“Salvare la faccia? No, qui bisogna salvare la stagione”. Chiaro e diretto Pioli, deluso dalla stagione biancoceleste che però strizza però l’occhio alla sfida in Europa League contro lo Sparta Praga. Nel lunch match domenicale la Lazio fa visita al Toro che naviga a metà classifica, senza particolari ambizioni di classifica.
FORMAZIONI: panchine pesanti per Baselli da una parte e Candreva dall’altra che non partono titolari. Ventura preferisce il dinamismo di Acquah all’ex Atalanta, apparso decisamente fuori forma nelle ultime uscite. Sulla fascia l’altro ballottaggio è vinto da Molinaro che prende il posto di Zappacosta, con lo spostamento di Bruno Peres a destra. Pioli, invece, puntando sul 4-3-1-2, esclude l’uomo più in forma (Candreva) e concede una chance ghiottissima dal primo minuto al brasiliano Felipe Anderson. Squalificato Mauricio, giocano Hoedt e Biševac. In avanti Klose- ?or?evi?.
PRIMO TEMPO: sotto un sole primaverile la pressione del Toro comandata da Ventura è devastante. All’11 Immobile scappa via sulla fascia sinistra e serve per Acquah che in anticipo su Lulic scaglia un bolide verso Marchetti; sulla corta respinta del portiere laziale si avventa come un falco Belotti che di rapina mette a segno il suo settimo sigillo in campionato. La risposta laziale arriva poco prima del 20’ con una conclusione centrale di Parolo. Il Toro però impone alla gara un ritmo tambureggiante, tant’è che al 22’ Belotti, straripante, si guadagna furbescamente un calcio di rigore (fallo ingenuo di Cataldi). Dal dischetto però Immobile non dimostra freddezza e calcia in curva. Secondo penalty consecutivo sbagliato dai granata. Il pubblico incoraggia il suo attaccante che va vicinissimo al gol alla mezz’ora quando scappa via all’intera difesa della Lazio, e conclude di punta sfiorando il palo. La Lazio è alle corde, ma resta in partita. Pioli prima dell’intervallo da’ un segnale forte alla squadra, attuando due coraggiose sostituzioni: dentro Braafheid e Milinkovi?-Savi? al posto di Luli? e di un rintronato Cataldi.
SECONDO TEMPO: l’innesto di Milinkovi? da’ la giusta scossa. La Lazio attacca con maggiore personalità e servono due interventi di Padelli e il palo su una conclusione balistica di Parolo ad salvare il Toro. Pioli allora si gioca anche l’ultimo cambio, scegliendo la velocità e la freschezza di Keita. L’ingresso del senegalese di nazionalità spagnola si rivela vincente. Ingenuo Molinaro nell’atterrarlo poco prima dell’80. Massa non ha dubbi e fischia il penalty. Biglia non sbaglia e spiazza Padelli. 1-1 e tutto da rifare. Nel convulso finale occasioni e mischie da ambo le parti, ma il risultato non cambia più.
La Lazio, brava a rimanera sempre a galla, riesce a recuperare una partita i cui primi 45' minuti aveva regalato agli avversari. Si mangia invece le mani il Toro che doveva chiudere nella prima frazione il match. Ma entrambe possono dire addio all'Europa.
TORINO – LAZIO 1-0 (1-0)
MARCATORI: 11’ Belotti, 78’ Biglia (rig)
TORINO (3-5-2): Padelli; Maksimovi?, Glik, Moretti; Bruno Peres (80’ Zappacosta) , Benassi (79’ Baselli), Vives (86’ Obi), Acquah, Molinaro; Belotti, Immobile. All.: Ventura
LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Hoedt, Biševac, Luli? (40’ Braafheid); Parolo, Biglia, Cataldi (40’ Milinkovi?-Savi?); Felipe Anderson; ?or?evi?, Klose (73’Keita). All.: Pioli