Lascia decisamente a desiderare sul gol di El Kaddouri, quando avrebbe potuto deviare meglio il cross di Thiam. Nella ripresa si supera sul colpo di testa del senegalese, deviandolo in angolo. Sul rigore di Pasqual intuisce l'angolo ma non riesce a deviare.
- El Kaddouri 37’
- Tello C. 64’
- Pasqual rig 90’
Nel primo tempo sembra in difficoltà, soprattutto sulle discese di Croce. Poco può sul primo gol, in cui la disattenzione principale è divisa fra Vecino e Sanchez. Nel secondo tempo fa un errore su Thiam, ma recupera da campione.
Nel primo tempo sembra in difficoltà, soprattutto sulle discese di Croce. Poco può sul primo gol, in cui la disattenzione principale è divisa fra Vecino e Sanchez. Nel secondo tempo fa un errore su Thiam, ma recupera da campione.
Non contrasta benissimo Thiam sul gol di El Kaddouri, ma la sua fetta di responsabilità è piccola. Per il resto, partita attenta e senza clamorosi grattacapi. Nel finale da una mano nell'attacco finale, mettendo a disposizione piedi e centimetri.
Vogliamo dargli le attenuanti del caso? Il ritrovarsi contro la sua ex squadra, a cui tanto deve e in cui giocava fino a poche settimane fa? Meglio di no. Di fatto, Sousa gli ha datto un'occasione importante e lui non l'ha sfruttata. Non entra mai in partita, i suoi ex compagni non faticano a fermarlo. Esce a inizio secondo tempo.
Vogliamo dargli le attenuanti del caso? Il ritrovarsi contro la sua ex squadra, a cui tanto deve e in cui giocava fino a poche settimane fa? Meglio di no. Di fatto, Sousa gli ha datto un'occasione importante e lui non l'ha sfruttata. Non entra mai in partita, i suoi ex compagni non faticano a fermarlo. Esce a inizio secondo tempo.
Come rovinare una bella partita con un finale da horror. Lo spagnolo aveva giocato come sempre, come sa: tocca più palloni di tutti, fa aperture illuminanti, è lucido nell'offrire a Tello l'assist per il gol. Poi però vanifica tutto atterrando Pucciarelli e provocando il rigore, segnato da Pasqual, che decide la partita.
Riesce a dare ai suoi la marcia in più che era mancata con Saponara e Bernardeschi in campo. Con un suo lancio propizia il gol di Tello, poi scheggia la traversa da punizione. Sul pezzo, molto meglio di altre volte.
Riesce a dare ai suoi la marcia in più che era mancata con Saponara e Bernardeschi in campo. Con un suo lancio propizia il gol di Tello, poi scheggia la traversa da punizione. Sul pezzo, molto meglio di altre volte.
Efficace nello sviluppo della manovra, preciso nella gestione della palla, è però coinvolto negativamente nel gol del vantaggio dell'Empoli: marca El Kaddouri con troppa sufficienza.
Efficace nello sviluppo della manovra, preciso nella gestione della palla, è però coinvolto negativamente nel gol del vantaggio dell'Empoli: marca El Kaddouri con troppa sufficienza.
Non si segnalano sue iniziative, sue buone aperture, sue invenzioni: l'unica cosa da mettere a referto è una conclusione potente, da buona posizione, deviata da Skorupski in angolo. Pomeriggio grigio. Tanto che Sousa lo sostituisce al quarto d'ora del secondo tempo.
Dopo un primo tempo sottotono, in cui si segnala soprattutto per il gol incredibilmente sbagliato da pochi passi con porta quasi sguarnita, si riprende la ribalta nella ripresa: fa impazzire Veseli ed è intelligente in occasione del gol, quando mira sotto la traversa per superare la barriera di avversari.
Sul gol di El Kaddouri le responsabilità maggiori sono di Vecino, mentre per il resto della gara resta attento. Nel finale non è perfetto su Pucciarelli, che lo salta e poi, abbattuto in area da Borja Valero, causa il rigore-vittoria per l'Empoli.
