Pronti via e viene prima punito dal fuoco amico e poi infilato da un gioiello di Milinkovic. Per sua fortuna la serata migliora con il passare del tempo e deve solo mettere una pezza su Immobile.
- De Roon aut 5’
- Milinkovic-Savic 11’
- Gosens 38’
- Malinovskyi 66’
- Palomino 80’
Pronti via e viene prima punito dal fuoco amico e poi infilato da un gioiello di Milinkovic. Per sua fortuna la serata migliora con il passare del tempo e deve solo mettere una pezza su Immobile.
Pronti via e viene prima punito dal fuoco amico e poi infilato da un gioiello di Milinkovic. Per sua fortuna la serata migliora con il passare del tempo e deve solo mettere una pezza su Immobile.
Non fornisce le solite certezze lì dietro, vittima forse anche degli spostamenti di postazione con Djimsiti. Serata difficile nel complesso per il difensore brasiliano.
Mai troppo appariscente ma comunque nel complesso efficace, sia in difesa che in qualche scorribanda offensiva.
Come per tutto il resto dell'Atalanta, l'inizio è choc, con la grave palla persa che porta al raddoppio della Lazio. L'assist che piazza per Gosens lo riabilita e anche lui partecipa alla rimonta in maniera attiva.
Anno di grazia anche dopo il lockdown. L'esterno tedesco non smette di buttare la palla in fondo al sacco avversario: questa volta è un colpo di testa implacabile a valergli l'ottavo gol in campionato. Mostruoso.
Anno di grazia anche dopo il lockdown. L'esterno tedesco non smette di buttare la palla in fondo al sacco avversario: questa volta è un colpo di testa implacabile a valergli l'ottavo gol in campionato. Mostruoso.
Anno di grazia anche dopo il lockdown. L'esterno tedesco non smette di buttare la palla in fondo al sacco avversario: questa volta è un colpo di testa implacabile a valergli l'ottavo gol in campionato. Mostruoso.
Gioca un primo tempo da incubo vero. Non ne azzecca una, viene superato ogni volta ed è spesso fuori posizione. Alla fine la differenza la fa però nell'area opposta alla sua, quando incorna in rete il gol che vale tre punti per l'Atalanta.
Entra nel miglior momento dell'Atalanta e gestisce con scioltezza i ritmi della partita. L'egoismo di Muriel gli toglie un possibile gol.
Al di là della goffa autorete, la sua è una prestazione decisamente negativa. Lento, macchinoso e spesso falloso (becca un giallo), è la rotella nerazzurra fuori dall'ingranaggio.
Il Papu è la solita gioia per gli occhi. E' l'unico a distinguersi nel nulla della prima mezz'ora, e questo non è un caso. Quando la sua squadra si sblocca, illumina la scena con giocate sempre (e sottolineo, sempre) vincenti. L'assist per Palomino è solo la ciliegina su una torta gustosissima per Gasperini.
Imperdonabile il pisolino che si concede su Luis Alberto in occasione dello 0-2 di Milinkovic. Ha il merito di non abbattersi e di tornare a macinare gioco già dalla fine del primo tempo. Le sue geometrie nella ripresa sono preziosissime.
E' un animale da gara: non molla mai l'osso e cerca sempre la giocata vincente, anche incaponendosi. Strakosha gli dice no nel primo tempo, e poi si inchina nella ripresa per il gol del 2-2.
Fa notizia già di per sé il suo rientro, poi lo sloveno fa vedere un paio di scambi con Muriel che fanno ben sperare per il futuro.
Fa notizia già di per sé il suo rientro, poi lo sloveno fa vedere un paio di scambi con Muriel che fanno ben sperare per il futuro.
Fa notizia già di per sé il suo rientro, poi lo sloveno fa vedere un paio di scambi con Muriel che fanno ben sperare per il futuro.
Non entra con la testa giusta, e getta alle ortiche un paio di occasioni che potevano chiudere prima la pratica per i suoi.
Non spacca in due l'avversario come fatto il Sassuolo, soprattutto a causa della marcatura di Acerbi, ma ha il pregio di mettersi a disposizione della squadra con sponde importantissime, che rialzano il baricentro dell'Atalanta.
