltà contro una Salernitana che attacca con tanti uomini, ma riesce a disimpegnarsi meglio del compagno. Si fa apprezzare nel finale per come tampona e fa ripartire l'azione.
Spinge poco e male sulla destra, pasticcia con il pallone tra i piedi ed è spesso fermato dai difensori avversari. Poco coinvolto, disputa una partita mediocre.
Il migliore della difesa bergamasca, ma ha anche lui qualche responsabilità sul gol, perché si fa trovare in posizione troppo aperta e distante da Demiral. Per il resto, a parte un po' di sofferenza sugli inserimenti di Verdi, esce spesso vincitore dai duelli individuali.
L'unica nota positiva della sua gara è una bella discesa sulla destra, da esterno puro. Che abbia sbagliato ruolo? Da difensore infatti si lascia bucare malamente dall'inserimento di Ederson, facendo la bella statuina e regalando il gol del vantaggio alla Salernitana.
Entra al posto di Hateboer, fa un pizzico meglio del compagno di squadra, ma non abbastanza per meritare la sufficienza. Coinvolto nel grigiore generale, ha un unico spunto interessante al 65', quando spara addosso a Sepe.
Parte con energia e va al tiro all'8', ma poi fa infuriare Gasperini per alcune letture sbagliate. Sovrastato da Djuric in occasione del gol, ma con un avversario del genere non era semplice fare di più.
Travolto dal dinamismo di Ederson, guarda l'avversario tagliare nell'area di rigore e non segue il suo inserimento, dunque è in parte responsabile in occasione del gol. I ritmi sono troppo alti per lui stasera, non riesce a rimediare con il senso della posizione.
Grazie al suo maggiore dinamismo cerca di lottare su ogni pallone sia in fase difensiva sia con i suoi inserimenti senza palla. Va anche al tiro, ma la sua conclusione finisce lontanissima dalla porta di Sepe. Uno degli ultimi ad arrendersi.
Entra nella ripresa e per buona parte della sua gara è poco incisivo, ma si accende nel finale e regala un punto prezioso all'Atalanta: inserimento sul filo del fuorigioco "alla Pippo Inzaghi" e diagonale che non lascia scampo a Sepe.
Gasperini lo manda in campo per l'ultimo quarto d'ora e pesca il jolly: il centrocampista ucraino prima ci prova con un sinistro insidioso, poi trova il corridoio perfetto per Pasalic, inventando l'assist per il gol del pareggio.
Rileva Zapata, non combina granché: spesso in ritardo sul pallone, prova qualche giocata, ma gli spazi sono intasati e non c'è modo di trovare varchi. Si spegne dopo pochi minuti.
Abbandonato dai compagni di reparto, prova a mettersi in proprio, ma anche per lui non è serata: la Salernitana concede pochissimo, il colombiano ci prova con ostinazione, ma non riesce mai a rendersi pericoloso.
Pessima prestazione dell'attaccante colombiano, ingabbiato da Fazio e Gyomber, che non gli lasciano spazi per la giocata. In evidente difficoltà fisica, disputa una gara decisamente lontana dai suoi standard.
Parte discretamente, con qualche serpentina delle sue, ma alla fin fine nelle sue giocate non c'è mai concretezza. E al momento decisivo le sue decisioni sono sempre sbagliate.
Brutta prestazione dell'Atalanta, che esce imbattuta dal suo stadio solo grazie a una giocata di Malinovskyi e Pasalic nel finale. Per il resto la gara degli orobici è ricca di errori e scarsa sotto il profilo dell'energia, tanto da sembrare irriconoscibile.
Vive una serata molto più tranquilla di quanto si aspettasse, è costretto a pochi interventi, tra i quali uno su Maehle al 65'. Superato dal perfetto diagonale di Pasalic nel finale, sul quale non può nulla.
Rileva Ruggeri, non commette errori gravi, se non una palla buttata via nel finale, su cui si poteva far meglio. Ma la mancata vittoria non dipende da lui.
Il migliore dei difensori della Salernitana, gioca con grande attenzione fermando sistematicamente Zapata e compagni. Per una sera torna ai livelli di qualche anno fa: sempre in anticipo e pronto nella chiusura.
Il migliore dei difensori della Salernitana, gioca con grande attenzione fermando sistematicamente Zapata e compagni. Per una sera torna ai livelli di qualche anno fa: sempre in anticipo e pronto nella chiusura.
Una buona partita su Zapata, è l'ultimo baluardo difensivo della Salernitana. Nel finale è coinvolto nell'azione del gol bergamasco: la linea non lo segue a dovere e Pasalic ha modo di inserirsi e trovare la rete del pareggio.
