Molto bravo a respingere le conclusioni di Amrabat e Lazvoic nel primo tempo, un po' meno a buttarsi il pallone in porta in occasione del gol del Verona. Nel complesso prova comunque positiva.
- Audero aut 32’
- Quagliarella 77’
- Quagliarella rig 86’
Molto bravo a respingere le conclusioni di Amrabat e Lazvoic nel primo tempo, un po' meno a buttarsi il pallone in porta in occasione del gol del Verona. Nel complesso prova comunque positiva.
Non sempre perfetto dal punto di vista tecnico ed aerobico, ma ci mette tanta esperienza e tanto fisico in tutto quello che fa, rimediando falli e sradicando palloni.
Non spinge come dovrebbe e saprebbe fare, e nel passaggio alla difesa a tre sembra sempre il meno pronto fra i compagni. SI perde Lazovic spesso e volentieri. Prova non positiva.
Uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo, uno dei migliori nel secondo, in cui sfiora il gol con un bel colpo di testa e regala a Quagliarella un bel cross su cui esercitare tutto il suo strapotere tecnico. Bravo.
Uno dei pochi a salvarsi nel primo tempo, uno dei migliori nel secondo, in cui sfiora il gol con un bel colpo di testa e regala a Quagliarella un bel cross su cui esercitare tutto il suo strapotere tecnico. Bravo.
Grosse responsabilità sul gol del Verona, in cui si fa sovrastare da Zaccagni. Il resto della partita è comunque discreto, ma non basta per arrivare alla sufficienza, pur in ottica vittoria.
Un po' imbolsito nel primo tempo, molto meglio nella ripresa in cui trova distanze e giocate con maggiore continuità. Ranieri varerà la difesa a tre per trovare maggiore compattezza con lui al centro?
Un po' floscio nei primi quarantacinque minuti, una furia nella ripresa, in cui impegna Silvestri in un paio di occasioni e dà il via all'azione che porta al primo gol di Quagliarella. Quando è presente mentalmente è decisamente di un'altra categoria.
Un po' floscio nei primi quarantacinque minuti, una furia nella ripresa, in cui impegna Silvestri in un paio di occasioni e dà il via all'azione che porta al primo gol di Quagliarella. Quando è presente mentalmente è decisamente di un'altra categoria.
Impreciso tecnicamente e troppo nervoso soprattutto nel finale, in cui rimedia anche un rosso (poi revocato) per un intervento sciocco ed irruento. Meglio in altre occasioni.
Inizio promettente, poi qualche errore di troppo e vari duelli individuali persi contro Amrabat e Pessina. Sale di colpi nella ripresa, in cui fa filtro quasi da solo ed ordina bene le linee di passaggio.
Inizio promettente, poi qualche errore di troppo e vari duelli individuali persi contro Amrabat e Pessina. Sale di colpi nella ripresa, in cui fa filtro quasi da solo ed ordina bene le linee di passaggio.
Partenza buona, poi tanti falli e scelte piuttosto scolastiche che non aggiungono mai niente in termini di qualità alla manovra. Ranieri lo richiama in panchina vista l'ammonizione e la giornata complessivamente non felice.
Non una partita disastrosa, ma la sua ricerca del sinistro è sin troppo scontata e non gli consente di sfruttare a dovere un paio di corridoi interessanti durante il match. Se la Samp vuole restare in A occorre passare necessariamente dalle sue giocate.
Non una partita disastrosa, ma la sua ricerca del sinistro è sin troppo scontata e non gli consente di sfruttare a dovere un paio di corridoi interessanti durante il match. Se la Samp vuole restare in A occorre passare necessariamente dalle sue giocate.
Entra al posto di Gabbiadini e si danna l'anima per mettere in difficoltà i difensori veronesi soprattutto dal punto di vista fisico: missione abbondantemente riuscita.
Predica nel deserto per un'ora abbondante, poi decide di prendersi la scena con una doppietta di importanza clamorosa in ottica salvezza, bruciando difensori e portiere avversario come solo lui sa fare. La Samp è tutta nelle mani di Fabio.
Sotto di un gol e con la squadra allo sbando, è lui a suonare la carica con un cambio di sistema ed i cambi giusti al momento giusto. Determinante.
Incolpevole sui due gol, è bravo a tenere giù la saracinesca sui tentativi di Jankto e Tonelli. Una sicurezza.
Parte piuttosto male, poi lascia andare testa e gambe e trova posizione e giocate con discreta continuità. Niente di entusiasmante, ma fa una partita solida. E non era scontato.
Il migliore della retroguardia veneta per senso della posizione, concentrazione e capacità tecniche. Ennesima prestazione positiva nonostante la sconfitta: è lui il cuore della difesa gialloblù.
Bene in marcatura per settanta minuti, poi Quagliarella lo brucia in occasione del gol del pari, lasciandolo solo soletto a mangiare la polvere. Colpevole.
Partita di altissimo profilo, poi la gomitata che regala il rigore che sancisce la sconfitta dei suoi al termine di un match dominato per lunghi tratti. Sbagliato accanirsi, ma la sua fedina penale non può essere pulita.
Attacca Berezynski e Depaoli ogni volta che può, con risultati spesso e volentieri incoraggianti, come in occasione del cross da cui scaturisce l'autogol di Audero. Se il Verona spinge solo a sinistra un motivo ci sarà..
Vede il campo poco e niente e lo si percepisce soprattutto da tutti i falli che commette. Arriva sempre con una frazione di secondo di ritardo, filtra maluccio e gioca male i palloni che gli arrivano fra i piedi. Troppa ruggine.
Il meno positivo dei suoi assieme a Di Carmine: quasi mai nel vivo del gioco, diversi errori tecnici e di concetto. La concorrenza di Zaccagni e Pessina è importante, ed oggi perde decisamente la sfida coi compagni.
Brucia Augello costringendo Audero a buttarsi il pallone in porta, lancia i compagni verso il portiere in più occasioni e sembra essere sempre in grado di trovare la giocata. Il migliore del reparto offensivo, senza discussioni.
Brucia Augello costringendo Audero a buttarsi il pallone in porta, lancia i compagni verso il portiere in più occasioni e sembra essere sempre in grado di trovare la giocata. Il migliore del reparto offensivo, senza discussioni.
Si disimpegna bene al centro del campo, lasciando però la sensazione che qualche metro più avanti avrebbe potuto fare qualcosina in più. Poco colpevole anche lui, anche se avrebbe potuto accendere la miccia in qualche circostanza.
Recupera la solita quantità industriale di palloni ma non riesce a riciclarli sempre con sagacia ed acume tattico. Poche responsabilità sul risultato finale.
Recupera la solita quantità industriale di palloni ma non riesce a riciclarli sempre con sagacia ed acume tattico. Poche responsabilità sul risultato finale.
Ha sui piedi un paio di palloni interessanti ma non riesce mai a trovare lo specchio della porta. Abile ad allungare le maglie della difesa della Samp, molto meno col pallone fra i piedi. Non è l'attaccante che il Verona si merita.
Ha la partita in pugno per settanta minuti, poi Quagliarella lo ribalta con l'aiuto dei suoi centrali, fino a quel momento perfetti. La sua squadra ha difficoltà a convertire in rete le occasioni create: dovrà inventarsi qualcosa per ovviare al problema.