Ha il controllo assoluto della sua area di rigore, non deve fare gli straordinari, ma fa capire chi comanda dalle sue parti con un paio di smanacciate decisive. Era riuscito anche a mettere una pezza nell'azione del gol subìto prima della seconda conclusione di Rabiot.
- Milinkovic-Savic 38’
- Rabiot 42’
- Zaccagni 53’
Ha il controllo assoluto della sua area di rigore, non deve fare gli straordinari, ma fa capire chi comanda dalle sue parti con un paio di smanacciate decisive. Era riuscito anche a mettere una pezza nell'azione del gol subìto prima della seconda conclusione di Rabiot.
Forse il meno brillante della linea difensiva biancoceleste, ma porta comunque a casa la pagnotta con una prestazione attenta in tutte le fasi.
Così come il compagno di reparto, non soffre soprattutto perché il confronto con gli attaccanti avversari è fisico. Poteva fare meglio sul gol di Rabiot, ma nella ripresa respinge tutto quello che si può respingere.
Così come il compagno di reparto, non soffre soprattutto perché il confronto con gli attaccanti avversari è fisico. Poteva fare meglio sul gol di Rabiot, ma nella ripresa respinge tutto quello che si può respingere.
Nel primo tempo la Juventus dalle sue parti ci arriva poco, dal gol di Rabiot in poi i bianconeri spingono con più convinzione, ma non è mai uscito dal match neanche nelle fasi calde.
Ha un controllo totale contro i due centravanti bianconeri, Vlahovic prima e Milik dopo, va in difficoltà fisica solo con Rabiot in occasione del gol, ma è una diga nel forcing finale della Juventus.
Sarri lo manda dentro quando c'è da fare legna in mezzo al campo, è il suo pane quotidiano: non si tira indietro con un paio di importanti stacchi di testa.
Non riesce a reggere i ritmi dei compagni di squadra, forse perché si ritrova spesso a confronto con Rabiot, probabilmente il migliore dei centrocampisti bianconeri.
Non riesce ad accendersi se non ad intermittenza, ma da una sua accelerazione nasce proprio l'azione che porta al 2-1 che, di fatto, decide il match.
E' sicuramente fra i calciatori più in forma di tutto il campionato, non è un caso che sia il grande protagonista del match: un assist per il gol dell'1-0, sua la firma per il 2-1. Null'altro da aggiungere per sottolineare il peso specifico sul match.
E' sicuramente fra i calciatori più in forma di tutto il campionato, non è un caso che sia il grande protagonista del match: un assist per il gol dell'1-0, sua la firma per il 2-1. Null'altro da aggiungere per sottolineare il peso specifico sul match.
Protagonista nel primo tempo con un paio di occasioni fallite in avvio, poi è furbo a costruire e realizzare la rete dell'1-0. Nella ripresa è meno presente, ma è comunque una pedina importante dello scacchiere biancoceleste.
Protagonista nel primo tempo con un paio di occasioni fallite in avvio, poi è furbo a costruire e realizzare la rete dell'1-0. Nella ripresa è meno presente, ma è comunque una pedina importante dello scacchiere biancoceleste.
Prova il jolly con un tiro da fuori a inizio partita, non trova il gol, ma è illuminante in più occasioni, una su tutte: il colpo di tacco con il quale manda in gol Zaccagni per il 2-1.
Rientrare contro un avversario come la Juve non è sicuramente facile, lui non trova particolari spazi, si rende pericoloso con un tiro al volo controllato a stento da Szczesny. Esce dopo poco più di un'ora.
Entra sul 2-1 a metà ripresa, e mette tutta l'esperienza di questo mondo a disposizione della squadra, soprattutto nei minuti finali quando c'è da far correre il cronometro.
Nel primo tempo i suoi dominano, l'1-0 sarebbe stato anche stretto, va al riposo sull'1-1. Nella ripresa la partita è più equilibrata, ma il mister biancoceleste la sa gestire egregiamente.
Nel primo tempo i suoi dominano, l'1-0 sarebbe stato anche stretto, va al riposo sull'1-1. Nella ripresa la partita è più equilibrata, ma il mister biancoceleste la sa gestire egregiamente.
