Ha il controllo assoluto della sua area di rigore, non deve fare gli straordinari, ma fa capire chi comanda dalle sue parti con un paio di smanacciate decisive. Era riuscito anche a mettere una pezza nell'azione del gol subìto prima della seconda conclusione di Rabiot.
Pagelle Lazio 29° giornata Lazio - Juventus 2-1
Forse il meno brillante della linea difensiva biancoceleste, ma porta comunque a casa la pagnotta con una prestazione attenta in tutte le fasi.
Così come il compagno di reparto, non soffre soprattutto perché il confronto con gli attaccanti avversari è fisico. Poteva fare meglio sul gol di Rabiot, ma nella ripresa respinge tutto quello che si può respingere.
Nel primo tempo la Juventus dalle sue parti ci arriva poco, dal gol di Rabiot in poi i bianconeri spingono con più convinzione, ma non è mai uscito dal match neanche nelle fasi calde.
Nel primo tempo la Juventus dalle sue parti ci arriva poco, dal gol di Rabiot in poi i bianconeri spingono con più convinzione, ma non è mai uscito dal match neanche nelle fasi calde.
Ha un controllo totale contro i due centravanti bianconeri, Vlahovic prima e Milik dopo, va in difficoltà fisica solo con Rabiot in occasione del gol, ma è una diga nel forcing finale della Juventus.
Sarri lo manda dentro quando c'è da fare legna in mezzo al campo, è il suo pane quotidiano: non si tira indietro con un paio di importanti stacchi di testa.
Non riesce a reggere i ritmi dei compagni di squadra, forse perché si ritrova spesso a confronto con Rabiot, probabilmente il migliore dei centrocampisti bianconeri.
Non riesce ad accendersi se non ad intermittenza, ma da una sua accelerazione nasce proprio l'azione che porta al 2-1 che, di fatto, decide il match.
E' sicuramente fra i calciatori più in forma di tutto il campionato, non è un caso che sia il grande protagonista del match: un assist per il gol dell'1-0, sua la firma per il 2-1. Null'altro da aggiungere per sottolineare il peso specifico sul match.
Protagonista nel primo tempo con un paio di occasioni fallite in avvio, poi è furbo a costruire e realizzare la rete dell'1-0. Nella ripresa è meno presente, ma è comunque una pedina importante dello scacchiere biancoceleste.
Prova il jolly con un tiro da fuori a inizio partita, non trova il gol, ma è illuminante in più occasioni, una su tutte: il colpo di tacco con il quale manda in gol Zaccagni per il 2-1.
Rientrare contro un avversario come la Juve non è sicuramente facile, lui non trova particolari spazi, si rende pericoloso con un tiro al volo controllato a stento da Szczesny. Esce dopo poco più di un'ora.
Entra sul 2-1 a metà ripresa, e mette tutta l'esperienza di questo mondo a disposizione della squadra, soprattutto nei minuti finali quando c'è da far correre il cronometro.
Nel primo tempo i suoi dominano, l'1-0 sarebbe stato anche stretto, va al riposo sull'1-1. Nella ripresa la partita è più equilibrata, ma il mister biancoceleste la sa gestire egregiamente.
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