Anche dalla tribuna guida i suoi, e con lo stadio vuoto è più semplice. Altra vittoria e quarto posto sempre più solido, nonostante la Roma.
Anche dalla tribuna guida i suoi, e con lo stadio vuoto è più semplice. Altra vittoria e quarto posto sempre più solido, nonostante la Roma.
Anche dalla tribuna guida i suoi, e con lo stadio vuoto è più semplice. Altra vittoria e quarto posto sempre più solido, nonostante la Roma.
Rovina tutto, e lo fa in grande stile. Belle parate su Gomez (due volte) e su Malinovskyi, vanificate da un'uscita sul 3-2 di Palomino da far vedere alle scuole calcio, per insegnare cosa non fare su un corner contro.
Della serie "come far pesare al massimo l'assenza di Luiz Felipe". Lo spiega lo spagnolo con una prova incerta e fatta di tanti, troppi errori. Rischia quasi il rosso su Gomez.
Magari troppo falloso a tratti, però sempre efficace negli interventi decisivi, soprattutto per quello che riguarda il disturbo sul facile tap-in di Zapata.
Con Zapata il duello finisce pari e palla al centro. Potrebbe fare di meglio sul rinvio che porta al 2-2, ma un paio di chiusure precise evitano altrettanti gol all'Atalanta.
Ci prova, senza strafare, riuscendo a fare comunque meglio di Jony, sebbene l'impresa non fosse così difficile. Rientro potenzialmente importante per Inzaghi.
Entra bene nel finale di gara e chiude bene due volte Muriel. Col senno di poi poteva starci dall'inizio al posto di Patric.
Entra bene nel finale di gara e chiude bene due volte Muriel. Col senno di poi poteva starci dall'inizio al posto di Patric.
Inzaghi lo sceglie al posto di Parolo, e la ragione è dalla sua parte. Buona prova del 32 biancoceleste che si arrende a una distorsione alla caviglia.
Non stava alla grande prima della sospensione e il lockdown non lo ha rigenerato. Poche idee e anche confuse per il regista ormai di riserva della Lazio. Anzi, di riserva della riserva.
Maestoso nei primi 30 minuti, con un gol da antologia e tante giocate da campione vero. Peccato che nel secondo tempo si spegne, perde tanti possessi e non sembra reattivissimo sul gol di Palomino.
Non riesce a pescare un jolly che sia uno, eccezion fatta per lo scippo a Freuler che porta al gol di Milinkovic-Savic. Ma è l'unico lampo che gli serve a evitare un'insufficienza più grave.
Inesauribile motorino che spinge sulla fascia destra. Spettacolare lo strappo che porta all'autogol di De Roon. Mezzo voto in meno per la marcatura larga sull'1-2 di Gosens.
Inzaghi lo butta nella mischia alla fine e lui dimostra di non essere ancora ben pronto per il palcoscenico della A.
Citofonare a lui per chiedere informazioni su quando tornerà Lulic. Purtroppo per la Lazio, il rientro del capitano non è così vicino.
Citofonare a lui per chiedere informazioni su quando tornerà Lulic. Purtroppo per la Lazio, il rientro del capitano non è così vicino.
Ogni pallone che tocca si trasforma in oro, o quasi. Perfetta la verticale da cui nasce il vantaggio biancoceleste. Prova a fare anche quello che non fa Immobile, poi si fa male. Esce lui e, guarda caso, la Lazio si sgonfia.
Anche i grandi cadono di tanto in tanto. Il rientro per Re Ciro non è quello che ci si aspetta. Fatica a trovare posizione e quando si libera al tiro la butta fuori due volte da buona posizione. Controfigura di se stesso.
Prestazione pessima, quasi come il colore dei capelli che sfoggia al rientro in campo. Nullo davanti e determinante in negativo nella marcatura su Palomino.
Prepara la partita benissimo ma la perde per un calo fisico evidente e per qualche infortunio di troppo, che testimonia quanto la rosa sia corta. E la Juve gongola...
Prepara la partita benissimo ma la perde per un calo fisico evidente e per qualche infortunio di troppo, che testimonia quanto la rosa sia corta. E la Juve gongola...