Subisce due gol e pochi altri tiri nello specchio della porta: sulle reti biancocelesti non può fare nulla, per il resto chiude lo specchio su un diagonale insidioso di Immobile.
Impreciso in fase di impostazione, praticamente un birillo in fase difensiva dove non riesce mai ad opporsi alle avanzate biancocelesti. E' lui che manca l'intervento su Milinkovic-Savic sull'1-0, ed è ancora dalla sua zona che parte la cavalcata di Felipe Anderson sul 2-1.
Toglie la gioia del gol a Milinkovic-Savic nel primo tempo, bravo in un altro paio di situazioni difensive, protagonista nell'azione dell'1-1 che porta al gol di Rabiot.
Inizialmente lasciato a riposo, Allegri è costretto a mandarlo in campo per dare un ordine un attimo più costruttivo alla squadra. Sempre importante, ma non è lui che può dare la scossa in zona offensiva.
Sempre più a suo agio nell'undici titolare, stavolta il banco di prova era di quelli importanti, lui esce con tutti gli onori del caso pur senza strafare.
Entra in campo per provare a cambiare l'ordine del centrocampo bianconero, ci riesce anche in un certo senso con un paio di lanci interessanti. Ha sul piede la palla del 2-2 nel finale, ma la sua conclusione lascia veramente un pessimo gusto nella bocca dei fantallenatori che l'hanno schierato.
Entra in campo per provare a cambiare l'ordine del centrocampo bianconero, ci riesce anche in un certo senso con un paio di lanci interessanti. Ha sul piede la palla del 2-2 nel finale, ma la sua conclusione lascia veramente un pessimo gusto nella bocca dei fantallenatori che l'hanno schierato.
Lontana controfigura dell'ala colombiana valore aggiunto bianconero, non riesce ad incidere in zona offensiva come gli capita da qualche mese, in più stasera si fa anche mettere in mezzo nell'occasione del 2-1.
I ritmi del centrocampo della Lazio lo mandano fuori giri da subito, prova a darsi da fare almeno con l'esperienza, ma non riesce praticamente mai a rendersi utile alla causa pur senza causare danni particolari.
Entra e ci sta un po' a trovare il ritmo partita, poi si accende con un paio di accelerazioni importanti, ma gli manca precisione sui cross. Ingenuo quando si lascia andare in area anziché provare una conclusione da buona posizione.
Ormai non è più una novità, lui e Di Maria provano a scuotere la Juventus, non è un caso che la rete bianconera porti ancora una volta la sua firma.
Insolitamente in ombra in zona offensiva, forse più presente e decisivo in fase di interdizione. Nel finale ha l'occasione giusta, ma la spreca spedendo alta una conclusione mancina.
Insolitamente in ombra in zona offensiva, forse più presente e decisivo in fase di interdizione. Nel finale ha l'occasione giusta, ma la spreca spedendo alta una conclusione mancina.
Si nota dai primi minuti una certa difficoltà atletica, non ha lo spunto delle serate migliori, né il cross giusto nelle gambe. Tanto impreciso, viene sostituito dopo poco più di un'ora di gioco.
Si nota dai primi minuti una certa difficoltà atletica, non ha lo spunto delle serate migliori, né il cross giusto nelle gambe. Tanto impreciso, viene sostituito dopo poco più di un'ora di gioco.
Da quando è rientrato dall'infortunio non è ancora riuscito a riacquistare lucidità fisica, e questo fattore si vede anche nelle sue prestazioni, inevitabilmente. Gira lontano dall'area di rigore, dunque mai pericoloso per la difesa laziale.
Primo tempo praticamente da spettatore aggiunto, ma quando tocca palla è sempre un problema per gli altri. Nella ripresa è molto più presente, non è un caso che anche la qualità del gioco juventino migliori con la sua crescita.
Continua il digiuno dell'attaccante serbo, la difesa biancoceleste riesce a limitarlo senza particolari problemi. Conclude una sola volta di testa, lo fa senza centrare la porta.
La squadra comincia a giocare solo quando viene colpita, e non è la prima volta che succede quest'anno. Non trova le soluzioni giuste neanche con le sostituzioni per modificare il corso delle cose.