Il Chievo per onorare il campionato e chiudere anche matematicamente la pratica salvezza, il Carpiper credere nel miracolo, staccare ulteriormente il Frosinone sconfitto in casa da poco più di un'ora e sfruttare l'insidoso match del Palermo che ospita la Lazio nel posticipo domenicale di questo 32.o turno. È Chievo-Carpi, punti fondamentali in palio ma, come da tradizione, spettacolo non certo assicurato.

Maran conferma gli 11 effettivi che hanno superato il Palermo con Birsa a ispirare Meggiorini e Floro Flores, Hetemaj nel centrocampo a 3 e Cacciatore, tra i migliori domenica scorsa, confermato sulla fascia di difesa.

Castori rivoluziona solo in difesa con Suagher che sostituisce l'infortunato Poli e Zaccardo che rileva il pessimo Letizia visto contro il Sassuolo. In avanti Mbakogu unica punta con Lollo alle sue spalle. A centrocampo, sulla fascia, confermato Di Gaudio.

Convenevoli del caso che volgono a termine, si parte: nella prima mezzora appena due timidi tentativi per il Chievo con Meggiorini e Cesar, poi uno velleitario di Zaccardo. Ci prova anche il solito Cacciatore da calcio d'angolo ma l'azione non trova seguito vincente e sfuma sul fondo. I ritmi sono blandi e le squadre non impegnano i rispettivi portieri avversari in un primo tempo compassato e poco dinamico.

Nella ripresa c'è un cambio per i padroni di casa: fuori Floro Flores, dentro Inglese ma il copione non cambia e il match continua su ritmi blandi e avari di occasioni. Girandola di sostituzioni e occasione clivense con Castro e Birsa ma Belec chiude bene. Quando tutto sembra portare al punteggio a occhiali, ci pensa Pellissier, su azione di calcio d'angolo a fruttare la torre di Gamberini e portare il Chievo a quota 44 in classifica, addirittura pronta a tallonare il Sassuolo per la settima posizione in classifica.