Novanta minuti di nulla (se non il gol incassato da El Sharaawy), poi allo scadere il bellissimo intervento su Kolarov. Come al solito, una garanzia.
- El Shaarawy 14’
- Perisic 62’
Leggermente colpevole sul gol, se ne divora uno sul finire di tempo colpendo il palo esterno. Poi, però, la buona giocata che porta al pareggio di Perisic riscatta la sua prestazione, che da lì in poi sale di colpi in maniera importante.
Bravo in fase difensiva, ancor meglio dalla metà campo in su, dove per larghi tratti è il più presente dei suoi assieme a Borja Valero, con cui duetta spesso e volentieri. Dinamico.
SI fa saltare secco da El Sharaawy in occasione del gol, dopo un errore di posizionamento che commette davvero di rado. Il resto della partita è sufficiente, ma ormai la fedina penale era già sporca.
Dalle sue parti non arrivano grossissimi pericoli, salvo un paio di movimenti pericolosi di Dzeko nel primo tempo. Partita senza straordinari, come non gli capitava da un po'.
Dalle sue parti non arrivano grossissimi pericoli, salvo un paio di movimenti pericolosi di Dzeko nel primo tempo. Partita senza straordinari, come non gli capitava da un po'.
E' palesemente il centrocampista con maggiore fosforo e tecnica fra quelli in campo e lo dimostra spesso e volentieri, anche ad un ritmo diverso dagli altri. Preciso nei passaggi, bravo anche in interdizione. Amarcord.
Nel primo tempo è leggermente sottotono, ma sale di giri nella ripresa, mettendo anche in condizione Lautaro di colpire a centro area quasi indisturbato. Gara di sacrificio e abnegazione, le sue doti.
Ci si aspettava una gara tutta grinta e sostanza, ed invece il Ninja ci ha messo ben poco del suo in questo match che doveva essere dal sapore speciale. Pochi palloni toccati, pochi scatti, poca verve. Peccato.
Ci si aspettava una gara tutta grinta e sostanza, ed invece il Ninja ci ha messo ben poco del suo in questo match che doveva essere dal sapore speciale. Pochi palloni toccati, pochi scatti, poca verve. Peccato.
Fino al momento in cui insacca la palla alle spalle di Mirante è ampiamente il peggiore dei suoi, ma Ivan spesso e volentieri è così: indolente, distaccato, impreciso ma sempre capace di sfoderare la giocata che salva la partita. Buon per l'Inter che oggi sia stato così.
Le occasioni create dall'Inter negli ultimi trenta minuti sono piuttosto scarse, ma lui ci mette comunque tutto quello che ha in termini di movimenti, gestione del pallone e presenza in area.
Le occasioni create dall'Inter negli ultimi trenta minuti sono piuttosto scarse, ma lui ci mette comunque tutto quello che ha in termini di movimenti, gestione del pallone e presenza in area.
Nel primo tempo è fra i più propositivi, ed il pallone messo sulla testa di Lautato ne è la riprova. Cala molto nella ripresa, dove tempi e spazi si fanno molto più contriti ed il suo sinistro non riesce a scaldarsi mai del tutto.
Nel primo tempo è fra i più propositivi, ed il pallone messo sulla testa di Lautato ne è la riprova. Cala molto nella ripresa, dove tempi e spazi si fanno molto più contriti ed il suo sinistro non riesce a scaldarsi mai del tutto.
Mirante gli nega la gioia del gol con un grande intervento, poi sparisce dal campo per riapparire da trequartista alle spalle di Icardi. Le idee non sono per niente male, ma quel pallone sparato in curva a dieci minuti dalla fine riassume piuttosto bene una serata non felice dal punto di vista realizzativo.
Un pareggio contro la sua ex-squadra forse non è il massimo dal punto di vista emotivo, ma la classifica è ancora piuttosto tranquilla, quindi il buon Luciano può dirsi soddisfatto, pur senza inventarsi nulla di trascendentale.
La parata su Lautaro è davvero importante, e qualche leggera incertezza in presa non cancella il significato di quel gesto tecnico. Incolpevole sul gol di Perisic.