Sul gol di El Kaddouri le responsabilità maggiori sono di Vecino, mentre per il resto della gara resta attento. Nel finale non è perfetto su Pucciarelli, che lo salta e poi, abbattuto in area da Borja Valero, causa il rigore-vittoria per l'Empoli.
Insieme a Ilicic vivacizza la manovra viola, ma rispetto allo sloveno dura meno: il tempo di un paio di azioni e scompare dai radar.
Insieme a Ilicic vivacizza la manovra viola, ma rispetto allo sloveno dura meno: il tempo di un paio di azioni e scompare dai radar.
L'highlight della sua partita è un gol annullato per evidente fuorigioco. Bellusci riesce a tenerlo a bada senza troppi problemi. A fine partita tira fuori tutta la rabbia che gli era mancata in campo e si fa espellere per proteste.
L'highlight della sua partita è un gol annullato per evidente fuorigioco. Bellusci riesce a tenerlo a bada senza troppi problemi. A fine partita tira fuori tutta la rabbia che gli era mancata in campo e si fa espellere per proteste.
Comincia la partita sugli scudi, con due conclusioni in pochi minuti: la prima finisce a lato, la seconda viene deviata da Skorupski e finisce sui piedi dell'accorrente Tello, che spreca. Nella ripresa l'intensità cala, e pure la lucidità: sbaglia da buona posizione sporcando la conclusione.
Viste le condizioni degli uomini in campo avrebbe potuto lanciare da subito Ilicic, apparso molto più in palla di un imbarazzato Saponara. Nel finale paga la distrazione di Borja Valero: non riesce a sfruttare, così, il pareggio nel derby di Milano. E la zona Europa League continua ad allontanarsi.
Viste le condizioni degli uomini in campo avrebbe potuto lanciare da subito Ilicic, apparso molto più in palla di un imbarazzato Saponara. Nel finale paga la distrazione di Borja Valero: non riesce a sfruttare, così, il pareggio nel derby di Milano. E la zona Europa League continua ad allontanarsi.
Gioca una gara attenta, senza sbavature. Posizionato sempre benissimo, da sicurezza alla difesa. Bravo a respingere l'unica conclusione pericolosa di Bernardeschi, deviata in angolo.
Gioca una gara attenta, senza sbavature. Posizionato sempre benissimo, da sicurezza alla difesa. Bravo a respingere l'unica conclusione pericolosa di Bernardeschi, deviata in angolo.
Porta alla causa meno certezze del suo compagno di reparto Bellusci ma non sfigura, anche se, soprattutto nel primo tempo, soffre qualche accelerazione di Chiesa.
Accolto dall'affetto dei suoi ex tifosi, non si fa fregare dall'emozione e gioca la solita gara attenta, d'esperienza. In difesa soffre un po' la velocità degli avversari, ma riesce sempre a cavarsela. Nel finale prende il pallone che scotta di più, quello del rigore, e con freddezza lo piazza alle spalle di Tatarusanu: un gol che vale una bella fetta di salvezza.
Nella giornata-no di Kalinic fa un gran figurone. Tiene a bada il croato e, soprattutto, si produce in una prodigiosa chiusura acrobatica che impedisce a Chiesa di arrivare sul pallone a due passi da Skorupski.
Gli spetta il duello più complicato della giornata, quello contro Tello. Se nel primo tempo il risultato, ai punti, è di parità, nel secondo il difensore empolese sprofonda e viene saltato con continuità e senza difficoltà dallo spagnolo.
Presenza costante nelle azioni dei suoi, tanto nella metà campo viola quanto nella propria. Offre sempre una soluzione di passaggio ai compagni in attacco, proponendosi spesso in inserimento; in mezzo al campo non si risparmia e non smette mai di lottare.
Venti minuti in cui non si risparmia: fa a sportellate con i compagni, si becca anche un giallo, ma da un contributo importante in un momento di calo fisico dei suoi compagni.