Una buona partita su Zapata, è l'ultimo baluardo difensivo della Salernitana. Nel finale è coinvolto nell'azione del gol bergamasco: la linea non lo segue a dovere e Pasalic ha modo di inserirsi e trovare la rete del pareggio.
Spinge meno rispetto a Zortea e commette qualche errore di troppo con il pallone tra i piedi. Attento in fase difensiva su Hateboer, la sua gara è senza infamia e senza lode.
Nicola lo schiera centrale di sinistra, la sua prova è attenta ma non particolarmente brillante; deve fare i conti con i guizzi di Boga, si limita ad attendere l'avversario, anche se spesso finisce per perdere il tempo dell'intervento. Si fa male nella ripresa.
Nicola lo schiera centrale di sinistra, la sua prova è attenta ma non particolarmente brillante; deve fare i conti con i guizzi di Boga, si limita ad attendere l'avversario, anche se spesso finisce per perdere il tempo dell'intervento. Si fa male nella ripresa.
Nicola lo schiera centrale di sinistra, la sua prova è attenta ma non particolarmente brillante; deve fare i conti con i guizzi di Boga, si limita ad attendere l'avversario, anche se spesso finisce per perdere il tempo dell'intervento. Si fa male nella ripresa.
Gioca una manciata di minuti, il tanto che basta per condannare la Salernitana al pareggio con un errore di posizionamento. È lui a tenere in gioco Pasalic in occasione del gol: errore fatale per le speranze di vittoria dei campani.
Gioca una manciata di minuti, il tanto che basta per condannare la Salernitana al pareggio con un errore di posizionamento. È lui a tenere in gioco Pasalic in occasione del gol: errore fatale per le speranze di vittoria dei campani.
Bene in fase di spinta finché ha energie, mette in difficoltà Zappacosta e sforna cross interessanti per i compagni. Splendido l'assist per Coulibaly al 51', Musso respinge in angolo. Esce per via dei crampi.
Mossa a sorpresa di Nicola, sfrutta bene l'occasione, lavorando tra le linee e perfezionando tante giocate di qualità. Svaria su tutto il fronte offensivo, porta i difensori fuori posizione e libera spazi per gli inserimenti dei centrocampisti.
È il giocatore della Salernitana ad avere più occasioni nel corso del primo tempo: va al tiro all'8', all'11' e al 26', trovando sulla sua strada un Musso attento. A inizio ripresa colpisce di testa a botta sicura, ma il portiere avversario fa buona guardia; per i centrocampisti orobici è un incubo.
È il giocatore della Salernitana ad avere più occasioni nel corso del primo tempo: va al tiro all'8', all'11' e al 26', trovando sulla sua strada un Musso attento. A inizio ripresa colpisce di testa a botta sicura, ma il portiere avversario fa buona guardia; per i centrocampisti orobici è un incubo.
Parte all'assalto su ogni pallone alla sua portata, semina i centrocampisti avversari e impreziosisce la sua partita con un bel gol. Una delle rivelazioni della seconda metà della stagione: da tenere d'occhio anche in prospettiva futura.
Buona prova del centrocampista norvegese, che mette ordine in mezzo al campo e non disdegna proporsi in avanti: al 48' impegna Musso con un violento tiro sul primo palo, il portiere è costretto alla respinta in angolo. Prova convincente.
Entra nel finale e fa quello che Nicola gli chiede: protegge palla, fa salire la squadra, cerca di conquistare calci di punizione ed eventualmente di proporsi per le giocate offensive. Sfrutta bene il tempo che ha a disposizione.
Entra nel finale e fa quello che Nicola gli chiede: protegge palla, fa salire la squadra, cerca di conquistare calci di punizione ed eventualmente di proporsi per le giocate offensive. Sfrutta bene il tempo che ha a disposizione.
Una presenza ingombrante per i difensori atalantini, lotta su tutti i palloni e sforna un assist sontuoso per il gol di Ederson. Si fa apprezzare anche in fase di ripiegamento, trasmettendo alla sua squadra la sua voglia di portare a casa il risultato.
La Salernitana mette in campo la grinta che il suo allenatore le trasmette, lottando su ogni pallone e a tratti dominando l'Atalanta. Per il capolavoro manca solo un pizzico di attenzione nel finale, quando, complice una sbandata difensiva, arriva la rete del pari. Ma avrebbe meritato i 3 punti.
La Salernitana mette in campo la grinta che il suo allenatore le trasmette, lottando su ogni pallone e a tratti dominando l'Atalanta. Per il capolavoro manca solo un pizzico di attenzione nel finale, quando, complice una sbandata difensiva, arriva la rete del pari. Ma avrebbe meritato i 3 punti.