Catapultato in campo all'ultimo secondo per l'infortunio di Manolas, non soffre quasi mai gli avversari, chiudendo bene e prontamente su Lautaro e Politano in diverse occasioni. Non era facile.
In fase di palleggio e possesso è sempre lucido, ma stasera subisce davvero tanto il mismatch fisico con gli attaccanti nerazzurri, facendosi saltare almeno 3 volte sulla testa in maniera pericolosa. Da rivedere.
Stasera le prende praticamente tutte, sia col pallone a terra sia, soprattutto, in alta quota. Bravo in marcatura su Lautaro, mai in affanno in uscita. Rinato.
Stasera le prende praticamente tutte, sia col pallone a terra sia, soprattutto, in alta quota. Bravo in marcatura su Lautaro, mai in affanno in uscita. Rinato.
Handanovic gli nega la gioia del gol al novantesimo, ma la sua partita resta di buonissimo livello: bravo in marcatura su un cliente ostico come Politano, presente in fase offensiva con cross e conclusioni velenose, preciso in fase di palleggio. Bravo.
Molto bene nel primo tempo, in cui fa molto bene da collante fra centrocampo ed attacco, scambiando benissimo il pallone con Dzeko e gli esterni, nella ripresa soffre un po' lo spostamento da mezz'ala di marcatura, pur dando il massimo sino alla fine.
Molto bene nel primo tempo, dove macina chilometri ed è presente in tutte e due le fasi di gioco. Leggermente più in difficoltà nella ripresa, dove le squadre si allungano lasciando tanti spazi da coprire con le sue leve piuttosto macchinose.
Si piazza davanti alla difesa e rastrella un'infinità di palloni in maniera energica e virtuosa, riciclando con pazienza e intelligenza il possesso nelle fasi più calde dell'incontro. Insuperabile di testa, vive una delle sue migliori partite in maglia giallorossa.
Si piazza davanti alla difesa e rastrella un'infinità di palloni in maniera energica e virtuosa, riciclando con pazienza e intelligenza il possesso nelle fasi più calde dell'incontro. Insuperabile di testa, vive una delle sue migliori partite in maglia giallorossa.
Ha diverse responsabilità sul gol di Perisic, vista la sua non-marcatura piuttosto negligente. Anche in fase offensiva si limita al compitino, senza mai dare lo strappo che ci si aspetta ormai in maniera costante da lui. Emozionato per il ritorno a San Siro?
Ha diverse responsabilità sul gol di Perisic, vista la sua non-marcatura piuttosto negligente. Anche in fase offensiva si limita al compitino, senza mai dare lo strappo che ci si aspetta ormai in maniera costante da lui. Emozionato per il ritorno a San Siro?
Nel primo tempo spiega calcio per oltre mezz'ora, poi si eclissa in maniera vistosa, complice anche l'atteggiamento complessivo della squadra. Impossibile, ad ogni modo, non considerare sufficiente la sua prestazione.
Nel primo tempo spiega calcio per oltre mezz'ora, poi si eclissa in maniera vistosa, complice anche l'atteggiamento complessivo della squadra. Impossibile, ad ogni modo, non considerare sufficiente la sua prestazione.
Questo stadio gli piace parecchio: nella sua vecchia casa trova l'ennesimo super-gol della sua esperienza giallorossa, la più felice della sua carriera. Molto bravo anche nella gestione del pallone e nell'attacco della profondità, resta uno dei pochi giocatori imprescindibili di questa squadra.
Tre mesi dall'ultima partita da titolare sono tanti, ed i quarantacinque minuti che Ranieri gli concede sono uno specchietto piuttosto emblematico della sua condizione: ci vorrà del tempo per rivederlo a certi livelli.
Tre mesi dall'ultima partita da titolare sono tanti, ed i quarantacinque minuti che Ranieri gli concede sono uno specchietto piuttosto emblematico della sua condizione: ci vorrà del tempo per rivederlo a certi livelli.
La carta Zaniolo si rivela non efficace, anche se obbligata. Un punto a San Siro però non si butta affatto: da qui alla fine saranno cinque finali, e pochi altri sanno motivare un ambiente come Sir Claudio.