Venti minuti in cui non si risparmia: fa a sportellate con i compagni, si becca anche un giallo, ma da un contributo importante in un momento di calo fisico dei suoi compagni.
Ha una buona occasione dopo pochi minuti ma è poco freddo sotto porta. Sulle prime sembra essere distratto, ma col passare dei minuti migliora e da il suo prezioso apporto sia in fase d'inserimento che nel filtro di centrocampo.
Gioca in mezzo al campo e si accolla il lavoro sporco: più che un regista da fioretto è uno da spada, che contrasta gli avversari e recupera tanti palloni. Non è, però, particolarmente preciso quando cerca di impostare nella metà campo avversaria.
Gioca in mezzo al campo e si accolla il lavoro sporco: più che un regista da fioretto è uno da spada, che contrasta gli avversari e recupera tanti palloni. Non è, però, particolarmente preciso quando cerca di impostare nella metà campo avversaria.
Fa impallidire Saponara, che di fatto sta sostituendo. Non avrà la prolificità dell'ex Milan dei tempi migliori, ma è fondamentale per la squadra di Martusciello: gioca con precisione e attenzione, dialoga bene con i compagni e, con il secondo gol consecutivo, cerca continuità in zona gol.
Martusciello lo schiera titolare dal primo minuto per ritrovare i suoi gol, ma l'attaccante macedone non punge più come nella parte centrale della stagione, in cui ha segnato i 5 gol che ne fanno il capocannoniere dell'Empoli. Non ha tante occasioni, ma il confronto con la voglia e la vivacità di Thiam lo mette in una posizione imbarazzante.
Martusciello lo schiera titolare dal primo minuto per ritrovare i suoi gol, ma l'attaccante macedone non punge più come nella parte centrale della stagione, in cui ha segnato i 5 gol che ne fanno il capocannoniere dell'Empoli. Non ha tante occasioni, ma il confronto con la voglia e la vivacità di Thiam lo mette in una posizione imbarazzante.
Sostituisce un adombrato Mchedlidze, non si vede moltissimo fino al momento più importante della partita: buona accelerazione, costringe Borja Valero ad abbatterlo in area e a causare il rigore che decide la partita e da un apporto importante alla salvezza dell'Empoli.
Come nelle ultime prestazioni, gli manca sotto il gol. Sfrutta la sua potenza atletica in occasione del gol, quando scappa via e propizia la rete di El Kaddouri. Nella ripresa va vicinissimo alla prima gioia italiana: colpisce benissimo di testa, ma Tatarusanu si supera e dice no.
Come nelle ultime prestazioni, gli manca sotto il gol. Sfrutta la sua potenza atletica in occasione del gol, quando scappa via e propizia la rete di El Kaddouri. Nella ripresa va vicinissimo alla prima gioia italiana: colpisce benissimo di testa, ma Tatarusanu si supera e dice no.
Come nelle ultime prestazioni, gli manca sotto il gol. Sfrutta la sua potenza atletica in occasione del gol, quando scappa via e propizia la rete di El Kaddouri. Nella ripresa va vicinissimo alla prima gioia italiana: colpisce benissimo di testa, ma Tatarusanu si supera e dice no.
La sua squadra, non è un mistero, gioca un bel calcio. Non quella vecchia roba da provinciali, catenaccio e contropiede, ma un calcio offensivo, propositivo, senza paura. Gli manca la punta da 15 gol, certo, ma i risultati, alla fine, arrivano: con la vittoria di oggi mette una serie ipoteca sulla salvezza, che a Empoli è sinonimo di scudetto. Per migliorare ancora c'è tempo.
La sua squadra, non è un mistero, gioca un bel calcio. Non quella vecchia roba da provinciali, catenaccio e contropiede, ma un calcio offensivo, propositivo, senza paura. Gli manca la punta da 15 gol, certo, ma i risultati, alla fine, arrivano: con la vittoria di oggi mette una serie ipoteca sulla salvezza, che a Empoli è sinonimo di scudetto. Per migliorare ancora c'è tempo.