Un Genoa dai due volti perde in casa con il Chievo e rimane invischiato nella lotta per la salvezza; i liguri passano in vantaggio con Pandev nel primo tempo, ma subiscono la rimonta degli ospiti, in gol con Bastien e Birsa: a Marassi finisce 2-1.
Juric schiera la coppia Rigoni-Veloso in mezzo al campo, con Lazovic e Laxalt ai lati; in avanti Pandev e Palladino sulle ali, Simeone al centro. Maran conferma il giovane Depaoli sulla fascia destra in difesa, Inglese è l’unica punta con Bastien e Birsa a supporto.
Il Genoa parte forte, sfonda a ripetizione sulle fasce ma non riesce a trovare la zampata vincente. Il Chievo perde Dainelli al 19’ per un infortunio muscolare, al suo posto entra Spolli; al 25’ Simeone tira male di destro dopo essersi liberato al limite, gli ospiti ci provano con Gobbi ma senza fortuna. Al 36’ l’episodio che potrebbe cambiare la partita: Cesar stende Pandev in area, l’arbitro decreta il penalty; sul dischetto si presenta Simeone, che spiazza Sorrentino ma non trova la porta. Il Genoa però non si abbatte e al 43’ trova il vantaggio con Pandev, bravo a raccogliere in area un suggerimento dalla sinistra dell’inesauribile Laxalt.
Trovato il vantaggio, il Genoa incredibilmente si sfalda, forse anche influenzato dai suoi tifosi che, con un inspiegabile lancio di fumogeni, costringono l’arbitro a interrompere il match per qualche minuto. I padroni di casa si deconcentrano e subiscono prima il pareggio di Bastien, poi il 2-1 di Birsa, entrambi di testa e sugli sviluppi di cross provenienti dalle fasce. La squadra di Juric prova una disperata reazione, Pandev è ispirato, Simeone no; le occasioni latitano e l’allenatore croato raschia il fondo della panchina, affidandosi anche al baby Pellegri. Ma non c'è niente da fare: il Chievo vince con merito a Marassi.